Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

CHI CONTA, COME CONTA…DA CARNEFICI DI PINO APRILE

Posted by on Giu 15, 2022

CHI CONTA, COME CONTA…DA CARNEFICI DI PINO APRILE

pag. 54 -62
Molti sono convinti che lo studio dell’avvocato Raphael Lemkin per coniare idea e concetto di “genocidio” fu conseguente alla tempesta nazista che travolse gli ebrei d’Europa e la sua famiglia (perse quarantanove parenti stretti; alcuni perirono nelle zone occupate dai sovietici; sopravvissero suo fratello, la moglie, i due figli). Non è così: ad avviare le riflessioni di Lemkin furono il massacro degli armeni del 1915, compiuto dai turchi, e quello degli assiri del Nord, nel 1933, a opera dell’esercito iracheno, con la complicità di fatto degli inglesi, che non mossero un dito, dopo aver soffiato sul fuoco.

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Pino Aprile: ’’I peggiori libri contro il Sud li hanno pubblicati le case editrici meridionali’

Posted by on Dic 28, 2020

Pino Aprile: ’’I peggiori libri contro il Sud li hanno pubblicati le case editrici meridionali’

Appuntamento culturale di notevole livello all’Itcg Manlio Capitolo di Tursi, dove c’è stato un incontro pubblico con Pino Aprile.Tanti gli studenti frequentanti gli ultimi due anni di corso che hanno riempito l’aula magna “N. Marrese” per ascoltare l’autore di Terroni e Il Sud Puzza. Accanto a lui c’erano il prof. Giovanni Lasalandra, in rappresentanza dell’associazione Non Solo 58 che ha organizzato l’evento, e il dirigente scolastico Lucia Lombardi.

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CHE DI PONTELANDOLFO E CASALDUNI NON RESTI PIETRA SU PIETRA. DOPO LA STRAGE, SI CONTARONO PIÙ DI DUEMILA PERSONE IN MENO/ da “Carnefici” di Pino Aprile

Posted by on Set 10, 2020

CHE DI PONTELANDOLFO E CASALDUNI NON RESTI PIETRA SU PIETRA. DOPO LA STRAGE, SI CONTARONO PIÙ DI DUEMILA PERSONE IN MENO/ da “Carnefici” di Pino Aprile

Per ricostruire la storia dell’Unità d’Italia si è lavorato più fuori dalle università, che dentro. Nessuno pensò di dovere delle spiegazioni, quando l’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel 2011, dopo 150 anni, inviò un messaggio per chiedere scusa a nome dell’Italia, a Pontelandolfo, paese di quasi seimila abitanti, nel 1861, distrutto dai bersaglieri, che sterminarono la popolazione, per rappresaglia. «Un massacro relegato ai margini dei libri di storia» scrisse il presidente: un’accusa che in un Paese serio, avrebbe generato un processo culturale agli storici. Da noi, il nulla. E si tratta di uno dei massacri più documentati di sempre.

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SIAMO BRIGANTI DI PINO APRILE

Posted by on Dic 26, 2019

SIAMO BRIGANTI DI PINO APRILE

Al Sud c’erano i briganti; i piemontesi li eliminarono (grazie, nè?). È quello che avevo sempre creduto e mi era stato insegnato, ma quasi di sfuggita e malavoglia, pure a scuola, come non fosse il caso di rinnovare un’antica vergogna. E non mi dispiaceva: avevo visto le foto seppiate dei cadaveri di malandrini e delle loro donne, nudi come selvaggi (ma denudati dai civilizzatori); le teste mozzate da inviare a lombrosiani ricercatori di caratteri e fisionomia del perfetto delinquente (meridionale, ovvio, per natura). Nel film ci era toccata la parte del cattivo.

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