Il seicentesco portale d’ingresso al palazzo monumentale del “Belvedere” di San Leucio si erge ancora oggi nella sua imponenza, quale arco originario di accesso alla proprietà feudale dei principi d’Acquaviva di Aragona di Caserta, accogliendo da secoli i tanti visitatori delle produzioni locali di seta.
Finalmente Caserta rende omaggio ad un grande sovrano illuminato che con il “suo” (perché pensato e voluto da lui e dalla sua consorte la regina Maria Carolina) Real Setificio di San Leucio avvió un progetto di sperinentazione sociale unico al mondo che introdurrà principi di libertà e uguaglianza che poi attraverseranno l’Europa intera con quella che viene comunemente definita la Rivoluzione Francese (non senza violenza e spargimenti di sangue purtroppo)….
Quando Re Carlo Borbone, gloriosa memoria, diè opera alle maraviglie di Caserta, che noi altra volta descriveremo, trascurò tai luoghi quasi per lasciare in quel campo delle sue magnificenze alcun cantuccio al figliuol suo ove pur potesse imitarlo. E Ferdinando, mentre proseguiva l’edificio di quelle Regie Case, siccome amor di caccia e di più agreste ritiro inducevalo, nel 1775 murato il gran bosco di S. Leucio per cinque miglia e mezzo di giro, di una eminenza si fabbricò ivi un casinetto, o piuttosto riposo di cacciatore lo stesso Belvedere andò poi restaurando ed ampliando…
(notizie tratte da “Le industrie del Regno di Napoli” , Napoli, Edizioni Grimaldi, 2002).
“Rivolsi dunque altrove le mie mire e pensai di ridurre quella Popolazione, che sempre più aumenta, utile allo Stato, utile alle famiglie ed utile finalmente ad ogni individuo di esse in particolare […].
Caserta – “Nessun uomo, nessuna famiglia,
nessuna città, nessuno Regno può sussistere, e prosperare
senza il timor santo di Dio. Dunque la principal cosa, che Io impongo a voi, è
l’esatta osservanza della sua santissima Legge.”
Con queste parole comincia lo Statuto che il
Re di Napoli Ferdinando IV volle dare
alla Real Colonia di San Leucio: un utopia, un sogno, una città modello,
Ferdinandopoli, che il Sovrano tramutò in realtà. Una
siffatta città ideale, divenuta sito per la lavorazione su scala industriale
della seta, necessitava di un codice di leggi contenente i principi
fondamentali che avrebbero dovuto guidare la comunità e
favorirne il florido sviluppo. Fu così che nel 1789 nacque lo Statuto di San
Leucio o Codice Leuciano, un chiaro esempio di norme ispirate ad ideali di
uguaglianza sociale e di solidarietà.
A questo esempio più unico che raro di
Utopia “Reale”(nella duplice accezione “del Re” ed “effettiva”), a duecentotrenta anni dalla sua firma, è
dedicato il convegno che l’Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie terrà proprio
nel Belvedere di San Leucio sabato 1
giugno p.v. alle ore 17,00.
A fianco dell’Istituto prestigiose
istituzioni: in primis la Pro Loco Real Sito di San Leucio con il suo
presidente Domenico Villano, l’Associazione Corteo Storico con il suo
presidente Donato Scialla, ma anche la Società di Storia
Patria di Terra di Lavoro il cui presidente Avv. Alberto Zaza d’Aulisio sarà uno dei
relatori, l’Associazione Nazionale dei Cavalieri Costantiniano ed il suo
presidente il Marchese Avv. Giuliano Buccino Grimaldi, il Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Santa Maria C.V. con il suo presidente avv. Adolfo Russo.
Riconoscendo l’importanza dell’evento, la
Regione Campania, il Comune di Caserta, il Sacro Militare Ordine Costantiniano
di San Giorgio, la Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, l’Associazioni Due
Sicilie e l’Associazione Culturale Prometeo hanno volentieri concesso il loro
patrocinio ed il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha concesso tre crediti
formativi agli iscritti che parteciperanno.
Oltre all’avvocato Zaza, gli altri due
importanti relatori saranno il dr. Fernando Riccardi, presidente dell’Istituto
ed il dr. Giuliano Capecelatro di Morrone, storico del diritto.
Siamo certi che anche quest’ultimo evento organizzato dall’Istituto si aggiungerà ai successi passati tra cui ricordiamo la presentazione sul libro dedicato al Principe Alfonso di Borbone, Conte di Caserta (2014) presso l’allora Jolly Hotel, il convegno su la Regina Maria Sofia a Napoli (2015), la celebrazione Eucaristica (2016) alla Vaccheria in onore della Beata Regina consorte del Regno delle Due Sicilie Maria Cristina di Savoia officiata da S.A.R. il M. Rev. Don Alessandro di Borbone delle Due Sicilie, i convegni sul cardinale Riario Sforza (2017) a Roma nel Palazzo della Cancelleria Apostolica ed a Napoli in Castel Capuano.