Il feudo di Piedimonte
Anzitutto, che cosa era un feudo? Non era una proprietà privata, che se ne potesse fare quel che se ne voleva. Era un beneficio, cioè una terra data in godimento, e perciò non divisibile o vendibile. Al beneficio era legato il vassallaggio, cioè i doveri verso chi l’aveva concesso, e che si manifestava con l’omaggio (farsi uomo di, stare a disposizione di). Si aggiungeva un terzo carattere: l’immunità, esenzione dalla legge ordinaria.
LATIFONDO E USI CIVICI, PRAMMATICA 1792, EVERSIONE DELLA FEUDALITA’, USURPAZIONI DELLE TERRE DEMANIALI, ADESIONE DEI GALANTUOMINI AL NUOVO REGIME
[…] Come abbiamo sempre sostenuto contro chi, sin dal 1948, ci ha tacciato di “fazioso populismo“, esso [il brigantaggio ndr] ha le sue origini in una serie di fattori economico-sociali. Tra essi emergono la concentrazione della grande proprietà terriera nelle mani di pochi, il latifondo, la fame di terra accresciuta dopo le leggi eversive e la insoluta questione demaniale.
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Volentieri offriamo ai lettori questo interessante testo di Flavio Grisolia sulle insorgenze antigiacobine in Liguria.
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Uno studio che affronti il rapporto tra il clero e il brigantaggio meridionale postunitario nelle principali zone regnicole continentali, richiede la consultazione di una vasta gamma di fonti e di una diversificata tipologia di archivi.
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13 giugno, Sant’Antonio da Padova, nato a Lisbona, per circa 15 anni patrono di Napoli, in luogo di San Gennaro.
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FUORI L’ABATE URLA LA GENTE “una frase abituale per la popolazione di Scurcola”
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