Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

PAG.239 A 249 IL LIBRO DEL CONTE BIANCO RIVELAZIONI (III)

Posted by on Nov 26, 2019

PAG.239 A 249 IL LIBRO DEL CONTE BIANCO RIVELAZIONI (III)

Alessandro Bianco è capitano di Stato Maggiore nell’esercito italiano,ed ba dettato un libro sul brigantaggio, di cui giova riprodurre taluni brani che hanno rapporto, sia con le cause del brigantaggio, sia con i famosi accordi coi generali francesi.
Ma chi è il Capitano Bianco ?


Il figlio d’un illustre esule, dell’autore del libro sulla guerra per bande, d’un compagno di Mazzini, d’un ufficiale di quelle patriottiche legioni piemontesi che nel 1821 gridarono libertà e indipendenza.
Carlo Bianco di Torino era nato a Torino di nobile e ricca famiglia; ma di buon’ora aveva preferito la causa del popolo a quella dei principi del diritto divino ed a quella causa malgrado le sofferenze, gli stenti, il lungo esilio rimase saldissimo fino alla morte.
Il figlio non diverso dal padre conoscemmo giovanissimo a Marsiglia e ci è grato trovarlo nel suo libro qual’era allora, cioè nè adulatore, nè servile..

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LE RIVELAZIONI DEL POLIZIOTTO FILIPPO CURLETTI

Posted by on Nov 24, 2019

LE RIVELAZIONI DEL POLIZIOTTO FILIPPO CURLETTI

PAG.34 A 44   – XI.

Qualche settimana prima dell’ingresso de’ Piemontesi nelle Marche, io era stato spedito a Napoli. Il Gabinetto di Torino incomincia a concepire una sorda diffidenza in riguardo a Garibaldi. Sapevasi che i Mazziniani davansi gran movimento a Napoli ove erano convenuti i loro capi principali, Mazzini, Saffi, Mordini, e Mario; dubilavasi che Garibaldi, uomo dazione spirito cavalleresco, non si lasciasse circonvenire dai maneggi dei repubblicani; (1) e che finalmente te questa rivoluzione napolitana, i cui rapidi successi bisogna pur dirlo, più che alle imprese del venturo Generale doveansi all’oro del Piemonte, non riuscise a confusione di Torino.

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I RAPPORTI BURRASCOSI DI NAPOLEONE CON L’INDOMITO PAPA PIO VII

Posted by on Nov 3, 2019

I RAPPORTI BURRASCOSI DI NAPOLEONE CON L’INDOMITO PAPA PIO VII

Luigi BARNABA nacque a Cesena il 14 agosto 1742, ultimo figlio di Scipione CHIARAMONTI e Giovanna Coronata Ghini, entrambi appartenenti all’aristocrazia cesenate. Dopo la morte del padre e il ritiro della madre in convento, il giovane Barnaba intraprese nella città natale i primi passi della vocazione ecclesiastica tra i Benedettini. Col nome di Gregorio, dopo un periodo a Padova dove intraprese gli studi di filosofia e teologia, raggiunse Roma per perfezionarsi al collegio S. Anselmo, risiedendo all’abbazia di S. Paolo fuori le Mura. Divenuto professore di teologia, si trasferì a Parma dove divenne ben presto punto di riferimento per gli intellettuali della piccola capitale dei Farnese.

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Eleonora de Fonseca Pimentel e Maria Antonietta Macciocchi a confronto

Posted by on Nov 1, 2019

Eleonora de Fonseca Pimentel e Maria Antonietta Macciocchi a confronto

     Nella sua marcia  per restituire al legittimo sovrano un regno che i giacobini napoletani, tramandati poi come eroi, patrioti e martiri, avevano consegnato alle fameliche ed insaziabili truppe francesi, il Cardinale Ruffo era accompagnato dall’abate Domenico Sacchinelli,suo segretario, e  da Domenico Petromasi, Commissario di guerra e tenente colonnello dei Regi Eserciti di S. M. Siciliana.

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Il vero artefice della politica di Palmerston

Posted by on Ott 19, 2019

Il vero artefice della politica di Palmerston

Durante le fase acuta della guerra del 1859, mese di luglio, Napoleone III era incerto se continuare a guerreggiare in considerazione sia dello scarsissimo aiuto fornito dai megastrateghi savoiardi – che si erano perfino dimenticati di portare i cannoni sul campo di battaglia, li avevano lasciati infatti a circa 230 km di distanza – sia per il fatto che gli austriaci avevano ancora moltissime forze intatte e il possesso delle fortezze. Le potenze europee, timorose del contagio bellico, si sforzavano di circoscrivere il conflitto, di spegnere l’incendio che rischiava di tramutarsi in una conflagrazione generale: c’erano infatti tutti i presupposti per una guerra mondiale: la Prussia e la Confederazione Germanica smaniose di correre in aiuto dell’Austria, la Russia desiderosa di rivincita dopo il disastro della guerra di Crimea, l’Inghilterra pronta in armi per non veder calpestati i suoi interessi egemonici geopolitici.

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