POVERO GARIBALDI….
È GHIUTO A GUERRA E HA AVUTO ‘NA PALLA N’CULO
A Napoli si parla sempre più spesso di eliminare da strade e piazze il nome e la statua di Garibaldi, come se il poverino non avesse pagato abbastanza e non si fosse pentito della sua sciagurata spedizione. Garibaldi, tutto sommato, era un noto avventuriero, un mercenario, e aveva fatto il suo mestiere, nel caso specifico ingaggiato da Vittorio Emanuele di Savoia e supportato economicamente dalla massoneria inglese e da molti “benefattori” imbambolati dalla propaganda antiborbonica e dal mito dell’ “eroe”. Ideali? Possiamo forse credere a quelli repubblicani e mazziniani manifestati nella gloriosa e sventurata avventura romana del 1849, traditi con le sue trame “sabaude” e con la consegna del sud a quello che lui stesso salutò come “primo re d’Italia”?
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