Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

ALVITO, IL VIDEO DELLO SPETTACOLO “VOCI, CANTI E SUONI DEI BRIGANTI IN TERRA DI LAVORO”

Posted by on Feb 10, 2023

ALVITO, IL VIDEO DELLO SPETTACOLO “VOCI, CANTI E SUONI DEI BRIGANTI IN TERRA DI LAVORO”

Fare l’apologetica narrazione dello spettacolo Voci, canti e suoni dei Briganti in Terra di Lavoro con continuità posso apparire stucchevole e noioso ma come si fa a non esserlo quando i ragazzi-artisti sono stati capaci di sfoderare una prestazione come quella di domenica 8 gennaio al Teatro Comunale di Alvito davanti ad un pubblico numeroso registrando il tutto esaurito. I complimenti all’amministrazione comunale di Alvito e alla sua comunità già li abbiamo fatti ma meritano di essere menzionati ancora perchè sono stati perfetti ad accogliere gli artisti, ad omaggiarli e a ricevere con uno spirito aristocratico le persone che son venute da molto lontano per lo spettacolo e attratti del già Ducato di Alvito. La prestazione globale già l’abbiamo evidenziata ma analizzare i singoli, anche se con poche parole, bisogna farlo a cominciare da Loredana Terrezza che ha ricevuto i complimenti pubblicamente, senza che nessuno ne fosse disturbato, dalla platea e in principal modo dal Sindaco Luciana Martini che entusiasta dello spettacolo e da tutti gli artisti ha speso due parole in più per l’artista laborina. Maya Tedesco ha guidato con ancora più maestria i balli identitari che sono diventati fondamentali al pari delle altre forme d’arte che appaiono nello spettacolo, Silvano Boschin che sempre più attento coordina i tempi in maniera impeccabile con Marco Ciolfi che con i suoi tamburi sembra aver inserito il pilota automatico. Angelo Fusco ha raggiunto dei virtuosismi con la sua zampogna che si possono spiegare solo ascoltandolo nello spettacolo per la gioia di tutti noi, del pubblico e di Carlo Faiello, presente, che tanti meriti ha nella trasformazione de ‘O Zampugnar d’O RRE.
Su Elena Sorgente cosa dire se non che spazia dalla lingua laborina all’italiano con estrema facilità senza smarrire i tempi di recitazione e trasmettendo sempre intensità e passionalità. Raimondo Rotondi ci ha fatto un altro regalo inserendo nell’ultimo monologo dedicato al reduce della “Grande Guerra” un altra sua poesia scritta qualche anno fa che ci ha lasciati senza parole. Da tempo cercavamo un attrice che potesse recitare l’epilogo del film “Li Chiamarono Briganti” recitato dalla grande Lina Sastri e finalmente l’abbiamo trovata con Leda Panaccione che l’ha messo in scena per la prima volta ad Alvito e lo ha fatto in lingua cassinese come meglio non si poteva e non potendo rifugiarsi nell’improvvisazione e con il peso della Sastri è stata “troppo brava!”. Chiudo con Cinzia Zomparelli che ha l’onere di aprire e chiudere lo spettacolo caricandosi un peso sulle spalle non da poco perchè aprire e chiudere la scena in maniera sbagliata può creare molti problemi per la riuscita. Cinzia è l’unica che non recita in lingua laborina ma in italiano e lo fa in una forma identitaria e figlia dei baby boom degli anni sessanta che erano obbligati a parlare italiano dalle mamme per emanciparsi dalla “cafonaggine”, che grave errore, con una dizione tutta sua tipica delle zone di confine infatti non è ne papalina e ne regnicola ma per questo capace di trasferire passione ed intensita figlie della sua essenza sperando che non si faccia incantare dalle sirene che vogliono “perfezionargli” la dizione. Non mi resta altro che invitarvi a vedere lo spettacolo di seguito che andrà in onda martedi 25 gennaio alle 21.

Read More

Cenni Storici Monte Trocchio a Cervaro

Posted by on Gen 30, 2023

Cenni Storici Monte Trocchio a Cervaro

L’ Associazione culturale Santa Lucia prende il nome dalla contrada omonima in cui opera.
Fino al 1850, però, la contrada si chiamava Trocchio, giacché si stende, tra vigneti e oliveti, sul dolce declivio del versante est  di monte Trocchio. Questo in realtà è una collina, essendo alto solo 420 metri sul livello del mare, ma, forse per la sua natura prevalentemente rocciosa, o forse per la sua sagoma, che dalla piana di Cassino si erge , quasi improvvisa e incombente nel suo versante ovest, come un’altura a picco sulla zona sottostante, è chiamata correntemente monte Trocchio.
La sagoma particolare, cioè dolcemente degradante a est e invece erta a sud, e con la prolungata dorsale nord-sud, si spiega con le sue origini preistoriche.

