Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Monti Frumentari Regno di Napoli

Posted by on Gen 13, 2020

Monti Frumentari Regno di Napoli

Delegazione del Monte Frumentario1781 – 1806

descrizione fisica

pezzi  1565

soggetto produttore

Delegazione del Monte frumentario

Real camera di Santa Chiara, Napoli

collocazione

stanza 193,195,198

bibliografia (campo unico)

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Regno di Napoli, Cassino nel 1799

Posted by on Gen 5, 2020

Regno di Napoli, Cassino nel 1799

“Il 17 gennaio 2015 s’è avuta l’occasione di ripercorrere la storia che ha caratterizzato il nostro territorio e Cassino nel periodo in cui la nostra città faceva parte del Regno di Napoli”. Con queste parole l’assessore alla cultura, Danilo Grossi, ha presentato il convegno dal titolo “Il 1799 in alta Terra di Lavoro.

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1799 BRIGANTAGGIO INSORGENTE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO A CONCA DELLA CAMPANIA

Posted by on Gen 3, 2020

1799 BRIGANTAGGIO INSORGENTE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO A CONCA DELLA CAMPANIA

Il Comune di Conca della Campania insieme alle associazioni del territorio” domenica 05 gennaio 2020 alle ore 17;30 presso la Sala Consiliare del Comune organizza in collaborazione con l’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro un importante convegno sulle insorgenze del 1799 presentando il libro “STORIA DELLA SPEDIZIONE DELL’EMINENTISSIMO CARDINALE F. RUFFO” che l’ Associazione Laborina ha di recente ristampato, in copia anastatica, scritto da Domenico Petromasi risalente al 1801.

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PALMERSTON, RICASOLI ED IL REGNO DI NAPOLI 1861

Posted by on Dic 18, 2019

PALMERSTON, RICASOLI ED IL REGNO DI NAPOLI 1861

Fino a che una turba di spudorati, sedotti giornali, compri dall’oro della rivoluzione europea, fan mercato di menzogne che per troppo ripetersi son divenute ridicole; fino a che una perversa stampa periodica si piace a versare a piene mani sopra un’ecclissata grandezza la calunnia ed il mendacio; fino a che l’ira concitata di un partito, trionfante per illeciti mezzi, sovverte l’ordine materiale e morale di un popolo, il pubblicista che non parteggia per gli eccessi dell’una, o per i passati errori di un’altra parte, si tace, e la sua penna vergin di servo encomio o di codardo oltraggio sta immobile, e si prepara, cessata la procella, a vergare col fango i luttuosi periodi della storia nostra contemporanea.

Ma quando non da questa venduta stampa o sdegnosa ira di parte, ma dalla tribuna parlamentare o dal gabinetto diplomatico parte la menzognera parola che falsa la storia e reca danno, più che al presente, all’avvenire, tacere è una colpa, combattere e il più sacro dei doveri.

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