Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO E A ITRI NEL 1799”

Posted by on Feb 26, 2019

“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO E A ITRI NEL 1799”

L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 2 marzo alle ore 17;00 presso la Sala Consiliare del Comune di Itri organizza in collaborazione con l’Ass. Archeologica Ytri e con il patrocinio del Comune di Itri un importante convegno  “LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO E A ITRI NEL 1799”

    Interverranno Lo storico e Vice Pres. dell’Ass. Archeologica Ytri, Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi storico, saggista, membro della Società di Storia Patria di Napoli e Terra di Lavoro e Pres. dell’Ist. Di Ricerca delle Due Sicilie.

     Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale Ruffo

     E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere: c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione originale.

     Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio introduttivo a firma del suddetto storico Fernando Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.

     Una vicenda che la vulgata storiografica dominante non ha trattato, nel corso degli anni, con la dovuta obiettività, gettando sulla stessa una densa patina di oblio.

     La preziosa cronaca di Petromasi, invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto interessarono anche il territorio del Cilento e la stessa Calabria senza mai sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.

     Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum” a livello nazionale, considerato che “Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti di quel tumultuoso semestre e considerato che Itri anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che gli Itrani si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora oggi resta assai poco conosciuta.

Claudio Saltarelli

Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro



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Gli eserciti del Regno di Napoli (1a parte)

Posted by on Feb 24, 2019

Gli eserciti del Regno di Napoli (1a parte)

La storia militare del Regno di Napoli differisce sensibilmente da quella del resto della penisola, in relazione ad una cultura sostanzialmente differente ma anche grazie all’opera dottrinale fornita da teorici come il Pignatelli, il Colletta, il Capecelatro e non ultimo il marchese di Martignano Giuseppe Palmieri,  la cui opera “Riflessioni critiche sull’arte della guerra” valsero all’autore le lodi di, nientedimeno che,  Federico II di Prussia.

   Grandi imprese compirono le armate napoletane al seguito di Carlo V, specialmente durante la Battaglia di Pavia, dove epiche furono le gesta di un’armata partenopea, agli ordini del marchese di Sant’Angelo. Dopo aver ingaggiato un furioso corpo a corpo col sovrano francese Francesco I, il marchese rimase ucciso nello scontro, suscitando l’ira dei suoi cavalieri che, con una violenta carica, aggredirono l’avanguardia nemica, disperdendola e catturando un cospicuo numero di prigionieri. Un’altra prova di forza di notevole valore, sempre al seguito di Carlo V, avvenne durante la battaglia di Muhlberg, avvenuta il 24 aprile 1547, contro le armate protestanti, decisa proprio grazie all’intervento della cavalleria napoletana, che passò il fiume l’Elba guadandolo, aggirando così lo schieramento avversario e cogliendolo di sorpresa.

   Successivamente le armate napoletane, inquadrate in otto reggimenti nelle armate spagnole, presero parte alla Guerra dei Trent’Anni, nella guerra contro il Portogallo nel 1701 ed in quella di Successione Spagnola contro il Re Sole Luigi XIV. In tale periodo non va trascurata l’opera dottrinale del salentino Giovan Battista Martena, autore di un trattato sull’utilizzo dell’artiglieria sui teatri bellici. Anche sotto la dominazione austriaca gli eserciti napoletani dettero il loro apporto militare al fianco dei nuovi dominatori tuttavia, durante la Guerra di Successione Polacca, quando le armate franco – spagnole di Carlo III di Borbone, infante di Spagna e Duca di Parma, Piacenza e Guastalla, giunsero a Napoli, la stragrande maggioranza dei soldati napoletani si schierò al suo fianco, contribuendo in maniera determinante alla vittoria nella Battaglia di Bitonto, che sancì la ritrovata indipendenza del Regno sotto lo scettro del Borbone.

   Carlo di Borbone portò dalla Spagna circa la metà di uomini di quello che sarebbe divenuto in seguito il suo esercito, circa 35 mila cui se ne aggiunsero altri 20 mila dopo breve tempo. In particolar modo rinforzò l’arma di artiglieria, ancora piuttosto povera nel Regno di Napoli, limitata a sole 300 unità ripartite fra gli addetti alla fonderia di Napoli, ai Magazzini delle polveri di Castel dell’Ovo, al laboratorio munizioni sulla via per Chiatamone, alla Scuola ed ai bombardieri delle fortezze e dei presidi dislocati lungo le coste, a difesa da eventuali sbarchi pirateschi. Il nuovo esercito si articolava dunque in reggimenti spagnoli, affiancati da reparti svizzeri, irlandesi e corsi.

