Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

LA TRUFFA DEL PLEBISCITO DELL’OTTOBRE 1860

Posted by on Mag 10, 2022

LA TRUFFA DEL PLEBISCITO DELL’OTTOBRE 1860

tempo fa, ignoti sovrapposero alla targa di Piazza del Plebiscito in Napoli, un manifesto con la dicitura ”Piazza del Falso Plebiscito”. Un atto provocatorio, che denunciava una verità troppo a lungo nascosta. Il Plebiscito dell’ottobre 1860 per l’annessione al Piemonte fu infatti una vanagloriosa, aberrante e tragica messinscena. La percentuale dei votanti sfiorò appena il 19% degli aventi diritto, ma lo stesso si decretò la fine delle Due Sicilie, cioè di uno stato antico di 700 anni.

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Gaeta, città martoriata dalla storia                           di Alfredo Saccoccio                      

Posted by on Mar 21, 2022

Gaeta, città martoriata dalla storia                            di Alfredo Saccoccio                      

 Dei tredici assedi sostenuti, iniziati nell’846 (i Saraceni l’assediano per circa due anni) e finiti con quello del 1860-61, tratteremo solo l’ultimo, che portò alla fine del regno dei Borbone, con il crollo e la dissoluzione del più vasto e più antico reame, oltre che il più ricco e più potente, della penisola italiana.

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Esclusiva:l’ultimo sequestro della banda Manzo (IX)

Posted by on Dic 23, 2021

Esclusiva:l’ultimo sequestro della banda Manzo (IX)

Ma occorre andare oltre nell’indagine e precisare che le rivolte agrarie di intere provincie meridionali sorsero, si svilupparono e vissero indipendentemente dai maneggi e della preparazione della Regina Sofia e della Corte Borbonica. I contadini del sud lottarono da soli per quattro anni, ed in alcune zone per circa un decennio, prendendo a prestito dal Borbone il suo bianco vessillo e dalle sue casse i resti dell’oro profuso agli avventurieri. Essi combatterono in maniera propria la propria guerra per le proprie rivendicazioni nelle proprie boscaglie contro i propri padroni ed i suoi alleati “piemontesi”. 
I borboni ben poco avevano fatto per volerla e ancor meno per dirigerla: i loro tentativi si erano fermati poco al di là della frontiera pontificia. I contadini da soli erano insorti, prendendo a prestito il bianco vessillo della restaurazione e della fede, per spezzare l’oppressione dei galantuomini, riprendersi i terreni, uccidere i possidenti, saccheggiare e incendiare i loro palazzi, bruciare le maledette carte della proprietà e della giustizia nemica.  
Renzo Del Carria, Proletari senza rivoluzione
Storia delle classi subalterne italiane dal 1860 al 1950-Vol. I  

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Ricordo della Principessa Urraca di Borbone

Posted by on Nov 17, 2021

Ricordo della Principessa Urraca di Borbone

Quando l’amico Maurizio Di Giovine ottimo organizzatore, insieme al Prof. Caucci, di questo annuale convegno commemorativo di Civitella del Tronto, mi ha chiesto di ricordare, nel 5° anniversario dalla morte, S.A.R. la Principessa Urraca di Borbone Due Sicilie, sentimenti diversi mi hanno pervaso l’animo: prima di tutto una sensazione, direi quasi, di timore e contemporaneamente una qual certa confusione per avere l’onore e la gioia di poter ricordare, in un contesto come questo di Civitella del Tronto dal significato storico tanto forte, un personaggio della nostra Casa Reale: i Borbone Due Sicilie.

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