Barbarossa, il re di Algeri, Giulia Gonzaga ed Ippolito de’ Medici, a Fondi e a Itri, negli anni 1534 e 1535
Specialista dell’Algeria (Camus, Aurélie Tidjani), da cui è egli stesso originario, José Lenzini ci dona, questa volta, sul tono piacevole di un racconto orientale, una narrazione biografica basata su fonti storiche poco sfruttate e che permette di scoprire la personalità fuori del comune di quel terribile Barbarossa, di cui la più vecchia prigione di Algeri porta ancora il nome.
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