Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Il Regno delle due Sicilie, verità storiche occultate

Posted by on Giu 18, 2018

Il Regno delle due Sicilie, verità storiche occultate

 Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau … nomi sinistri che evocano la barbarie nazista dove, durante la Seconda guerra mondiale, furono ammassati in condizioni disumane, in numero incalcolabile, milioni di persone, la maggior parte delle quali perirono tragicamente. Giustamente la storia ha pronunziato il suo verdetto di assoluta condanna per queste pagine oscure. Eppure sono esistiti altri luoghi di spietata brutalità, meno noti o del tutto ignorati. Uno di essi si trova in Piemonte, per la precisione a Fenestrelle nella cui fortezza vi furono stipati, tra il 1860 e il 1870, migliaia di meridionali che si erano opposti all’invasione dei “Mille” e dell’esercito di Cialdini.

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Olocausto Napolitano

Posted by on Mag 30, 2018

Olocausto Napolitano

È il 27 gennaio e tutti i wanna-be democratici d’Italia si apprestano, puntuali come sempre nel dimostrare la loro presunta grandezza morale, a commemorare il Giorno della Memoria, una ricorrenza istituita con tanto di legge dal Parlamento italiano «che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazifascismo». Giustissimo, per carità. Tuttavia voglio andare a toccare un argomento che purtroppo la maggioranza dei cittadini di questo paese ancora ignora. Infatti, le istituzioni di questo paese, prima ancora della pur doverosa commemorazione delle vittime del nazifascismo, dovrebbe occuparsi di ristabilire dignità e rispetto, e perché no, anche un po’ di verità: ricordare allo Stato tutto che se esso esiste è grazie anche all’Olocausto Napoletano.

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15 agosto 1863, la legge Pica: permise all’Italia lo sterminio delle genti del Regno

Posted by on Mag 5, 2018

15 agosto 1863, la legge Pica: permise all’Italia lo sterminio delle genti del Regno

Nell’agosto del 1863 le armi avevano smesso di rimbombare da tempo anche a Gaeta e a Civitella del Tronto, ultimi baluardi borbonici. Il trono che era stato di Carlo d’Angiò, Alfonso il Magnanimo e Carlo III di Borbone fu assimilato da quello di Casa Savoia. Il Regno delle Sicilie non esisteva più già da un paio d’anni. Il presente era così diverso e lontano da quel passato, il quale aveva reso in maniera unica Napoli e il Mezzogiorno protagonisti della grande storia, che tutto appariva caduco, invivibile ed impensabile fino a qualche mese prima.

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