FRANCESCO II E SUE SCELTE
ANTI SI CHIEDONO SE RE FRANCESCO II fece bene a rifugiarsi nella Cittadella, fortezza, di Gaeta, senza alcuna via di fuga … CON TANTI ATTI DI EROISMO, ma abbandonando il Regno allo ..sbaraglio.
Read MoreANTI SI CHIEDONO SE RE FRANCESCO II fece bene a rifugiarsi nella Cittadella, fortezza, di Gaeta, senza alcuna via di fuga … CON TANTI ATTI DI EROISMO, ma abbandonando il Regno allo ..sbaraglio.
Read More8. Ancora sull’Esoterismo nelle Massonerie del R.S.A.A.
Passiamo ora ad alcuni testi massonici e/o di cultura iniziatica scritti da massoni del 33° grado RSAA (alcuni addirittura Sovrani Gran Commendatori del RSAA) i cui nomi sono emersi nelle puntate precedenti di questo mio studio (vedi qui: https://www.corrispondenzaromana.it/massonerie-italiane-di-rito-scozzese-antico-e-accettato-tra-logge-coperte-ed-esoterismo-1968-1983-1a-parte/; qui: https://www.corrispondenzaromana.it/massonerie-italiane-di-rito-scozzese-antico-e-accettato-tra-logge-coperte-ed-esoterismo-1968-1983-2a-parte/; e qui: https://www.corrispondenzaromana.it/massonerie-italiane-di-rito-scozzese-antico-e-accettato-tra-logge-coperte-ed-esoterismo-1968-1983-3a-parte/).
Read MorePer celebrare i 150 anni dell unità d Italia, sta spendendo 800 milioni di euro di soldi nostri l’apposito Comitato celebrativo: presieduto dal venerabile presidente-emerito Carlo Azeglio Ciampi da Livorno, che probabilmente aggiungerà questa sua grassa consulenza ai 702 m ila e passa euro annui che ci estrae dal portafoglio. Quando si diventa ricchi con la patria, è facile celebrarla. Noi, del tutto gratuitamente grazie ad una recente rilettura di L’altro risorgimento della storica Angela Pellicciari, Piemme, 2000 sentiamo doveroso contribuire un poco a quelle auguste memorie.
Read More“La liberazione d’Italia -opera eminentemente massonica- fu sorretta, in ogni suo passaggio fondamentale, dalla iniziativa delle Comunioni massoniche d’oltralpe”.
Read MoreBIELLA – Le Due Sicilie tornarono ad essere un Regno indipendente, retto dalla dinastia borbonica, che le liberò dalla condizione di Vice regno, nel 1734 grazie alla vittoria del giovane Don Carlos, figlio di Re Filippo V di Spagna, sugli austriaci: a parte il breve Viceregno austriaco, le Due Sicilie uscivano da due secoli di Vicereame spagnola il quale non fu un “paradiso in terra , ma di certo lontano da quella immagine di miseria e di degradazione che ci viene comunemente offerta. «Tale giudizio merita di essere attenuato non poco», ha scritto Ruggero Moscati ( I Borboni d’Italia, E.S.I., Napoli 1970, p. 74). Fondamentale per la conoscenza della Napoli spagnola è l’opera di FRANCISCO ELIAS DE TEJADA , Nápoles Hispánico, 5 voll., Montejurra, Madrid e Siviglia 1958-1964.
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