Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“1799 L’INVASIONE FRANCESE DEL REGNO DI NAPOLI MEMORIE DI PAUL THIEBAULT” TRADOTTO DA RAIMONDO ROTONDI AD ARCE

Posted by on Mag 10, 2024

“1799 L’INVASIONE FRANCESE DEL REGNO DI NAPOLI MEMORIE DI PAUL THIEBAULT” TRADOTTO DA RAIMONDO ROTONDI AD ARCE

Anni fa abbiamo creato una collana dedicata al periodo storico “1799” con il primo numero dedicato al diario di Domenico Petromasi, fedelissimo del Cardinale Fabbrizio Ruffo, che narra l’epopea dei Sanfedisti che ricacciarono l’invasore giacobino francese, primo caso della storia in cui un popolo resiste, combatte e ricaccia un esercito invasore. Grazie alla volontà dell’editore Vincenzo D’amico e alla curatela di Francesco Maurizio Di Giovine e Gianandrea de Antonellis, la collana ha ripreso le sue pubblicazione e siamo arrivati alla pubblicazione delle “Memorie di Paul Thiebault”, un generale francese invasore e protagonista delle vicende belliche, che il nostro e caro Raimondo Rotondi ha tradotto dal francese all’italiano con l’illustre frefazione del Prof. Massimo Viglione, studioso, ricercatore e storico tradizionalista di dimensione internazionale e massimo esperto della “Vandea Italiana”. Se con il suddetto Petromasi abbiamo pubblicato la voce di un resistente, con l’ultima fatica letteraria Raimondo faremo conoscere la voce di un invasore come sabato11 maggio alle ore 18 ad Arce dove i Francesi arrivarono il giorno 11 maggio 1799 trovando una forte resistenza insorgente macchiandosi di numerosi delitti e saccheggi, come ha narrato anni fa il caro amico Ferdinando Corradini nella locandina di seguito i dettagli.

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“1799 L’INVASIONE FRANCESE DEL REGNO DI NAPOLI MEMORIE DI PAUL THIEBAULT” TRADOTTO DA RAIMONDO ROTONDI A SORA

Posted by on Apr 5, 2024

“1799 L’INVASIONE FRANCESE DEL REGNO DI NAPOLI MEMORIE DI PAUL THIEBAULT” TRADOTTO DA RAIMONDO ROTONDI A SORA

Anni fa abbiamo creato una collana dedicata al periodo storico “1799” con il primo numero dedicato al diario di Domenico Petromasi, fedelissimo del Cardinale Fabbrizio Ruffo, che narra l’epopea dei Sanfedisti che ricacciarono l’invasore giacobino francese, primo caso della storia in cui un popolo resiste, combatte e ricaccia un esercito invasore. Grazie alla volontà dell’editore Vincenzo D’amico e alla curatela di Francesco Maurizio Di Giovine e Gianandrea de Antonellis, la collana ha ripreso le sue pubblicazione e siamo arrivati alla pubblicazione delle “Memorie di Paul Thiebault”, un generale francese invasore e protagonista delle vicende belliche, che il nostro e caro Raimondo Rotondi ha tradotto dal francese all’italiano con l’illustre frefazione del Prof. Massimo Viglione, studioso, ricercatore e storico tradizionalista di dimensione internazionale e massimo esperto della “Vandea Italiana”. Se con il suddetto Petromasi abbiamo pubblicato la voce di un resistente, con l’ultima fatica letteraria Raimondo faremo conoscere la voce di un invasore che riserva delle sorprese che forse a qualcuno non faranno piacere, sabato 6 aprile alle ore 17 lo presenteremo a Sora a Piazza San Francesco al Palazzo della Cultura che è stato il quartier generale di Fra Diavolo, nella locandina di seguito i dettagli.

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PAUL THIEBAULT, L’INVASIONE FRANCESE DEL REGNO DI NAPOLI

Posted by on Mar 25, 2024

PAUL THIEBAULT, L’INVASIONE FRANCESE DEL REGNO DI NAPOLI

Il generale Paul Thiébault redasse un interessante resoconto degli avvenimenti della guerra portata dai Francesi nel Regno di Napoli. Poiché il suo scritto non era destinato alla pubblicazione (lo fece stampare la figlia a quasi cento anni di distanza dagli avvenimenti),confessò apertamente sia le stragi di civili (i 60.000 morti «oltre ai caduti in combattimento»), sia il disprezzo degli occupanti transalpini verso i collaborazionisti giacobini napolitani (tanto da disconoscerne subito la neonata Repubblica).

«Ho già detto che i Napoletani erano da disprezzare come soldati, ma da rispettare come uomini. Inquadrati in plotoni regolari non servivano a niente, ma erano combattenti formidabili e terribili nella guerra per bande. La guerra di Napoli iniziò davvero quando non ci furono più armate napoletane. I Napoletani del 1798, feroci e superstiziosi, furono battuti dappertutto. Oltre ai caduti in combattimento, sessantamila di loro furono passati per le armi sulle macerie dei loro paesi o sulle ceneri delle loro casupole. Non riuscimmo, però, mai a vincere la loro resistenza, da nessuna parte».

