IL CONTRABBANDO NEL REGNO DI NAPOLI SECONDO LA DOTTRINA DEL XVII SECOLO di DI PAOLO MELCHIORRE (VI)
PARTE SECONDA
NOTIZIE E DOCUMENTI SU CASI PRATICI
DI CONTRABBANDO
Read MoreNOTIZIE E DOCUMENTI SU CASI PRATICI
DI CONTRABBANDO
Read MoreErano compresi dalle prammatiche che vietavano l’esportazione di armi anche coloro che fabbricassero o vendessero queste a scopo di estrazione del regno.
Ugualmente andavano puniti coloro che fabbricassero polvere pirica, zolfo o salnitro per lo stesso fine, anche se con pene minori rispetto al delitto consumato.[1]
Read MoreNelle cause di contrabbando si distinguevano due procedimenti a seconda se il reo fosse stato o non catturato in flagrante.
Nelle ipotesi in cui questi non fosse stato colto nell’atto di compiere il crimine, il giudice poteva procedere anche d’ufficio, senza che fossero state accuse o querele.
Read MoreNelle cause di contrabbando si distinguevano due procedimenti a seconda se il reo fosse stato o non catturato in flagrante.
Nelle ipotesi in cui questi non fosse stato colto nell’atto di compiere il crimine, il giudice poteva procedere anche d’ufficio, senza che fossero state accuse o querele.
Read MoreL’indulgenza concessa dal principe in favore del colpevole del delitto di contrabbando non comprendeva i beni sequestrati.
Così sentenziava anche il Consiglio Collaterale, secondo il quale la grazia accordata dal viceré per questo crimine valeva solo per le pene corporali e pecuniarie, mentre erano salvi i diritti del regio fisco e degli arrendatori sulle sequestrate.
Read More