Posted by altaterradilavoro on Dic 11, 2023
Bicentenario – commemorazione 17 / 18 settembre 1810. Retroscena di uno sbarco annunciato
Nelle istanze celebrative, del tentativo di sbarco di forze napoleoniche a Messina, si vanno delineando scenari imprevisti; dove gli attori di una complicata vicenda, hanno creato l’avvenimento che noi oggi ricordiamo.
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Posted by altaterradilavoro on Dic 10, 2023
SECONDO PERIODO DELLA SESSIONE 1861
Tornata dei 20 novembre (n. 234 degli atti.)
Al deputato napolitano Zappetta, che accenna di dover muovere una interpellanza al Governo sulo deplorabili condizioni delle provincie napolitane, il Presidente de’ ministri Sig. Ricasoli, tra le altre cose, annuncia «le piaghe delle provincie napolitane non vi è medico, che le possa guarire.,… ed io credo, che il promuovere di nuovo questa quistione, sarà un perdere un tempo prezioso, sarà un ripetere una storia dolorosa di cose, che pur troppo tutti essi conoscono» — In quanto al chiesto armamento, osserva che non si possono avere soldati, allorché un brigantaggio feroce affligge le provincie su cui sono sparsi sei milioni di abitanti.
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Posted by altaterradilavoro on Dic 10, 2023
L’opera del prof Romano è un “significativo riconoscimento ai tanti eroi sconosciuti del nostro Risorgimento, sulle cui opere è passata quella che Joseph De Maistre diceva essere stata una ghigliottina delle reputazioni prima ancora che delle teste”.
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Posted by altaterradilavoro on Dic 7, 2023
III. CONTEGNO DE’ REGII RAPPRESENTANTI DEL NUOVO REGNO ITALICO ALL’ESTERO.
I giornali di Torino annunziano «che contro quel governo si mostra in modo straordinario irritata ed ostile la Prussia, per avere scoperto, che fino ad un certo punto il copte di Launay ministro italiano a Berlino segua gli esempii de’ Boncompagni, de’ Migliorati, ed altri agenti diplomatici, che hanno procurata la rovina de’ regni dov’erano accreditati».
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Posted by altaterradilavoro on Dic 6, 2023
IL SUD CONQUISTATO MILITARMENTE DAL REGNO DI SARDEGNA.
Ogni volta che finisco di leggere libri sul nostro Risorgimento e soprattutto su come è stata fatta l’unità dell’Italia, mi viene un dubbio: le attuali condizioni di dittatura della burocrazia, del saccheggio della cosa pubblica, dell’essere nelle mani di una oligarchia incolta, becera e voracissima, dell’essere vessati e tassati, in pratica lo “Stato Canaglia”, ben descritto da Piero Ostellino, non sono forse le conseguenze, per la maggior parte, di quella specie di unità forzata e imposta con le armi agli italiani?
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