Posted by altaterradilavoro on Feb 19, 2019
Diario
di guerra.
IL
succitato libro è un vivido resoconto di una guerra santa, vinta all’ insegna
della Fede e della Croce.
Laddove
non poté un esercito straniero, crudele, avido e ateo, riuscì un’ insegna
bianca, e un motto: “In hoc signo vinces”; a capo, un geniale,
coraggioso, visionario Cardinale, comandante di un esercito raccogliticcio, ed
eterogeneo; ma fervente in amore per il proprio sovrano, la propria religione,
la propria terra e identità.
L’
esercito in oggetto, aveva un nome: “Esercito Sanfedista”, e due
Patroni, uno più grande dell’ altro: Gesù e Sant’Antonio di Padova.
Con
premesse così, il risultato non poteva che essere uno: la vittoria!
I
fatti narrati, a cui la storiografia ufficiale, non dà i reali meriti (così da
proseguire la sua mendace, secolare narrazione), riguardano l’ eroica stagione,
datata 13 Giugno 1799.
Il
reporter di guerra Petromasi
Ma
chi è il narratore, e a che titolo parla?
Domenico
Petromasi, medico siciliano, dalle indubbie capacità umane e professionali,
ampiamente riconosciute dai dotti del suo tempo. Personaggio di notevole
caratura, lasciò un’ impronta nella storia della sua città. Una figura
interessante, che meriterebbe più lustro di quanto ne abbia.
Aveva
33 anni, e si trovava a Messina a motivo della sua professione di medico. Erano
i primi mesi del 1799, e il destino lo sospinse a risollevare le sorti del
regno, insieme al Cardinale Ruffo e la sua Armata Sanfedista; della quale ne
divenne il cronicista fedele, come un inviato di guerra ante litteram.
L’
odio che provava per gli invasori, che il 20 gennaio 1799 ad Augusta avevano
compiuto un massacro, l’ amata capitale Napoli invasa dalle truppe
rivoluzionarie francesi, lo determinarono a gettar via il camice di medico, e
indossare i panni di Commissario di guerra per le operazioni logistiche. Il suo
amor patrio, il coraggio, e l’innata intraprendenza, gli tornarono utili
nell’espletamento delle attività logistiche affidate. Inoltre, le sue
preziosissime capacità di medico, diventarono determinanti, nel contribuire a
portare alla vittoria un’ impresa che pareva impossibile.
“L’
itinerario” opera letteraria e geografica di Antonino Cimbalo, funse da
“scheletratura” per la ricostruzione accurata dei luoghi citati nei
quaderni di guerra del Petromasi.
Alla
riconquista del Regno perduto.
1799:
una stagione memorabile, affollata di personaggi indimenticabili.
Un
esercito che ingrossava le file, partendo dai feudi calabresi del Cardinale
Ruffo.
Creato
e comandato da quest’ultimo, lo aveva posto agli ordini del Re.
1799-
800
Nazione:
Regno di Napoli
Esercito
Corpo d’ Armata
Comandanti:
1° Re Ferdinando IV
2°
Fabrizio Ruffo
Generale
e Vicario del Regno: Dionigi Ruffo (fratello del Cardinale) Duca di
Bagnara
Capitano
e Comandante 1° Colonna: Abate Giuseppe Pronio detto: “Gran Diavolo”
Capitano
Generale e Comandante 2° Colonna: Michele Arcangelo Pezza detto: “Fra’
Diavolo”
Composto
da 25.000 unità così suddivise: Fanteria, Cavalleria, Artiglieria,
Amministrazione militare, Sanità militare.
Soprannome:
Esercito Sanfedista
Patroni:
Gesù e Sant’Antonio
Colore:
Bianco
Marcia:
Canto Sanfedista
Motto:
” In hoc signo vinces”
Battaglie:
2° Coalizione francese
Riconquista
del regno
Assedio
di Modugno
Reparti:
16° Formazione a “Massa”
7°
Formazione “Mista”
16°
Formazione “Militare”
13
Giugno l’ attacco.
Il
13 giugno festa di Sant’ Antonio di Padova a cui Ruffo pose la sua Armata
supplicandone la protezione.
Il
Prelato puntò su Portici, da cui diresse l’attacco per liberare Napoli.
Eroici
Lazzari al grido di “Viva il Re” si misero a caccia di giacobini.
“Così
mercé il coraggio, e valore dell’Armata Cristiana, delle savie disposizioni di
Sua Eminenza, e soprattutto della virtù della Croce per parte del Cielo,
superata videsi ogni forza dei Giacobini, sicché vittoriosi all’ intutto
rimasero i crocesegnati”.
Un
destino irriconoscente
Portata
a termine la mirabile missione, due anni dopo, 1801 Petromasi redasse il suo
diario di guerra. Già nel 1805 dell’ opera cronicistica si perse la memoria, e
un destino irriconoscente, immerse nell’ oblio questo carismatico personaggio,
insieme alla sua opera. Del Petromasi si persero le tracce.
