Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Carlo II d’Angiò

Posted by on Ago 11, 2023

Carlo II d’Angiò

Carlo II d’Angiò, detto lo Zoppo (1254 – Napoli, 5 maggio 1309), figlio di Carlo I d’Angiò, prima re di Sicilia poi di Napoli, e di Beatrice di Provenza, ultimogenita del conte di Provenza Raimondo Berengario IV e di Beatrice di Savoia, fu re di Napoli dal 1285 alla morte, avvenuta nel 1309. Oltre ad essere sovrano del Regno di Napoli, Carlo II fu principe di Salerno dal 1266, poi conte d’Angiò e del Maine, conte di Provenza e di Forcalquier, principe di Taranto, re d’Albania, principe d’Acaia e re titolare di Gerusalemme.

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Carlo I d’Angiò

Posted by on Ago 10, 2023

Carlo I d’Angiò

Carlo I d’Angiò (Parigi, 21 marzo 1226 – Foggia, 7 gennaio 1285), figlio del re di Francia, Luigi VIII il Leone e di Bianca di Castiglia, fu re di Sicilia dal 1266 fino alla sua cacciata dall’isola nel 1282 in seguito ai Vespri Siciliani. Continuò a regnare sui territori peninsulari del Regno, con capitale Napoli, con il titolo di re di Napoli, fino alla sua morte, avvenuta nel 1285. Per il matrimonio con Beatrice di Provenza, figlia del conte di Provenza e di Forcalquier Raimondo Berengario IV, Carlo ereditò i titoli del padre di lei e fu conte di Provenza e di Forcalquier dal 1246. Nel 1247, suo fratello Luigi IX il Santo, re di Francia, lo fece conte d’Angiò e del Maine, andando così a fondare un nuovo ramo cadetto dei Capetingi, gli Angioini. Conquistò e si autoproclamò re d’Albania nel 1272, comprò da Maria d’Antiochia, figlia di Boemondo VI d’Antiochia, il titolo di Re di Gerusalemme nel 1277, e per il testamento con Guglielmo II di Villehardouin, alla sua morte nel 1278, ereditò il Principato d’Acaia e fu da allora anche principe d’Acaia.

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ISOLA LIRI 12 MAGGIO 2023 GIORNATA STORICA PER LA COMMEMORAZIONE DEI MARTIRI DEL 1799

Posted by on Giu 23, 2023

ISOLA LIRI 12 MAGGIO 2023 GIORNATA STORICA PER LA COMMEMORAZIONE DEI MARTIRI DEL 1799

Abbiamo già pubblicato il video dove i ragazzi del Liceo Scientifico G.Siani di Aversa che, grazie all’impegno del corpo insegnante motivato da Gennaro Conte, hanno citato uno per uno i nomi dei Martiri dell’eccidio del 1799 trascritti dall’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro nel momento in cui è stata inaugurata “Via dei Martiri del 1799” per volontà del Comune di Isola Liri su iniziativa di Lucio Marziale.
Tornando indietro negli anni ancora ricordo quando esponenti del mondo intellettuale frusinate mi ridevano dietro dicendomi che come è sempre accaduto dopo i primi tempi anche noi avremmo abbandonato ma per fortuna, come Ass.Id.Alta Terra di Lavoro, non ci siamo mai fermati e grazie all’aiuto di Don Alfredo Di Stefano e all’impegno di Lucio Marziale e Gennaro Conte abbiamo dato anche un anima laica da affiancare a quella religiosa ed identitaria “Giornata della Memoria”. I veri protagonisti della storica giornata sono stati, oltre ai Martiri del 1799, i giovani aversani che hanno vissuto la giornata con profonda partecipazione e religioso trasporto, di seguito il docufilm del pomeriggio vissuto ad Isola Liri informandovi che nei prossimi gioni pubblicheremo la mattina vissuta a Casamari

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1799, LE TRE GIORNATE DI NAPOLI SE NE PARLA SABATO 10 GIUGNO AL “MONASTERO DELLE 33”

