Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

A chi Mazzini? A noi. Ma non era un progressista di sinistra?

Posted by on Nov 11, 2020

A chi Mazzini? A noi. Ma non era un progressista di sinistra?

Mai, come durante il Fascismo, nell’Italia post-unitaria,  venne celebrata la figura di Giuseppe Mazzini. Caduto il regime mussoliniano, il ricordo del patriota tornò a far bella mostra di sé, fra le pagine ingiallite dei manuali scolastici; evidentemente, il  patriottismo, non solo era estraneo alla neo-nata repubblica italiana, ma si prestava anche a pericolose collusioni con quella che era stata la cultura politica del ventennio.

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Risorgimento e Fascismo, il filo rosso della liberazione nazionale

Posted by on Ott 31, 2020

Risorgimento e Fascismo, il filo rosso della liberazione nazionale

Il 24 ottobre del 1922 Benito Mussolini, in Piazza del Plebiscito a Napoli, di fronte a decine di migliaia di fascisti pronti alla Marcia su Roma, porta con sé l’ultimo garibaldino in vita. Un gesto dall’alto valore simbolico che mette magnificamente in luce, al di là di ogni ulteriore considerazione, quel filo rosso che lega il Fascismo al Risorgimento.

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ROMA DA CAPUT MUNDI A CAPITALE……… D’ITALIA

Posted by on Ott 7, 2020

ROMA DA CAPUT MUNDI A CAPITALE……… D’ITALIA

Il 20 settembre 1870 grazie alla sconfitta Francese a Sedan per mano Prussiana e al volta faccia Piemontese, si tratta d’Italia ma l’impronta savoiarda aveva già dato l’indirizzo al modus operandi alla nazione italiana, i bersaglieri , gran bella gente che abbiamo conosciuto quando hanno operato nella repressione del brigantaggio nel ex Regno Napolitano, entrano a Roma attraverso Porta Pia ponendo fine al potere temporale papalino dopo 1500 anni per far diventare Roma Capitale d’Italia, la grande impresa dei cappelli piumati la storia la etichetterà “La Breccia di Porta Pia”.

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NOR E SUD NEI MILLE

Posted by on Set 15, 2020

NOR E SUD NEI MILLE

La storiografia sui Mille continua ad essere la piccola fiammiferaia della nostra storiografia patriottica. Nasce con Abba ed Oriani, si circonda della letteratura in prosa (Nievo, etc.) e in versi: si copre col tempo di stracci diplomatici e agiografici. Finché alla vigilia della guerra di Libia, grazie all’operazione Palamenghi, non viene assunta per la postuma corona di Crispi, a motivo del nuovo nazionalismo: e per questa via transita e riposa nei manuali degli anni Venti e Trenta. 

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