I rapporti diplomatici tra la Federazione Russa e la Santa Sede sono andati intensificandosi da un decennio a questa parte, sino a diventare un asse imprescindibile nella politica internazionale dei rispettivi paesi. Ma da dove nasce e come si è sviluppata questa affinità?
Nel corso del 1799 la
Francia essendo costretta a fronteggiare la Russia, che preme a nord-est della penisola italiana, richiama
il contingente che si trovava a presidio della nascente Repubblica Napoletana.
La ferocia della ritirata
investe l’Alta terra di Lavoro che si trova su una delle tre vie attraversanti
la penisola oltre quella Tirrenica e Adriatica. Nel Maggio dello stesso anno la
città di San Germano e Montecassino sono la prima tappa della ritirata, a
seguito di difficili trattative le truppe napoleoniche uccidono i monaci
dell’Abbazia di Montecassino, depredano i preziosi suppellettili , su alcuni
asini profanano l’altare girandovi intorno indossando gli abiti trovati e
intonando inni blasfemi. Roccasecca vede la perpetuata ferocia sui luoghi di
culto. Anche i monaci cistercensi dell’Abbazia di Casamari non sono
risparmiati. Il crescendo di violenza culmina nella strage di Isola Liri, il 26
maggio le truppe irrompono nella chiesa di San Lorenzo massacrando 537 persone
rifugiatesi lì. L’accanimento, non di minore intensità, si riversa anche in
comunità minori nonostante alcune di queste avessero versato tributi per essere
risparmiate.
A difesa degli abitanti si
schierano i briganti, tra questi fra Diavolo e il suo seguito Gaetano Mammone e
Panetta “Pitt”, il più delle volte appartengono agli strati più bassi della
popolazione, non conoscono gli alti ideali che ispirano le truppe francesi,
avevano solo un criterio di giudizio: lo stato in cui giace il territorio dopo il passaggio delle truppe.
Pompei non morirà una seconda volta, visto che lo Stato italiano ha deciso di lanciare un vasto programma di riabilitazione.
Incuria, mezzi insufficienti, turismo di massa, corruzione ed incompetenza rischiavano di trasformare rapidamente questo sito in un deserto culturale: nel 1956 era possibile visitare 64 edifici di questa città, che ospitava tra gli 8.000 e i 20.000 abitanti, quando il Vesuvio la sotterrò sotto le sue ceneri, il 24 agosto dell’anno 79 dopo Gesù Cristo.
Nel 1806 Napoleone Bonaparte, dato che non veniva rispettato il trattato di neutralità, inviò le sue truppe per mettere fine al governo borbonico di Ferdinando IV, così le truppe francesi occuparono nuovamente Napoli e le varie piazzeforti del regno e il Re Ferdinando IV emanò un altro proclama per il reclutamento di volontari. Il Colonnello Pezza con prontezza lasciò Napoli e tornò nelle province a reclutare uomini di tutte le risme, purché abili alle armi e fu nominato capo dei Corpi Volanti di Terra di Lavoro.
domani pomeriggio a San Gregorio Matese comincerà la tre giorni dedicati al brigantaggio e che è diventata una tappa fissa di importanza notevole. Dopo Cerreto Sannita, Casalduni, di seguito un importante studio di Rosario Di Lello