Paul Thiebault, L’invasione francese del Regno di Napoli (1798-1799). Memorie di un protagonista, traduzione di Raimondo Rotondi, prefazione di Massimo Viglione, D’Amico Editore, Nocera Superiore 2024, pp. 242

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“1799 L’INVASIONE FRANCESE DEL REGNO DI NAPOLI MEMORIE DI PAUL THIEBAULT” TRADOTTO DA RAIMONDO ROTONDI

Posted by on Mar 22, 2024

“1799 L’INVASIONE FRANCESE DEL REGNO DI NAPOLI MEMORIE DI PAUL THIEBAULT” TRADOTTO DA RAIMONDO ROTONDI

Anni fa abbiamo creato una collana dedicata al periodo storico “1799” con il primo numero dedicato al diario di Domenico Petromasi, fedelissimo del Cardinale Fabbrizio Ruffo, che narra l’epopea dei Sanfedisti che ricacciarono l’invasore giacobino francese, primo caso della storia in cui un popolo resiste, combatte e ricaccia un esercito invasore. Grazie alla volontà dell’editore Vincenzo D’amico e alla curatela di Francesco Maurizio Di Giovine e Gianandrea de Antonellis, la collana ha ripreso le sue pubblicazione e siamo arrivati alla pubblicazione delle “Memorie di Paul Thiebault”, un generale francese invasore e protagonista delle vicende belliche, che il nostro e caro Raimondo Rotondi ha tradotto dal francese all’italiano con l’illustre frefazione del Prof. Massimo Viglione, studioso, ricercatore e storico tradizionalista di dimensione internazionale e massimo esperto della “Vandea Italiana”. Se con il suddetto Petromasi abbiamo pubblicato la voce di un resistente, con l’ultima fatica letteraria Raimondo faremo conoscere la voce di un invasore che riserva delle sorprese che forse a qualcuno non faranno piacere, sabato 23 marzo alle ore 17 lo presenteremo in anteprima nazionale e fresco di stampa ad Isola Liri presso l’aula della sala consiliare della Casa Comunale, nella locandina di seguito i dettagli.

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RAIMONDO ROTONDI IL POETA DELLE DUE SICILIE

Posted by on Lug 18, 2024

RAIMONDO ROTONDI IL POETA DELLE DUE SICILIE

Raimondo Rotondi da anni coltiva la passione della letteratura laborina spaziando da editoriali giornalistici a quelli storici, dalla scrittura di monologhi teatrali alla poesia che gli ha permesso di farsi conoscere e apprezzare in terra di lavoro e in tutta la penisola italica. Conosciuto nell’ambiente napolitano e nazionale per il suo capolavoro poetico dedicato a Michelina Di Cesare, nell’ultimo periodo è salito alla ribalta per aver tradotto dal francese all’italiano “Thiébault Paul, L’invasione francese del Regno di Napoli (1798-1799)” edito da D’Amico Editore che già in pochi mesi viene acquistato e letto in tutta Italia ma il periodo d’oro di Raimondo non si ferma con il suddetto testo, quasi inedito, ma anche perchè ha ricevuto una menzione di merito speciale dalla Sicilia, per esattezza da Agrigento, classificandolo come “poeta” per “Fusse Vere” al 2° Concorso Internazionale di Poesia GIRGENTI ARTE 2024. “Fusse Vere” è inserita nello spettacolo “Voci, canti e suoni di Briganti in Terra di Lavoro” ed è di una bellezza unica oltre che tristemente attuale, di seguito la pergamena di riconoscimento e del testo della poesia.

Fussë vérë

Fussë vérë ca nën piacéssë

può sta sëcurë nën së facéssë

m’a cocunë ‘nvécë piacë

chiù la guèrra chë la pacë

Cumm’è gli’omë y qunt’è cupë

ricë ‘nchianatë y pènsa scarrupë

ricë scarrupë y pènsa ‘nchianatë

rëcènnë pacë addamo’ t’è sparatë

Ascì vè la guèrra chë porta bommë

sanghë, muortë, tuttë chë tomma

dësgrazië truoppë pë putë’ chiagnë

lë pèggë ‘ncuoglië sènza chiù lagnë

cura lë cuottë chë l’acqua vuglìta

të muorë rë friddë y stattë ‘ntësitë

glië ‘nfiérnë sta qua, glië riavërë spara

la guèrra, së chiémpë, t’ëmpara…

T’avéssa,

ma nën è vérë nièntë

tuttë passa y è sciuscë rë viéntë

la vita rulla y së në scorda

co’ vanuscia sulë è glië rëcordë

co’ munuméntë p’appuggia’ lë curonë

y fa dëscorsë biéglië, scrittë buonë

bèllë parolë truoppë në marë

chë so’ sulë prètë a na prëtara

abbìa rë ricë sié rittë nièntë

na prëtara addo’ scioscia glië viéntë

addo’ passënë gli’annë cumm’a orë

y lë pèggë è sulë rë chi së morë.

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