Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Per una storia non scritta: Il 1799 nel Vallo di Diano (II)

Posted by on Ago 24, 2020

Per una storia non scritta: Il 1799 nel Vallo di Diano (II)

“L’albero coppoluto nel regno dell’inganno”: Polla centrale operativa della controrivoluzione

Giuseppe D’Amico

Ottodì 28 Piovoso (sabato 16 febbraio) anno VII della Libertà; I della Repubblica Napoletana, Una e indivisibile”. Sul nr. 5 del <<Monitore Napoletano>>, il cui originale è esposto in mostra, Eleonora Pimentel De Fonseca scrive che “continuano ad essere disgustosissime le notizie di varie parti dell’interno della Repubblica“.

E’ fuor di dubbio che il Vallo di Diano per la sua collocazione strategica sulla via per le Calabrie giocò un ruolo decisivo per le sorti della Repubblica.

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Ferrante I di Napoli e la guerra dei baroni

Posted by on Lug 24, 2020

Ferrante I di Napoli e la guerra dei baroni

Ferrante (Ferdinando I di Napoli), regnò per trentasei anni, dal 1458 al 1494. È stato uno dei re che maggiormente hanno inciso nella nostra storia, anche se la sua figura è solo fugacemente accennata nella storiografia insegnata a scuola. Nacque nel 1431, figlio naturale di Alfonso di Aragona, detto il Magnanimo, e, secondo alcuni cronisti dell’epoca, di Giraldonna Carlino, bellissima consorte del nobile catalano Gaspare Reverter.

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Ferrante I di Napoli e Lorenzo il Magnifico

Posted by on Lug 22, 2020

Ferrante I di Napoli e Lorenzo il Magnifico

Dopo la vittoria su Giovanni d’Angiò ed i baroni napoletani, Ferrante rinsaldò ulteriormente il suo potere con una serie di alleanze. Intorno al 1463 promosse una lega tra i maggiori stati italiani, Napoli, Firenze e Milano. La pacificazione del regno di Napoli ebbe effetti positivi in tutta Italia e l’alleanza fu, come scrive il Pontieri, benefica anche «ai fini della conservazione della pace in Italia». I buoni rapporti tra Napoli e Milano portarono nel 1465 al matrimonio tra l’erede al trono Alfonso, duca di Calabria, ed Ippolita Sforza, già negata a Giovanni d’Angiò, nonostante l’interessamento del re di Francia.

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GLI ANTICHI DOVERI DEL LIBERO MURATORE Costituzioni di Anderson del 1723

Posted by on Giu 1, 2020

GLI ANTICHI DOVERI DEL LIBERO MURATORE Costituzioni di Anderson del 1723

Molta confusione, creata ad arte dal “burattinaio”, regna nell’opinione pubblica identitaria infatti vediamo persone che vanno in giro sventolando la nostra “Sacra Bandiera” ma allo stesso tempo sono ferventi attivisti di movimenti politici gnostici che si richiamano a Voltaire, il filosofo che aveva il disprezzo totale per i contadini, a Rosseau che, oltre a teorizzare il contratto sociale che tanti disastri ha generato e che continua a farli, s’è inventato la visionaria e farlocca teoria del “buon selvaggio” e siccome aveva troppi impegni rinchiuse in orfanotrofio i suoi 5 figli, e ignorano i nostri Vico, Alfonso Maria de Liguori, i primi che mi vengono in mente, e hanno forti sentimenti anticlericali.

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