Posted by altaterradilavoro on Giu 5, 2022
“E come gli uomini, non per elezione ma perché non potrebbero altrimenti, soddisfano prima certi bisogni elementari, e poi da questi ne sviluppano degli altri, raffinandosi; e, a soddisfare i bisogni quali che siano, trovano ed usano certi mezzi ed istrumenti, e si consociano in certi determinati modi, il materialismo della interpretazione storica non è se non il tentativo di rifare nella mente, con metodo, la genesi e la complicazione del vivere umano sviluppatosi attraverso i secoli”.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 4, 2022
Le ostilità furono iniziate dalla Prussia, il 17 giugno del 1866, quando invase l’Annover. Quel giorno stesso, partito come generale LA MARMORA per il campo, RICASOLI si mise all’opera per formare un nuovo ministero, che risultò così composto:
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Posted by altaterradilavoro on Mar 19, 2022
Antonio Nicoletta affronta in questo saggio un personaggio che fu importantissimo e per certi versi lo è tutt’oggi, ma allo stesso tempo “scomodo” agli storiografi ufficiali.
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Posted by altaterradilavoro on Gen 12, 2022
1. Le origini
È opinione comune che il tribunale dell’Inquisizione sia stato lo strumento ordinario utilizzato dalla Chiesa cattolica per combattere l’eresia. In realtà, garantire l’ortodossia è compito anzitutto dell’episcopato, cui spetta non solo insegnare le verità della fede, ma anche difenderle contro quanti le insidiano; inoltre, soltanto entro certi limiti è corretto parlare di un tribunale inquisitoriale. Infine, occorre specificare che lo stesso nome spetta sia all’istituzione sorta nel secolo XIII, la cosiddetta Inquisizione medioevale, sia all’Inquisizione spagnola, creata da Papa Sisto IV (1471-1484), nel 1478, su sollecitazione della regina Isabella di Castiglia (1451-1504) e di re Ferdinando d’Aragona (1452-1516), sia alla Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione, istituita da Papa Paolo III (1534-1549) nel 1542.
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Posted by altaterradilavoro on Gen 5, 2022
I.
Una volta, per individuare un preciso genere letterario, quello che immaginava un mondo inesistente (pensiamo a 1984 di George Orwell per tutti) si parlava generalmente di fantapolitica, cioè politica immaginaria. Qualche anno fa sono stati introdotti altri termini più specifici: romanzo distopico per il futuro tratteggiato negativamente, come per il citato capolavoro orwelliano e per altre opere che immaginano un futuro più o meno remoto (i classici Il racconto dell’Anticristo di Solov’ev [1900] e Il padrone del mondo di Robert H. Benson [1907]; e il più recente Il nemico di Michael O’ Brien [1996], tutti e tre incentrati sulla venuta dell’Anticristo; Noi di Zamjatin, scritto nel 1921 ma già premonitore di quello che sarebbe stato un elemento fondamentale della società comunista, in cui il concetto stesso di “io” è abolito e sostituito, appunto da quello di “noi”); per la fantapolitica che non può essere, perché si svolge in un tempo che prevede un passato diverso da quello realmente esistito (tipico caso: quello che immagina la vittoria dell’Asse o almeno dell’Italia fascista) si preferisce utilizzare il termine ucronia, cioè un tempo che non esiste.
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