Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

1799,LE INSORGENZE ANTIFRANCESI IN ITALIA

Posted by on Feb 20, 2020

1799,LE INSORGENZE ANTIFRANCESI IN ITALIA

Gli episodi più rilevanti e più famosi del vasto movimento di Insorgenze antifrancesi che caratterizzò l’Italia dal 1796 al 1814, con particolare virulenza nel triennio 1796-1799, furono la riconquista del regno di Napoli a opera dell’Armata della Santa Fede guidata dal cardinale Fabrizio Ruffo (talmente significativo da dare vita a vocaboli specifici come sanfedismo e sanfedista), le Pasque veronesi, l’epopea dei Viva Maria! in Toscana (ma bande di Viva Maria! vi furono anche in Liguria) e quella di Andreas Hofer nel Tirolo e nel Trentino.
In realtà durante gli anni dal 1796 al 1799 e in quelli successivi non vi fu regione d’Italia le cui popolazioni non insorsero contro gli invasori francesi, tanto da potersi senza dubbio sostenere che il fenomeno delle Insorgenze è stato il più vasto e più concorde movimento popolare della storia d’Italia.

Read More

Il banditismo sociale nell’ex Reame siculo-partenopeo

Posted by on Ago 31, 2019

Il banditismo sociale nell’ex Reame siculo-partenopeo

“Il governo d’Italia è stato vigliacco, col Mezzogiorno. Sa di poter osare tutto quaggiù; e, nel fatto, può tutto osare, e tutto osa quaggiù. Ormai il governo dispone del Mezzogiorno elettorale. In venti anni lo ha, elettoralmente, demoralizzato. […] Povero Mezzogiorno! È Depretis al Governo? Quaggiù comanda Grimaldi. È Rudinì? Quaggiù imperversa Nicotera. È Giolitti? Quaggiù striscia Lacava. È Sonnino? Quaggiù impera Crispi. È Pelloux? Quaggiù torna a strisciar Lacava. Sempre così,sempre. E sarà sempre così, perché il Settentrione capitalista e militarista fa i suoi affari, restando al timone dello Stato, grazie alla degradazione politica del Mezzogiorno”. [1]

Read More

Le province siculo-partenopee nel Regno d’Italia La Destra e il Meridione (II)

Posted by on Ago 10, 2019

Le province siculo-partenopee nel Regno d’Italia  La Destra e il Meridione (II)

La Destra e il Meridione

A decidere la caduta della Destra non fu certo il deputato siciliano Morana con la sua interrogazione né le proteste che agitavano la Sicilia per il caro-pane. Ad influire maggiormente furono i risultati elettorali del 1874. Rispetto alle elezioni del 1861 la destra, che aveva avuto l’80% dei deputati, era scesa al 54% mentre la sinistra dal 20% era passata al 46%. La crescita della sinistra, contrariamente a quanto si verifica oggi, era praticamente concentrata nel Mezzogiorno e particolarmente in Sicilia [1]. In Sicilia per ogni deputato di destra, ne erano stati eletti ben 9 di sinistra.

Read More

Un Debito Storico (tratto dalla rivista “FORA” di N.Zitara)

Posted by on Ago 5, 2019

Un Debito Storico (tratto dalla rivista “FORA” di N.Zitara)

Il periodico politico Indipendenza (00185 Roma, via Carlo Alberto, 39) mi ha posto la seguente domanda:

Parli, conti alla mano, di un debito storico di oltre sette milioni di miliardi che il resto d’Italia (Roma e Milano principalmente) ha contratto con il Sud [Brevemente spiega come sei giunto a indicare questa cifra] A questo aggiungi, tra i tanti flussi di ricchezza dal Sud al Nord, alcuni visibili altri no: protezionismo agricolo ed industriale comunitario; scambio diseguale tra aree a diversa quota di capitale per addetto; uso del risparmio meridionale per finanziare gli sbocchi dell’industria padana sul mercato meridionale; esportazione di capitali (attraverso Banche, Poste, Cassa Depositi e Prestiti); concentramento al Nord del sistema assicurativo privato e a Roma di quello assicurativo e previdenziale pubblico. Puoi spiegare connessione e dinamica di questi aspetti?

Read More

Tra il Nola Molise e i rivoluzionari del 1799 “i Napoletani” a Crotone

Posted by on Lug 26, 2018

Tra il Nola Molise e i rivoluzionari del 1799 “i Napoletani” a Crotone

Durante il Viceregno ed il Regno di Napoli le relazioni tra Crotone e Napoli furono essenzialmente quelle tra una provincia periferica e la sua capitale.
Il legame era quello relativo dell’esercizio del potere. A Napoli i Crotonesi si recavano soprattutto per ragioni fiscali, amministrative e giudiziali e per stipulare i contratti con i mercanti del luogo per piazzare i prodotti della terra e del pascolo (grano, liquirizia, formaggio, ecc.) oppure vi si trasferivano, trovandovi maggiori occasioni di lavoro o condizioni favorevoli per i loro affari e carriere (1).

Read More