   L’opera del Borbone, fortemente influenzato dalla dottrina spagnola ma, in parte, anche da quella francese, fu diretta all’eliminazione di tutto ciò che potesse ricordare la dominazione asburgica. I regolamenti e l’organizzazione delle armate si richiamavano chiaramente a quelli spagnoli. Nel 1735 Carlo confermò le regole di arruolamento già in vigore all’epoca del vice regno spagnolo mentre, cinque anni più tardi istituì dodici reggimenti provinciali, articolati su due battaglioni, con i quali intendeva, in un certo qual modo, omogeneizzare le truppe locali con quelle straniere. Le uniformi dei due battaglioni, costituenti ogni reggimento, variavano in relazione al colore dei pantaloni. Il secondo battaglione, infatti, li portava dello stesso colore del panciotto.

   Lasciata Napoli per sedere sul trono di Spagna, il regno passò nelle mani del figlio Ferdinando IV, allora ancora troppo giovane. Il Tanucci, reggente del giovane sovrano, nel 1765 scioglieva i dodici reggimenti provinciali, sostituendoli con sei di nuova concezione mentre, dopo il 1780, il ministro Giovanni Acton riorganizzava e rimodernava l’esercito, eliminando l’influenza spagnola e definendo il colore delle uniformi, successivamente sancito nel regolamento dell’8 aprile 1791. Questo prevedeva una giacca blu per la fanteria, mentre quella della cavalleria era celeste o verde, con calzoni di pelle giallo chiaro.

Cosimo Enrico Marseglia

https://napolitania.myblog.it/2013/10/29/gli-eserciti-del-regno-di-napoli-1a-parte-5744067/

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“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI IN TERRA DI LAVORO E IN MOLISE NEL 1799” A MONTERODUNI

Posted by on Gen 23, 2019

“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI IN TERRA DI LAVORO E IN MOLISE NEL 1799” A MONTERODUNI

L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 26 gennaio alle ore 17;00 in collaborazione con l’Azienda Dolceamaro Srl di Claudio e Silvano Papa presso Il Castello Pignatelli della Leonessa a Monteroduni (IS) organizza un importante convegno “LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI IN TERRA DI LAVORO E IN MOLISE NEL 1799”

    Interverranno il Sindaco di Monteroduni Dr. Custode Russo, Silvano Papa Amm. Azienda Dolceamaro Srl  , Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi storico saggista e membro della Società Napoletana di Storia Patria e della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro.

     Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale Ruffo

     E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere: c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione originale.

     Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio introduttivo a firma del suddetto storico Fernando Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.

     La preziosa cronaca di Petromasi, invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto interessarono anche il territorio del Molise e della Terra di Lavoro senza mai sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.

     Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum” a livello nazionale, considerato che “Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti di quel tumultuoso semestre anche in provincia di Isernia e considerato che il Molise anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che i Molisani si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora oggi resta assai poco conosciuta.

Cassino, 23 gennaio 2019

Claudio Saltarelli

Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro”ܐ

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LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO NEL 1799 A PIGNATARO MAGGIORE

Posted by on Gen 9, 2019

LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO NEL 1799 A PIGNATARO MAGGIORE

     L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 12 gennaio alle ore 17;00 presso la Sede del Circolo dell’Unione a Pignataro Maggiore organizza un importante convegno “LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO NEL 1799”

    Interverranno l’Avv. Giovanni Morelli e Pres. del Circolo dell’Unione, Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi storico saggista e Pres. dell’Ist. Di Ricerca delle Due Sicilie e Roberto Della Rocca giornalista e storico.

     Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale Ruffo

     E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere: c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione originale.

     Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio introduttivo a firma del suddetto storico Fernando Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.

     Una vicenda che la vulgata storiografica dominante non ha trattato, nel corso degli anni, con la dovuta obiettività, gettando sulla stessa una densa patina di oblio.

     La preziosa cronaca di Petromasi, invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto interessarono anche il territorio del Cilento e la stessa Calabria senza mai sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.

     Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum” a livello nazionale, considerato che “Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti di quel tumultuoso semestre e considerato che il Cilento anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che i Cilentani si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora oggi resta assai poco conosciuta

Cassino, 9 gennaio 2019

Claudio Saltarelli

Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro” t

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