Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“Gli errori dell’Illuminismo” di Gennaro Marulli: ingannare è far cosa spiacevole

Posted by on Nov 11, 2021

“Gli errori dell’Illuminismo” di Gennaro Marulli: ingannare è far cosa spiacevole

“Ingannare è il far cosa spiacevole ad alcuno sotto contraria apparenza; però ha imagine di sembiante humano, et vestito d’oro, ma finisce in coda di Serpente, […] Si dipinge con gli ami in mano, come quelli, che coperto dall’esca pungono, e tirano pungendo la preda, come l’ingannatore tirando gli animi semplici dove ei desidera li fa incautamente precipitare. Il mazzo di fiori co’l Serpe in mezzo significa l’odor finto della bontà, donde esce il veleno vero de gli effetti nocivi.” – descrizione dell’allegoria “L’Inganno”

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Elogio funebre di Ferdinando II, Re delle Due Sicilie. Presentazione del libro a Napoli

Posted by on Nov 6, 2021

Elogio funebre di Ferdinando II, Re delle Due Sicilie. Presentazione del libro a Napoli

Sabato 3 ottobre 2020, presso il Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di Vestire i Nudi in via Mancinelli 14 a Napoli, si terrà dalle ore 10.45 alle 13.00 la presentazione del libro “Elogio funebre alla pia memoria di Ferdinando II Re del Regno delle Due Sicilie – Recitato nel dì 12 novembre nella Cattedrale di Castellamare” di Francesco Saverio Petagna, a cura di Gianandrea de Antonellis, edito dal Club di Autori Indipendenti.

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“Sudditi o Cittadini?il ruolo della propaganda nel ribaltamento della realtà” ne parliamo con Gianadrea de Antonellis

Posted by on Ott 28, 2021

“Sudditi o Cittadini?il ruolo della propaganda nel ribaltamento della realtà” ne parliamo con Gianadrea de Antonellis

Tempi duri quelli che stiamo vivendo ma che forse non sono una novità storica se li confrontiamo con quelli della rivoluzione francese dove in nome della “libertà e della rivoluzione”, ricordo che non si parlava di democrazia, i giacobini istituirono i “comitati di salute pubblica”, il direttorio e la famigerata “tessera” da me ribattezzara “tessera giacobina” fondamentale per potersi spostare e per richiedere il pane.

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Roccaguglielma presenti nell’opera del Cantalicio sul Gran Capitano (Consalvo Fernando de Cordoba di Aylar)

Posted by on Set 24, 2021

Roccaguglielma presenti nell’opera del Cantalicio sul Gran Capitano (Consalvo Fernando de Cordoba di Aylar)

Libro I

Mentre si fanno così fatte allegrezze in Roma, ed il Pontefice fa così grandi accoglienze al Gran Capitano, il Re Federico richiama il suo Consalvo a Napoli, perché egli avesse a troncare i capi dell’Idra, che’ nuovamente cominciavano a rampollare. Imperciocché Roccaguglielma avea innalzate le corna e non era per starsi sotto il dominio de’ Signori Aragonesi. Viensene egli con ogni celerità accompagnato da tutte le sue schiere, e senza metter tempo in mezzo, mette assedio a quella fortezza, che si era così follemente ribellata.

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Civitella del Tronto, la Montejurra italica

Posted by on Lug 10, 2021

Civitella del Tronto, la Montejurra italica

Correva l’anno 1956 quando il professor Francisco Elías de Tejada giunse a Napoli con lo scopo di approfondire la tradizione napoletana. Vi restò sette anni sentendosi erede dello spirito della vera Napoli. Il risultato intellettuale che ne venne fuori fu il Napoles hispánico in cinque volumi, in questi ultimi anni interamente tradotto dalla benemerita casa editrice Controcorrente, unitamente ad un sesto volume contenente il sommario, l’indice dei nomi e quattro saggi curati da Miguel Ayuso, Francesco Maurizio Di Giovine, Gianandrea de Antonellis e Giovanni Turco che permettono di comprendere l’importanza della riscoperta della storia e del valore del periodo ispanico. 
Don Francisco Elías de Tejada, da apostolo del Tradizionalismo, frequentando i vari circoli politici che potevano essere sensibili al richiamo dell’antica Napoli, incontrò il giovane avvocato Silvio Vitale sul quale trasferì tutto l’amore che aveva per la Napoli imperiale. Nella ricorrenza del centenario dell’unità politica della penisola italiana, Silvio Vitale fondò l’Alfiere che aveva per sottotitolo “Pubblicazione tradizionalista Napoletana”. Erano stati pubblicati alcuni numeri dell’Alfiere quando un giovane siciliano, Giovanni Allegra, Allievo Ufficiale di Complemento a Lecce, incontrò un collega di corso, Paolo Caucci, con il quale scoprì di avere affinità dottrinale e soprattutto il comune amore per l’Hispanidad. Entrambi sarebbero diventati due validi hispanisti orgoglio dell’Università italiana. Allegra regalò a Caucci alcuni numeri dell’Alfiere affermando che in quelle pagine vi era il sapere necessario alla formazione del Tradizionalista.

