Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI, IN TERRA DI LAVORO E A CASTELFORTE NEL 1799”

Posted by on Mar 6, 2019

“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI, IN TERRA DI LAVORO E A CASTELFORTE NEL 1799”

L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 9 marzo alle ore 17;00 presso la Sala Consiliare del Comune di Castelforte organizza in collaborazione con il Comune di Castelforte un importante convegno  “LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO E A CASTELFORTE NEL 1799”

    Interverranno Lo storico Almerindo Ruggiero, Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi storico, saggista, membro della Società di Storia Patria di Napoli e Terra di Lavoro e Pres. dell’Ist. Di Ricerca delle Due Sicilie.

     Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale Ruffo

     E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere: c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione originale.

     Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio introduttivo a firma del suddetto storico Fernando Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.

     Una vicenda che la vulgata storiografica dominante non ha trattato, nel corso degli anni, con la dovuta obiettività, gettando sulla stessa una densa patina di oblio.

     La preziosa cronaca di Petromasi, invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto interessarono anche il territorio del Cilento e la stessa Calabria senza mai sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.

     Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum” a livello nazionale, considerato che “Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti di quel tumultuoso semestre e considerato che Castelforte anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che la comunità di Castelforte si accosti ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora oggi resta assai poco conosciuta.

Claudio Saltarelli

Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro

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6 Tornesi 1801, regno di Napoli Ferdinando IV di Borbone

Posted by on Feb 28, 2019

6 Tornesi  1801, regno di Napoli Ferdinando IV di Borbone

Regno di Napoli, Ferdinando IV di Borbone (1759-1816) 6 Tornesi 1801 — (collezione privata del dott Giovanni Greco



“Na bbona parola nu custa turnisi” Una buona porola non costa tornesi

dicevano i nostri avi salentini. Ma anche altri detti antichi (e ormai dimenticati), erano colmi di quella saggezza popolare e contadina dettata sia da azioni concrete come anche di ricchezza d’animo e ironia di spirito. Tutti elementi utili oggi a recuperare un mondo trascorso ma denso di significati. Altri proverbi salentini contenenti la parola tornesi “turnisi”, recitavano “Ci nu ttene turnisi, nu vascia alla fera” chi non ha tornesi, non vada alla fiera; “Ci nu ttene turnisi, prugetta la luna” chi non ha tornesi, fa progetti campati in aria; “Ci nu vvite cca li turnisi,  num bole bbene a cciuveddi” chi non vede altro che tornesi, non vuole bene a nessuno.
Ho arricchito la mia collezione numismatica delle monete circolate nella Terra d’Otranto durante il periodo borbonico con questa 6 tornesi del 1801, una moneta in rame coniata al tempo di Ferdinando IV (1759-1816) fra il 1799 e il 1803 (secondo periodo, 1799-1805), nella Zecca Napoli. Non è una moneta comune ma non è nemmeno particolarmente rara. L’esemplare comunque è unico nel suo genere per il Regno Borbonico delle Due Sicilie degli anni 1799-1803. *testa del Sovrano a dx. / *Valore e data. . . Questa moneta valeva 1/40 di una piastra. 6 Tornesi = 3 Grano = 1/40 Piastra (1/40). Il SCWC nota che 240 tornesi = 6 tari = 1 piastra, dove una piastra è approssimativamente uguale a un peso.

Si legge sul fronte: FERDINAN·IV·SICIL·ET HIE·REX P·
Nel verso si legge: TOR NESI A. 6 P. 1801

Durante la Repubblica Napolitana del 1799 furono coniate due monete da 6 e 4 tornesi. Entrambe recavano al diritto il fascio consolare sormontato dal berretto frigio. La seconda monetazione di Ferdinando IV (1799-1805) presenta monete da 6 e 4 tornesi. Sulla moneta da 1 tornese c’era l’indicazione del valore in cavalli.

FERDINANDO IV DI BORBONE (Napoli 1751 – ivi 1825). Re di Sicilia come Ferdinando III (1759-1816), re di Napoli come Ferdinando IV, re delle Due Sicilie come Ferdinando I (1816-1825).
La monetazione di Ferdinando IV è stata vastissima e comprende tre periodi. Sotto il suo regno la coniazione aurea durò fino al 1785 e fu enorme, oltre 3 milioni di pezzi. Notevole anche la coniazione in argento e rame. La moneta da tre tornesi di Ferdinando IV aveva invece la scritta “PVBLICA COMMODITAS”. Sulla moneta da un tornese era scritta l’indicazione del valore “TORNESE CAVALLI VI” su quattro righe. Furono coniate anche monete da 10, 8, e 5 tornesi, tutte di rame.


Banconota 10 ducati Regno delle due Sicilie / con lo stemma della provincia di Lecce.
Nel Regno i Borbone non hanno mai emesso banconote di carta ma solo monete in metallo (come lo furono i ducati d’oro) e fedi di credito. Questa banconota che ho in mano qui in foto quindi, è una rielaborazione contemporanea ed un’opera d’ingegno sia graficamente che nella stampa, pertanto non ha valore, ma è, diciamo, una simpatica rievocazione, e anche un gradevole “falso d’autore” per collezionisti. E anch’essa infatti, fa oggi parte della mia collezione di “cimeli” della storia del sud. Giovanni Greco


Ricerche a cura del dott Giovanni Greco;

dott in Conservazione dei Beni Culturali, con laurea in archeologia industriale, è studioso e autore di numerose ricerche sul Salento, Erasmus in Germania nel 1996, ha viaggiato per venti anni in Italia e in Europa, ha lavorato un anno in direzione vendite Alitalia nell’aeroporto internazionale di Francoforte, ha diretto per cinque anni la sezione web di un giornale settimanale cartaceo italiano a Londra, libero professionista, videomaker, artista raku, poeta, webmaster, blogger, ambientalista, presentatore, art director, graphic designer, speaker radio, giornalista freelance Internazionale iscritto presso l’agenzia GNS Press tedesca, collabora come freelance con diverse realtà sul web e sul territorio locale. Dal 1998 è direttore responsabile della rivista on line “BelSalento.com – arte, storia, ambiente, politica e cultura della Terra dei Due Mari – Servizi di Fruizione Culturale”.

fonte http://belsalento.altervista.org/6-tornesi-1801-regno-di-napoli-ferdinando-iv-di-borbone/

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