Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

NAPOLI NEL TERRORE (1799-1800)

Posted by on Set 21, 2021

NAPOLI NEL TERRORE (1799-1800)

Quello che non riusciamo a comprendere è come mai agli inizi del novecento (ovvero una quarantina di anni dopo la proclamazione del Regno d’Italia) ritroviamo una serie di opere e di articoli che, pur restando assolutamente unitaristi, avevano un impianto fondamentalmente onesto, nel senso che riportavano voci dissonanti rispetto alla vulgata risorgimentalista, dal secondo dopoguerra ad oggi ci hanno propinato una serie di luoghi comuni che erano stati abbondantemente superati. Uno di questi riguarda Ruffo. L’articolo che proponiamo, pur dando una quadro fosco e ferocemente antiborbonico degli avvenimenti del 1799, salva la figura del cardinale evitando di liquidarlo con la facile etichetta del sanfedismo.

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Federico IV, uFederico IV, un triste re in balia dei baroni/ Storia della Sicilia del professore Massimo Costa 21

Posted by on Ago 11, 2021

Federico IV, uFederico IV, un triste re in balia dei baroni/ Storia della Sicilia del professore Massimo Costa 21

  • Il giovanissimo re Ludovico in balia del caos baronale: Latini contro Catalani
  • La tregua del 1350 è il collasso dell’autorità centrale
  • Il giovane Ludovico mostra segni di carattere, mentre i Chiaramonte si rivolgono agli Angioini ma chiedendo uno “Statuto Speciale” per la Sicilia
  • La morte anche di Ludovico getta la Sicilia nella costernazione e nel caos
  • Resta un piccolo re, Federico IV, mentre il disordine regna sovrano
  • Federico IV, uscito di tutela, riesce a malapena a fare l’arbitro tra i veri signori del Regno, ma non il re
  • La drammatica esistenza di Federico IV, mentre i “Signori” stavano creando i loro stati
  • …ma questo debolissimo re ottiene un successo storico: la pace con Napoli dopo 90 anni di guerre e il riconoscimento internazionale dell’indipendenza della Sicilia
  • Fine tragica di un’esistenza tragica, che non lascia presagire nulla di buono per la Sicilia
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BRIGANTAGGIO A ITRI

Posted by on Ago 4, 2021

BRIGANTAGGIO A ITRI

Già nel XVI sec. il brigantaggio ha dato un gran da fare ad Itri; infatti, Il bandito Marco Sciarra, proveniente dall’Abruzzo, dove possedeva un castello, scorrazzò per queste zone associato ad un altro delinquente, tale Angelo Ferro. Sciarra disponeva di un piccolo esercito valutato in circa mille uomini, tra le sue imprese spicca quella avvenuta a Fondi dove mise a ferro e fuoco il castello Acquaviva. Il Ferro, si dice, dovette ritenersi un miracolato perché per intercessione della Madonna della Civita, smise l’attività malavitosa e si arruolò nelle file di Filippo II impegnato a combattere nelle Fiandre.

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“Alti” e “Bassi” dalla Pace di Caltabellotta e lo scoppio della Peste Nera/ Storia della Sicilia del professore Massimo Costa 20

Posted by on Lug 17, 2021

  • La ricomparsa della Trinacria come emblema della Sicilia
  • Politica di Federico III: feudatari tenuti a freno, scomparsa della servitù della gleba e conquista in Grecia del Ducato di Atene e Neopatria
  • La conquista in Grecia del Ducato di Atene 
  • La discesa dell’Imperatore Enrico VII illude i Siciliani e riprende la guerra contro Napoli
  • I Papi ad Avignone
  • Alleanza coi tedeschi e lotta sempre più stanca contro gli Angioini
  • Morte di Federico III
  • La lenta crescita del potere feudale erode l’autorità dello Stato
  • Morto Pietro II, la Reggenza va all’energico Duca d’Atene, ma la Peste Nera si abbatte sulla Sicilia
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L’amore impossibile di re Alfonso e Lucrezia d’Alagno

Posted by on Lug 7, 2021

L’amore impossibile di re Alfonso e Lucrezia d’Alagno

Uomo di grande equilibrio e giudizio, re Alfonso nella sua maturità  si innamorò perdutamente di una bellissima donna, molto più giovane di lui: Lucrezia d’ Alagno. La lontananza dalla moglie Maria di Castiglia, rimasta in Spagna a governare la Catalogna e da cui non aveva avuto alcun figlio, era stata molto lunga: trent’anni. Alfonso non mancò di avere le sue storie amorose con altre donne. Due amanti accertate sono la nobile aragonese Margherita Fernandez de Hijar e Gueraldona Carlino che gli diede tre figli illegittimi: Ferdinando, successore al trono; Maria, che sposerà Lionello d’Este; ed Eleonora, che sposerà nel 1444 Marino Marzano, principe di Rossano, duca di Sessa e conte di Carinola.

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