Posted by altaterradilavoro on Mag 17, 2020
Non vediamo perchè non avremmo dovuto…
Sporco? pulito? Aggettivi! E quando mai gli aggettivi hanno fatto la storia!?
In questa antologia ci sono soltanto versi. Versi di poeti napoletani, e versi… nostri, e cioè versi per modo di dire : ché tutto potremmo sentirci – giuriamo – fuorché poeti.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 9, 2020
Dietro lo pseudonimo di Estio Leucopetro si celerebbe il foggiano Tommaso Perifano (1), liberale, amico di Liborio Romano. Oltre a questo opuscolo su Napoli avrebbe scritto, utilizzando lo stesso pseudonimo, anche “Nuove lamentazioni di Geremia”, “Garibaldi al cospetto del Secolo” e “L’Italia ed i suoi Liberali”.
Avvocato, professore di diritto in Napoli, già sul finire degli anni Trenta fu socio della Reale Società Economica di Capitanata.
In una Memoria su la Istruzione Popolare – nella tornata generale del 3o maggio 1839 – indirizzata a Gaetano Lotti, Intendente di Capitanata, scriveva:
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Posted by altaterradilavoro on Mag 8, 2020
PREMESSA
Il professore di storia, quando è arrivato col programma all’argomento dell’Unità d’Italia, ha voluto darci come compito da fare a casa in gruppo, questo decalogo che racchiudesse le tappe fondamentali dell’evento per comprendere meglio come si è creata l’Italia che conosciamo noi oggi e anche per riuscire a studiarlo in modo più approfondito. I dieci punti che abbiamo toccato sono quelli che hanno comportato i cambiamenti più importanti in Italia prima di arrivare all’unificazione.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 5, 2020
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«Nova scientia tentatur»; così recita il titolo del cap. I della seconda parte del De Constantia. In questo testo per la prima volta Vico accen-na a una “scienza nuova” e la collega alla filologia a cui attribuisce un significato ben diverso da quello consueto: «la filologia è lo studio del discorso e la considerazione che si rivolge alle parole e che ne tramanda la storia spiegandone le origini e gli sviluppi. […]. Ma siccome alle pa-role corrispondono le idee delle cose, alla filologia spetta anzitutto il compito di comprendere la storia delle cose»1, poiché le lingue sono le testimonianze delle cose.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 1, 2020
La scorsa settimana su BussoLaStoria abbiamo conosciuto Francesco II di Borbone, l’ultimo Re delle Due Sicilie. Oggi incontreremo invece Giovan Battista Marino, definito famosamente dal critico Francesco de Sanctis come ““Il re del secolo, il gran maestro della parola, fu il cavalier Marino, onorato, festeggiato, pensionato, tenuto principe de’ poeti antichi e moderni, e non da plebe, ma da’ più chiari uomini di quel tempo.”
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