Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

CAMERA DEI DEPUTATI INTERPELLANZA   PARLAMENTARE

Posted by on Mag 2, 2024

CAMERA DEI DEPUTATI INTERPELLANZA   PARLAMENTARE

RESOCONTO STENOGRAFICO SEDUTA DI LUNEDI’ 4 MARZO 1991

Ho conosciuto Manna negli ultimi anni della sua vita, e ti assicuro, che pur venendo da una sponda politica completamente diversa dalla sua, sono rimasto abbagliato dalla sua luce e dalla sua intelligenza. Se vuoi conoscere Manna sul serio devi leggere l’interpellanza fatta da lui al parlamento italiano nel marzo del 1991. Lì c’è Manna, lì c’è il dramma del Sud, lì c’è un po’ di noi tutti. Quell’interpellanza dovrebbe essere affissa su tutti i comuni dell’ex Regno delle Due Sicilie per dare dignità al nostro popolo. Io ho visto piangere Manna, l’ho visto ridere, l’ho visto soffrire. Lo avevano abbandonato tutti, trovava conforto solo nella mia Gaeta, trovava sollievo a parlare dei nostri eroi, dei nostri partigiani. Ho fatto dei convegni con lui, ho riso e pianto con lui. Manna è stato un eroe, un brigante, ha destato le coscienze dei napoletani a canale21, è stato mal utilizzato politicamente ma accortosene mandò a quel paese la parte politica che rappresentava. Quando fece quell’interpellanza uscirono dalla camera i suoi amici camerati, solo un deputato andò a confortarlo e a baciarlo, un certo Nardone, comunista del PCI poi diventato presidente della Provincia di Benevento. Antonio Ciano (Gaeta )

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Breve storia della Rivoluzione nelle Due Sicilie da Carlo di Borbone a Francesco II

Posted by on Feb 13, 2024

Breve storia della Rivoluzione nelle Due Sicilie da Carlo di Borbone a Francesco II

BIELLA – Le Due Sicilie tornarono ad essere un Regno indipendente, retto dalla dinastia borbonica, che le liberò dalla condizione di Vice regno,  nel 1734 grazie alla vittoria del giovane Don Carlos, figlio di Re Filippo V di Spagna, sugli austriaci: a parte il breve Viceregno austriaco, le Due Sicilie uscivano da due secoli di Vicereame spagnola il quale non fu un “paradiso in terra , ma di certo lontano da quella immagine di miseria e di degradazione che ci viene comunemente offerta. «Tale giudizio merita di essere attenuato non poco», ha scritto Ruggero Moscati ( I Borboni d’Italia, E.S.I., Napoli 1970, p. 74). Fondamentale per la conoscenza della Napoli spagnola è l’opera di FRANCISCO ELIAS DE TEJADA , Nápoles Hispánico, 5 voll., Montejurra, Madrid e Siviglia 1958-1964.

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