Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

L’IMBROGLIO NAZIONALE di Aldo Servidio (seconda parte)

Posted by on Gen 22, 2018

L’IMBROGLIO NAZIONALE di Aldo Servidio (seconda parte)

LA DEMONIZZAZIONE DEL “BORBONICO”

Se la scelta della metodologia (demonizzazione) fu semplice, lo sforzo per imporne gli elementi non fu né semplice né superficiale, come è facilmente comprensibile pensando alla sua essenzialità per la vitalità stessa del disegno unitario; era indispensabile, infatti, lavorare molto in profondità e con una costanza tale da produrre in tutta la società civile (in primis a sud) reazioni, verso le “fonti di pericolo” da demonizzare, che fossero precise, spontanee ed acriticamente orientate come un riflesso condizionato.

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L’IMBROGLIO NAZIONALE di Aldo Servidio (prima parte)

Posted by on Gen 17, 2018

L’IMBROGLIO NAZIONALE di Aldo Servidio (prima parte)

Tutto venne “usato”.

La stimolazione, ben oltre i desideri naturali, delle ambizioni di una dinastia (i Savoia) che aveva fatto degli appetiti territoriali la sua stessa ragione di essere, ma che -se fosse stato possibile fare solo quel che desiderava -si sarebbe espansa, oltre che in Lombardia, solo in sinistra Po.

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Unità d’Italia: Imbroglio e corruzione elementi fondanti

Posted by on Ago 27, 2020

Unità d’Italia: Imbroglio e corruzione elementi fondanti

Perché meravigliarsi se l’Italia è ai primi posti al mondo per corruzione, se il premier compera i voti con 80 euro, se non c’è affare che sfugga all’intreccio di interessi tra mafia e politica, se il debito pubblico è inarrestabile, se qualche generale è a libro paga della criminalità, se le stragi rimangono impunite e quando si arriva ad un passo dalla verità si invochi il segreto di stato, se nei libri di storia si mistificano madornali bugie, se in ogni elezione emergono sospetti di brogli …… perché meravigliarci del malcostume che i Savoia hanno esportato in tutti gli Stati preunitari?

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L’imbroglio del plebiscito del 1860 nelle Provincie Napolitane

Posted by on Set 7, 2018

L’imbroglio del plebiscito del 1860 nelle Provincie Napolitane

Già prima che in altre parti, in Sicilia il 12 ottobre 1860 si svolge il plebiscito per l’annessione al Piemonte con la partecipazione al voto anche dei garibaldesi e dei soldati piemontesi. I voti sono 432.053 per il Sì e 667 per il No. A Palermo, che ha circa 220.000 abitanti, si hanno 36.252 voti favorevoli all’annessione, contro appena 20 contrari. Numerosi tumulti di protesta sono soffocati. Lo stesso ministro Elliot, ambasciatore inglese a Napoli, nel rapporto al suo Governo scrive testualmente:  «moltissimi vogliono l’autonomia, nessuno l’annessione; ma i pochi che votano sono costretti a votare per questa». A Londra il ministro degli esteri inglese,  Lord John Russel, comunica al Governo della Regina che: «I voti del suffragio in questo regno non hanno il minimo valore».

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Il Governo ci regala il vento dell’Africa

Posted by on Mag 30, 2022

Il Governo ci regala il vento dell’Africa

ovvero dalla illusione garibaldina a Lu Setti-e-menzu

Le discussioni sul Risorgimento come rivoluzione mancata per me sono inconsistenti. Come la rivoluzione francese – seppur meno cruento – il risorgimento fu una rivoluzione borghese e come tutte le rivoluzioni borghesi usò il popolo come forza d’urto per conseguire i propri obiettivi.

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