Alta Terra di Lavoro

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«QUANDO NAPOLI ERA CAPITALE» di GIUSEPPE PIANELLI (IV)

Posted by on Mar 4, 2021

«QUANDO NAPOLI ERA CAPITALE» di GIUSEPPE PIANELLI (IV)

Carlo VII e il regno insperato


Fra i tanti italiani sparsi nelle corti d’Europa, ce ne fu uno, proprio a Madrid che, nella generale decadenza dei regni cattolici, riuscì a riportare la Spagna, anche se ancora per poco, alle antiche glorie: Giulio Alberoni, piacentino che, dalla protezione della piccola corte dei Farnese che gli avevan permesso di studiare, giunse ad essere primo ministro di Filippo V. Questo sacerdote mitissimo e geniale, che da umilissime origini salì, poi, fino alla porpora cardinalizia, rimasto sempre fedele e grato ai suoi benefattori, quando il suo so­vrano restò vedovo e volle risposarsi, fece in modo che la scelta ca­desse su Elisabetta, unica erede del Ducato di Parma e Piacenza.

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«QUANDO NAPOLI ERA CAPITALE» di GIUSEPPE PIANELLI (VIII)

Posted by on Mar 3, 2021

«QUANDO NAPOLI ERA CAPITALE» di GIUSEPPE PIANELLI (VIII)

Capitolo II

I BORBONE DI NAPOLI

Rampollo di una Farnese, nipote di una Medici, Carlo, figlio di secondo letto di Filippo V di Spagna, aveva quarti suffi­cienti (come si dice tanto in araldica come nei pedegree degli animali di razza) per definirsi italiano. Così, all’incirca, si esprimono gli storici nostri contemporanei che si sono interessati dei Borbone di Napoli e di Sicilia, l’ultima dinastia a capo dell’ormai scomparso Regno del Sud, per dire che, “finalmente” si apriva una prospettiva “nazionale”.

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