Un
cronista di parte, certamente, ma sostanzialmente onesto; perciò questo
documento è di eccezionale valore
storico.
Un sentito ringraziamento va all’ Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro e al Presidente Claudio Saltarelli che investendo risorse in questo pregevole progetto di ristampa anastatica ha consentito a chi volesse leggere questo libro (che consiglio vivamente), di ripercorrere le eroiche gesta della miracolosa impresa di guerra datata 1799; come se, insieme al Petromasi e all’ Armata Crocesignata, ci fossero anche i lettori, in presa diretta.
Lucia Di Rubbio
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Posted by altaterradilavoro on Gen 24, 2019
L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 26 gennaio alle ore 17;00 in collaborazione con l’Azienda Dolceamaro Srl di Claudio e
Silvano Papa presso Il Castello
Pignatelli della Leonessa a Monteroduni (IS) organizza un importante
convegno “LE INSORGENZE NEL REGNO DI
NAPOLI IN TERRA DI LAVORO E IN MOLISE NEL 1799”
Interverranno il Sindaco di Monteroduni Dr. Custode Russo, Claudio Papa Amm. Azienda Dolceamaro Srl , Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi storico saggista e membro della Società Napoletana di Storia Patria e della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro e il Barone Giulio De Iorio Frisari
Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta
di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da
Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale
Ruffo”
E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere:
c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa
opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione
originale.
Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio
introduttivo a firma del suddetto storico Fernando
Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la
straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo
a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata
reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti
strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.
La preziosa cronaca di Petromasi,
invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto
interessarono anche il territorio del Molise
e della Terra di Lavoro senza mai
sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.
Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum” a livello nazionale, considerato che “Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti di quel tumultuoso semestre anche in provincia di Isernia e considerato che il Molise anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che i Molisani si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora oggi resta assai poco conosciuta.
Cassino, 24 gennaio 2019
Claudio Saltarelli
Associazione Identitaria “Alta
Terra di Lavoro”
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Posted by altaterradilavoro on Gen 23, 2019
L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 26 gennaio alle ore 17;00 in collaborazione con l’Azienda Dolceamaro Srl di Claudio e
Silvano Papa presso Il Castello
Pignatelli della Leonessa a Monteroduni (IS) organizza un importante
convegno “LE INSORGENZE NEL REGNO DI
NAPOLI IN TERRA DI LAVORO E IN MOLISE NEL 1799”
Interverranno il Sindaco di Monteroduni Dr. Custode Russo, Silvano Papa
Amm. Azienda Dolceamaro Srl , Claudio
Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi storico
saggista e membro
della Società Napoletana di Storia
Patria e della Società di Storia
Patria di Terra di Lavoro.
Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta
di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da
Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale
Ruffo”
E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere:
c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa
opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione
originale.
Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio
introduttivo a firma del suddetto storico Fernando
Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la
straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo
a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata
reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti
strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.
La preziosa cronaca di Petromasi,
invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto
interessarono anche il territorio del Molise
e della Terra di Lavoro senza mai
sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.
Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum”
a livello nazionale, considerato che “Michele
Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti
di quel tumultuoso semestre anche in provincia di Isernia e considerato che il Molise
anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è
importante che i Molisani si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799,
che ancora oggi resta assai poco conosciuta.
Cassino, 23 gennaio 2019
Claudio Saltarelli
Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro”ܐ
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Posted by altaterradilavoro on Gen 9, 2019
L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 12 gennaio alle ore 17;00 presso la Sede del Circolo dell’Unione a Pignataro Maggiore organizza un importante convegno “LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO NEL 1799”
Interverranno l’Avv. Giovanni Morelli e Pres. del Circolo dell’Unione,
Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi
storico saggista e Pres. dell’Ist. Di Ricerca delle Due Sicilie e Roberto Della
Rocca giornalista e storico.
Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta
di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da
Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale
Ruffo”
E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere:
c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa
opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione
originale.
Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio
introduttivo a firma del suddetto storico Fernando
Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la
straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo
a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata
reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti
strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.
Una vicenda che la vulgata storiografica dominante non ha trattato, nel
corso degli anni, con la dovuta obiettività, gettando sulla stessa una densa
patina di oblio.
La preziosa cronaca di Petromasi,
invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto
interessarono anche il territorio del Cilento e la stessa Calabria senza mai
sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.
Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum” a livello nazionale, considerato che “Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti di quel tumultuoso semestre e considerato che il Cilento anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che i Cilentani si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora oggi resta assai poco conosciuta
Cassino, 9 gennaio 2019
Claudio Saltarelli
Associazione Identitaria “Alta
Terra di Lavoro”
t
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