UN EPISODIO DI BRIGANTAGGIO A SAN PIETRO INFINE, quando “piemontese” era un’offesa
Dopo la ritirata nella fortezza di Gaeta del Re Francesco II e la sconfitta dell’esercito borbonico sul Fiume Volturno nel mese di ottobre del 1860, tutti i militari superstiti delle file borboniche si trovarono improvvisamente dispersi, sbandati e avviliti. Molti non poterono piú fare ritorno nei propri luoghi d’origine in quanto schedati come nemici del nuovo Regno. Unica loro speranza era quella di raggrupparsi e contare su un nuovo capovolgimento della sorte riorganizzando, come voleva il Re, l’esercito borbonico, e coinvolgendo anche delinquenti e detenuti per reati non solo politici ma anche comuni.
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