Qualche anno fa e fino ai giorni nostri, abbiamo registrato e divulgato su i nostri canali trasmissioni “storiche” e “artistiche” con studiosi, ricercattori, storici e artisti provenienti da tutta italia e per la prima volta abbiamo dedicato una serie ai fatti storici del triennio 1796-99 che abbiamo intitolato“Vandea Italiana”. In molte trasmissioni il patriarca dell’alta Terra di Lavoro Raimondo Rotondi e autore dei testi in lingua laborina dello spettacolo“Voci, suoni e canti di Briganti in Terra di Lavoro”, ci ha regalato, sempre in lingua laborina, dei monologhi sulle trasmissioni andate in onda di volta in volta ed oggi vi facciamo ascoltare il suo pensiero su Giuseppe Garibaldi
Sulla vita di Michelina Di Cesare da civile come da brigantessa, di notizie non ce ne sono molte come è scritto nel più importante libro a lei dedicato “Guerrigliera per Amore” scritto daFulvio D’Amore, ma è diventata comunque l’icona principale del mondo delle Brigantesse, vuoi per la sua famosa foto in abito sonninese che la ritrae nella sua folgorante bellezza, ancora non si sa se è lei oppure una modella, vuoi per come è stata catturata e giustiziata nella piazza di Mignano
ma ha sollecitato molte produzioni letterarie, di scarsissimo livello nella maggior parte, pittoriche e musicali da artisti noti e non.
Chi però, senza ombra di dubbio, ha scritto l’opera d’arte più bella a lei dedicata che rispecchia il personaggio, le gesta e il territorio dove è nata, vissuta, combattuto e morta, l’alta Terra di Lavoro è la poesia scritta da Raimondo Rotondi, l’ultimo laborino che crea cultura senza scimmiottare produzionI che vengano create altrove.
La sua poesia da anni vince premi in tutta italia ed è una colonna portante dello spettacolo“Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”,ma è stata anche musicata e cantata da un grande Brigante con la chitarra Irpino, che purtroppo ci ha lasciato prematuramenete, che porta il nome di Carmine Palatucciche da vero uomo d’onore ha citato l’autore del testo, a differenza di altri che hanno utilizzato passaggi scritti daRaimondosenza citarlo, che da un imporante valore aggiunto a Michelina, al brigantaggio insorgente e a tutte le genti napolitane come di seguito si può apprezzare
Anni fa abbiamo creato una collana dedicata al periodo storico “1799” con il primo numero dedicato al diario di Domenico Petromasi, fedelissimo del Cardinale Fabbrizio Ruffo, che narra l’epopea dei Sanfedisti che ricacciarono l’invasore giacobino francese, primo caso della storia in cui un popolo resiste, combatte e ricaccia un esercito invasore. Grazie alla volontà dell’editore Vincenzo D’amico e alla curatela di Francesco Maurizio Di Giovine e Gianandrea de Antonellis, la collana ha ripreso le sue pubblicazione e siamo arrivati alla pubblicazione delle “Memorie di Paul Thiebault”, un generale francese invasore e protagonista delle vicende belliche, che il nostro e caroRaimondo Rotondiha tradotto dal francese all’italiano con l’illustre frefazione del Prof. Massimo Viglione, studioso, ricercatore e storico tradizionalista di dimensione internazionale e massimo esperto della “Vandea Italiana”. Se con il suddettoPetromasi abbiamo pubblicato la voce di un resistente, con l’ultima fatica letterariaRaimondofaremo conoscere la voce di un invasore come sabato11 maggio alle ore 18 ad Arce dove i Francesi arrivarono il giorno 11 maggio 1799 trovando una forte resistenza insorgente macchiandosi di numerosi delitti e saccheggi, come ha narrato anni fa il caro amico Ferdinando Corradini nella locandina di seguito i dettagli.
Importante rassegna culturale ad Arce con un calendario fitto per la presentazioni di libri selezionati con cura dagli importanti contenuti scritti da autori autorevoli tra cui il Patriarca dell’alta Terra di Lavoro
Quando si affronta il tema dell’atroce eccidio avvenuto a Isola del Liri il 12 maggio 1799 si resta stupiti soprattutto dalla poca memoria da sempre dedicata a una tragedia di tali dimensioni.