Terminato il servizio militare, Caucci si recò in Spagna per iniziare il percorso universitario. Lì incontrò il professor Francisco Elías de Tejada e l’abbraccio con il Carlismo fu la logica conseguenza. Caucci conobbe Montejurra, la montagna della Navarra sacra al Carlismo, e vi salì nei periodici pellegrinaggi annuali. Quando tornò in Italia decise di organizzare un incontro annuale in un sito che richiamava Montejurra: Civitella del Tronto, con la sua fortezza che non si arrese all’esercito piemontese / italiano, venendo espugnata solamente dopo la proclamazione del regno d’Italia.

Nel marzo 1971, nel fine settimana più vicino alla festa di San Giuseppe, corrispondente alla fine della difesa Napolitana della Reale Fortezza di Civitella del Tronto, fu celebrato il primo Incontro Tradizionalista di Civitella del Tronto. Il sabato fu riservato ad un piccolo Convegno di Studi a carattere storico e dottrinale, mentre la domenica fu dedicata alla santa Messa che da quel primo Incontro fu celebrata con il rito Tridentino nel più puro spirto tradizionalista in base al quale non si può e non si deve avere nessun cedimento, in politica come in religione, verso il progressismo. Nel corso degli anni sono stati apportati significativi perfezionamenti agli Incontri. Così la Santa Messa è stata celebrata in memoria dei Martiri della Tradizione, dei Soldati Napolitani caduti nell’ultima difesa del regno indipendente e degli Amici che sono stati presenti agli Incontri Tradizionalisti di Civitella del Tronto e che ci hanno preceduto nella pace de Signore.

Nel corso di questi decenni, dopo la morte del professor Francisco Elías de Tejada, lo spirito di unione con la Spagna Tradizionalista è stato alimentato dal professor Miguel Ayuso, discepolo ed erede spirituale del prof. Francisco Elías de Tejada, che ci ha onorato con la sua presenza, ricca di cultura viva, facendoci conoscere le attività culturali legate all’hispanidad attraverso il ruolo della Associazione giuridica Felipe II.  

Lo scorso anno si è celebrato il cinquantesimo Incontro Tradizionalista di Civitella del Tronto ed il professor Paolo Caucci von Sauken, dopo aver guidato per cinquanta anni gli Incontri ha voluto cedere la guida degli incontri al sottoscritto. Scelta che è stata condivisa dai Tradizionalisti presenti all’unanimità, con un sentito applauso.

Alla fine del mese di giugno 2021, in ritardo dalla canonica data di metà marzo, per le vicende legate alle scelte governative anti Covid, abbiamo celebrato il 51° Incontro Tradizionalista di Civitella del Tronto. Questa Lettera periodica, con cadenza mensile, è il primo risultato pratico del nuovo gruppo dirigente di quella che è di fatto la Comunione Tradizionalista ed ha lo scopo di informare e formare quanti sono interessati al nostro cammino intellettuale e spirituale. Di seguito troverete altre informazioni sugli incontri particolari che abbiamo già calendarizzato.      

Con l’augurio di sviluppare il Tradizionalismo nella penisola italica secondo l’insegnamento dei nostri Maestri, porgo a tutti il mio più caloroso saluto.

Il presidente degli Incontri
Tradizionalisti di Civitella del Tronto

Dott. Francesco Maurizio Di Giovine

Commendatore dell’Ordine
della Legittimità Proscritta

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