Read More

“LA BALLARELLA DI CHIAVONE”SCRITTA E MUSICATA DA PIERLUIGI MOSCHITTI

Posted by on Gen 28, 2023

“LA BALLARELLA DI CHIAVONE”SCRITTA E MUSICATA DA PIERLUIGI MOSCHITTI

Vai Nocera per cercare di arrivare ad Avellino per ritrovare il pezzo musicato in Musica Popolare di Carmine Palatucci che Nostro Signore ha voluto riprendersi a se troppo presto, scritto in poesia dal nostro Raimondo Rotondi dedicato a “Michelina” e grazie all’amico Vincenzo D’Amico riusciamo a ritrovarlo dopo anni di ricerca. Vnicenzo però di brani inediti di musica popolare identitari ce ne ha dati tanti e tra questi abbiamo avuto il piacere di scoprire la “Ballarella di Chiavone” scritta e composta da Pierluigi Moschitti portata in scena con I Briganti di Fronteria qualche anno fa che ci ha autorizzato a divulgarla e che, forse perchè siamo troppo militanti, la troviamo bellissima. Strana cosa devi andare a Nocera per scoprire una ballarella dell’alta Terra di Lavoro, forse c’è qualcosa da rivedere!!! Di seguito il pezzo musicato e il testo scritto

IL BRIGANTE CHIAVONE
di Pierluigi Moschitti – canzone n. 8 del CD “Briganti di frontiera”

E’ chesta mò la storia d’ Chiavone
Brigante patentato da o’ rre Burbone
In terra di lavoro le sue imprese
Faceva la guerriglia ai piemontese

Nascett proprij a Sora d Frusinone
Luigi Alonzi detto iu Chiavone
La banda sia teneva tant’ ardore
Vulev’nu cacciare l’invasore

Iss’ èva nu brigante d’ fruntiere
Ma Guardiaboschi èva d’ mestiere
e cu l’arr’vutata dij cafuni
d’venta “Garibaldi dij burbuni”

Purtava duj pistole e nu curteju
Teneva nu pennacchiu a ju cappeju
Cu na divisa steva, semp’ elegante
che non sembrava affattu nu brigante

Spietato e temuto in tutto il Regno
I Savoiardi presero l’impegno
cu canti che la storia offende
Di offuscar la fama e le leggende:

(parlato – solo percussioni)

Nemico della Patria e della libertà
Per conto di un Borbone lasciava la città
Partia da Roma a Napoli questo feroce nato
E nel libron dell ‘animo Chiavon venia chiamato

Pò quannu è arrivati! a Munticeju
Tutta la banda ha fattu nu maceju
A Len’la ha fatt’ ò brutto e o beju
Ha missu iu ritrattu d’ Francischeju

La fin’ d’ Chiavone s’appuratu!
Che a Velletri è statu fucilatu!
Ma stu cristianu ancor’è na bannera
ngoppà st’antica terra d’ fruntiera

Read More

GIORNATA DELLA MEMORIA A SCURCOLA MARSICANA 22 GENNAIO 2023 OMAGGIO DELL’ALTA TERRA DI LAVORO

Posted by on Gen 21, 2023

GIORNATA DELLA MEMORIA A SCURCOLA MARSICANA 22 GENNAIO 2023 OMAGGIO DELL’ALTA TERRA DI LAVORO

L’alta di Lavoro attraverso l’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro dopo aver contribuito a far togliere dalla naftalina la commemorazione dell’eccidio di Isola Liri del 12 maggio 1799 per mano dei giacobini francesi invasori, ha fatto la stessa cosa a Scurcola Marsicana con l’eccidio del 22-23 gennaio 1861 avvenuta anche in questo caso per mano di un altro esercito invasore che questa volta era piemontese. Le due commemorazioni hanno alcune cose in comune, anzi molte, ma questa volta ce n’è una che non è facilmente riscontrabile e che in entrambe le giornate la forza motrice del ricordo, che ormai è diventato istituzionale, è rappresentato da due prelati che hanno preso a cuore le due terribili tragedie e sono per Isola del Liri Don Alfredo Di Stefano, mentre per Scurcola Marsicana bisogna dire grazie a Don Nunzio d’Orazio che fin dal primo anno, quando accolse e accettò l’invito di Geri, Domenico e del sottoscritto a ricordare la funesta giornata con una Santa Messa permettendoci di offrire un cuscino alla Cappella delle Anime Sante. Dopo il primo anno dove ci fu un seguito importante e inatteso, ci fu un’organizzazione istituzionale per volontà del Comune di Scurcola che dopo la funzione Religiosa organizzò in collaborazione con l’Ass.Id. Alta Terra di Lavoro la deposizione dell’Epigrafe a ricordo dell’eccidio e alla presenza di quattro sindaci abruzzesi con a seguire un convegno con importanti relatori alla presenza di tutta la comunità e degli organi di stampa locali. Nell’invitarvi a vedere i seguenti video sulla posa dell’Epigrafe e dell’intervento di Giuseppe Morzilli colgo l’occasione per ringraziare “La Confraternita del S.S. Suffragio delle Anime Sante” che ci permette fino dal primo giorno la posa del Cuscino di Fiori alla Cappella.

Read More