Posted by on Giu 7, 2023

1799, LE TRE GIORNATE DI NAPOLI SE NE PARLA SABATO 10 GIUGNO AL “MONASTERO DELLE 33”

Il mondo intero, con Napoli in testa, continua a ricordare e a commemorare le famose “Quattro Giornate di Napoli” vissute durante la seconda guerra mondiale passate alla storia come la “rivolta degli scugnizzi” e ricordate anche come l’unica città a liberarsi da sola dall’occupante nazista. Come Ass.Id.Alta Terra di Lavoro da anni, senza farci attirare dalla tesi negazionista sulla suddetta rivolta, cerchiamo di porre l’attenzione su un altra pagina eroica del popolo napoletano accaduta nel gennaio del 1799 quando i napoletani difesero la città dall’invasione dell’esercito Giacobino Francese che dopo tre giorni di furiosi e sanguinosi scontri, da qui “Le Tre Giornate di Napoli”, e con il fondamentale sostegno dei giacobini napoletani che da Castel Sant’Elmo e dagli Incurabili sparavano alle spalle dei lazzari, riuscirono a conquistare la Capitale. Paradossalmente le truppe e i generali francesi invece di elogiare e ringraziare i loro fiancheggiatori esaltarono ed elegiarono l’eroismo e la capacità militare del popolo napoletano non dando nessun peso e valore alla nascita della fantomatica Repubblica Napoletana che Capecelatro definì “Repubblica da Operetta” che nei 5 mesi vita combinò poco e nulla, assistette passivamente al saccheggio delle opere d’arte napoletane e videro ricacciare una delegazione dei repubblichini partenopei arrivati a Parigi pensando di essere ricevuti dal direttorio. Questa vicenda è un nervo scoperto per la classe dirigente napoletana e fonte di preoccupazione per l’Italia che da quel momento considera Repubblica Madre quella francese non pemettendo mai una serena e tranquilla analisi di quel periodo storico che è di fondamentale importanza anche per visionare i tempi attuali nonostante siano passati più di 200 anni. C’è un carissimo amico e socio onorario dell’Associazione, che da anni sta rendendo un servizio alla sua città, Napoli, e al Regno intero di notevole valore ed importanza grazie ai suoi studi e alle ricerche identitarie storiche sul Risorgimento, che quando gli dicevo “se metti naso nel 1799 non ne esci più perchè ti penetra nel cervello” era sorpreso se non scettico, ma a distanza di qualche tempo ha dovuto accettare la mia tesi e parlo del Prof. Erminio De Biase.
Erminio, scusate il tono confidenziale, è un Napoletano dalle origini sannite il che vuol dire che è una testa dura e quando decide di fare qualcosa è ci crede, la fa ed infatti quando capì che il 1799 è la chiave d’ingresso per capire il passato e il presente in italia come in europa, decise che bisognava fare un convegno e nel cuore pulsante del centro storico di Napoli. Come suo solito Erminio quando decide di scendere in campo lo fa con il suo stile e a suo modo, ed infatti ci ha impiegato due anni per organizzare un convegno, di seguito c’è locandina che lo presenta creata da Raimondo Rotondi, dopo averlo fatto brillantemente anni fa organizzando agli Incurabili un convegno su Fra Diavolo. Ad Erminio non interessa parlare dei semplici fatti, che saranno comunque la base su cui si poggerà il convegno, ma ha compreso che il 1799 è un vero scontro di civiltà quindi bisogna allargare la visione degli argomenti e dare un ampio respiro a quel periodo storico. Nella locandina si potranno leggere i relatori e gli argomenti trattati che confermano quanto affermato e nel salutarvi vi diamo appuntamento a sabato 10 giugno alle ore 10 al “Monastero delle 33” sito all’anticaglia a ridosso dell’ospedale degli Incurabili e per chi verrà in auto vi informiamo che può parcheggiare al Garage GARDES (De Santo di via Anticaglie) il permesso per accedere alla Zona Ztl sarà automaticamente concesso.

Claudio Saltarelli

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