Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Francesco II di Borbone

Posted by on Set 14, 2022

Francesco II di Borbone

Vi proponiamo un articolo di Massimo Cimmino dedicato a Francesco II di Borbone. Si tratta di un’accorata difesa, basata su precisi riferimenti storici, della figura del Re Francesco II; purtroppo, chi ha il potere di scrivere la Storia ha dolosamente umiliato la figura di questo re, ricorrendo a mezzucci vari e, tra questi, il ricorso al termine dispregiativo Francischiello.

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Cacciamoli dalle strade e dalle piazze!

Posted by on Set 13, 2022

Cacciamoli dalle strade e dalle piazze!

La riforma auspicabile della toponomastica “savoiarda”

Una lettura istruttiva: il Libro dei CAP. Napoli dedica a Garibaldi una piazza, una via, un rione, quattro traverse: di meno che al Duca d’Aosta. L’intellettuale francese Jean-Noel Schifano suggerisce di cancellare il plebiscito-truffa.

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Vibrante conferenza di Michele Ferri a Casalvieri

Posted by on Ago 27, 2022

Vibrante conferenza di Michele Ferri a Casalvieri

Un’interessante relazione sui minori sfruttati nelle vetrerie francesi tra Ottocento e Novecento è stata svolta dal prof. Michele Ferri in un incontro avvenuto a Casalvieri (FR) in margine alla  presentazione di una raccolta di saggi storici dedicati al penoso argomento e pubblicati come atti del convegno che si è tenuto a Gallinaro (FR) il 27 novembre 2021.

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MONS. LUIGI SODO VESCOVO DI TELESE – CERRETO SANNITA CAP. IV

Posted by on Ago 4, 2022

MONS. LUIGI SODO VESCOVO DI TELESE – CERRETO SANNITA CAP. IV

La visita inaspettata del Re Ferdinando II a Cerreto Sannita, il 9.2 .1852, legò i destini di Mons. Luigi Sodo a quelli della Diocesi di Telese – Cerreto Sannita. Il sovrano non trovò il vescovo in Diocesi. L’assenza del vescovo si spiegava non tanto per il fatto che la visita era inaspettata e non protocollare, quanto per il semplice motivo che, essendo allora la diocesi di Telese – Cerreto Sannita legata a quella di Piedimonte d’Alife, il vescovo, che era allora Mons. Gennaro De Giacomo, dimorava per lo più, come di uso, a Piedimonte d’Alife (35).

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