Posted by altaterradilavoro on Feb 24, 2017
La storiografia ufficiale ha bollato Ferdinando II come un re insensibile al richiamo del principio di nazionalità italiana, ma la cosa è più complessa di quello che può sembrare e, per approfondire il giudizio, è indispensabile rivedere gli avvenimenti dall’inizio. Infatti, prima che naufragasse definitivamente il progetto federale, Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie, era stato più volte sollecitato ad accettare la presidenza di un’ipotetica Lega degli Stati Italiani [1] e già nel 1831 “i liberali italiani, riuniti in congresso a Bologna, decidevano di offrire al Re di Napoli la Corona d’Italia”[2] perché lo riconoscevano come il sovrano italiano più aperto verso i loro ideali. Nel 1832, Ferdinando II propose un accordo per ben due volte, in primavera e in inverno, al Regno di Sardegna, prima di mutua assistenza e poi allo scopo di abolire ogni influenza straniera in Italia;
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Posted by altaterradilavoro on Dic 26, 2016
E’ noto che Benedetto Croce aveva le sue idee sul regno delle Due Sicilie e sulla dinastia Borbone. Ma è nota anche la sua onestà intellettuale da teorico e assertore dello storicismo filosofico, così come la sua assoluta fede politica liberale. Una fede che lo rese assai critico sulla violenta repressione adottata dallo Stato liberale nel 1898 contro i moti popolari di piazza. Così, fu severo e disapprovò con chiarezza i cannoni e i morti civili in piazza Duomo a Milano, come l’azione sanguinaria della truppa al comando del generale Fiorenzo Bava Beccaris, poi promosso e premiato dal re Umberto I.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 3, 2016
chi di spada ferisce di spada perisce infatti Benedetto Croce, nipote di Silvio Spaventa, è stato fondamentale per la demolizione del Regno delle Due Sicilie ed è stato molto importante per il neonato stato italiano nel legittimarsi. ora invece, nel terzo millennio, la cultura italiana lo ha dimenticato infatti appena subito la sua morte hanno portato un po alla volta la cultura a Torino, che l’ha sola assorbita, fino ad arrivare a fare il salone internazionale del libro, la sede legale della Rai e tutto quello che si muove in Italia nel libro, nella danza lirica, come nella gastronomia, nel calcio ecc ecc passa per Torino. Gli unici a non accorgersi di questo isolamento culturale di Croce sono i giacobini napoletani che sono rimasti a re nasone e che napoli e importante solo per la camorra, per il mandolino, strumento di grande pregio e difficilissimo da suonare, e la pizza dimenticando che lo stesso Croce diede della pizza una descrizione originale e bella “la pizza il più nobile monumento elevato alla povertà”. bellissimo il libro di Francesco Palmieri IL LIBRO NAPOLETANO DEI MORTI dove ci sono vari confronti tra il Croce e Ferdinando Russo, di seguito un dialogo sul Corriere tra un lettore e Sergio Romano…………
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Posted by altaterradilavoro on Lug 13, 2024
Il nostro amore e la nostra ammirazione per Charles Dickens sono pienamente giustificati, com’è altresì giustificata la riconoscenza allo scrittore sommo e geniale, descrittore colorito, efficace e penetranti, allo psicologo che scava nel fondo dell’anima e porta alla luce esemplari di perfidia umana e di luminosa bellezza.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 7, 2024
A Napoli non mi sono limitato a visitarne le spiagge,ma ho voluto vederne i monumenti per sudiarne l’arte e l’autenticità storica di essi stessi. Dobbiamo dire che abbiamo provato una gioia tutta particolare nel guardare il bel golfo di Napoli e la nostra fantasia ci faceva udire, nel mormorìo delle onde, la voce misteriosa delle Sirene… Però non è facile che ci lasciamo prendere dalla immaginazion e dalla fantasia.
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