Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

CORENO CHIAMA E VILLA LATINA RISPONDE CON IL FESTIVAL DELLA ZAMPOGNA

Posted by on Ago 11, 2023

CORENO CHIAMA E VILLA LATINA RISPONDE CON IL FESTIVAL DELLA ZAMPOGNA

Chi avrà la pazienza e la bontà di leggermi penserà ma che “ci azzecca” il titolo parlando del Festival della Zampogna di Villa Latina? Ebbene “c’entra eccome se c’entra” infatti come già scritto a Coreno Ausonio con il “FESTIVAL POPOLARE DELLA TERRA DI LAVORO E DELL’ORGANETTO” in alta Terra di Lavoro tira un vento nuovo un vento antico, un vento reale, un vento sacro che viene dalla storia, una storia piena di arte, di cultura e di civiltà dalla dimensione universale, quella laborina napolitana, che qualcuno ha pensato di sotterrare come fa un fiume carsico con lo scopo di applicare la teoria di Milan Kundera ma alla fine è tornato in superfice.

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QUATTRO CHIACCHIERE CON GLI “ARIANOVA”DI PIGNATARO MAGGIORE

Posted by on Giu 1, 2023

QUATTRO CHIACCHIERE CON GLI “ARIANOVA”DI PIGNATARO MAGGIORE

Continuiamo a viaggiare nel Regno per incontrare e chiacchierare con chi ha recuperato con la ricerca e successivamente con la rappresentazione in scena, cultura ed arte identitaria e tradizionale dall’antica genesi e questa volta torniamo in Terra di Lavoro andando a casa degli Arianova di Pignataro Maggiore. Siamo partiti dall’alta Terra di Lavoro incontrando Fulvio Cocuzzo, siamo scesi a Mondragone per vedere Andrea Nerone per poi arrivare a Pignataro Maggiore a casa degli “Arianova” che hanno in comune i capelli bianchi a testimonianza del fatto che negli anni 70, queste tre entità, cominiciarono a girare le campagne laborine ed archivi per recuperare voci, canti e suoni della musica popolare che se non fosse stato per loro sarebbero sparite e perse per sempre. Anche gli “Arianova” cavalcarono, avevano ancora i pataloncini corti, la tigre, che Roberto De Simone fece uscire dalla gabbia, della ricerca e della musica popolare che negli 60 e 70 inondò le passioni di quei giovani che avevano voglia di recuperare un passato barbaramente vilipeso da chi pensava che rappresentasse “uno scuorno” per chi voleva a tutti i costi vivere e diffondere il modernismo e ostacolo al riscatto sociale. Nell’ascoltarli ci renderemo conto che in comune con i suddetti artisti e che hanno operato nel vivaio più florido e che è quello delle campagne, che, anche se inconsapevolmente, ci hanno fatto comprendere le differenze tra la “World Music” e la Musica Popolare Napolitana e hanno utilizzato un metodo di ricerca meticoloso e scientifico, meglio dire che continuano, che gli ha permesso di non disperdere l’enorme lavoro svolto e renderlo fruibile artisticamente al loro numeroso pubblico. Spesso ho parlato di come la borghesia ha cercato in tutti i costi di cancellare la civiltà e la cultura popolare anche attraverso la ridicolizzazione della musica popolare facendola passare per folcloristica e a Pignataro Maggiore questo fenomeno emerge con grande evidenza infatti pur essendo la Città della Musica agli “Arianova” non vengono riconosciuti i giusti meriti e non sono sostenuti nella loro attività che tanto lustro stanno dando a Pignataro stesso e a tutta la Terra di Lavoro come al Regno bollandoli come i “musicanti che vogliono fare i musicisti” ma purtroppo per loro nulla e nessuno li fermerà e dovranno sopportarli, per fortuna nostra, per molto tempo ancora. Artisticamente gli “Arianova” sono sempre in continua evoluzione nel pieno rispetto della Tradizione attraverso l’Identità e se come sonatori il loro livello è molto alto come possiamo trovare in altre realtà, come cantori però hanno creato una forma polifonica a più voci che li rende unici e inimitabili dando un ulteriore conferma che la Musica Popolare del Regno non ha eguali perchè colta. Per conoscerli e meglio vi diamo appuntamento a Venerdi 2 giugno alle ore 21 come di seguito riportiamo.

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Terra di Briganti a Villa Latina

Posted by on Set 20, 2018

Terra di Briganti a Villa Latina

 

Sabato 22 settembre, in quel di Villa Latina, alle ore 17 presso il “Museo della Zampogna” verrà presentato il romanzo storico “Terra di Briganti” scritto da Angela Reale e Lucio Rossi. Interverranno, dopo i saluti istituzionali delle autorità, oltre agli autori, Fernando Riccardi e Giuseppe Iucci. Seguirà dibattito e intervento musicale a cura di Fulvio Cocuzzo.

di seguito articolo di presentazione de Linchiesta.

 

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