1799, la rivoluzione senza popolo
Il titolo del romanzo (“Carulì si m’amave”) si rifà a un canto popolare che il popolo di Napoli, nel gennaio del 1799, prese l’uso di cantare sotto le finestre di Palazzo Reale, avverso alla regina Maria Carolina, colpevole d’aver convinto il consorte, Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli ad abbandonare la città per rifugiarsi a Palermo.
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