Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

L’UNITA’ D’ITALIA VISTA DA LUDOVICA VECCHIO

Posted by on Mag 8, 2020

L’UNITA’ D’ITALIA VISTA DA LUDOVICA VECCHIO

PREMESSA

Il professore di storia, quando è arrivato col programma all’argomento dell’Unità d’Italia, ha voluto darci come compito da fare a casa in gruppo, questo decalogo che racchiudesse le tappe fondamentali dell’evento per comprendere meglio come si è creata l’Italia che conosciamo noi oggi e anche per riuscire a studiarlo in modo più approfondito. I dieci punti che abbiamo toccato sono quelli che hanno comportato i cambiamenti più importanti in Italia prima di arrivare all’unificazione.

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Giulio Tatasciore Bandito o brigante? Il caso di Nunziato Di Mecola nella provincia di Chieti (1860-63)

Posted by on Feb 26, 2020

Giulio Tatasciore Bandito o brigante? Il caso di Nunziato Di Mecola nella provincia di Chieti (1860-63)

Aspetti politici, sociali e individuali di una guerra civile

Il protagonista principale di questo saggio è Nunziato Di Mecola, un contadino nativo di Arielli (Chieti), che tra il 2 dicembre 1860 e il 6 gennaio 1861 capitanò una banda armata capace di trascinare con sé centinaia e centinaia di abitanti dei comuni contigui, mettendo a ferro e fuoco la provincia chietina in nome della restaurazione del governo borbonico di Francesco II.

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L’ORIGINE DEL MALE

Posted by on Gen 14, 2020

L’ORIGINE DEL MALE

684 crani di meridionali, 27 resti scheletrici umani, 183 cervelli, migliaia di fotografie di criminali, folli e prostitute, folcloristici abiti da “briganti” esposti in bella mostra nelle nove sale del museo, sono solo una parte del triste inventario del “Museo della vergogna”, una galleria degli orrori progettata da un medico veronese, Cesare Lombroso, al quale Torino e lo Stato Italiano hanno tributato, nel 2011, in occasione dei 150 anni dall’unità d’Italia, anche l’onore di un museo.

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La repressione sabauda e gli eccidi a sfondo razziale nel meridione

Posted by on Gen 9, 2020

La repressione sabauda e gli eccidi a sfondo razziale nel meridione

Dopo l’unificazione il presidente del Consiglio dei Ministri Massimo D’Azeglio sosteneva che <fatta l’Italia bisogna fare gli italiani>, mentre forse era vero esattamente il contrario, dato che l’identità italiana esisteva già da secoli, ma la forzatura repubblicana liberal-massonica piemontese, al contrario, ha contribuito a disunire le popolazioni, poiché concepita come una conquista militare, non come un’unificazione e ha finito inevitabilmente per generare problemi congeniti come la questione meridionale. A riprova che lo stesso D’Azeglio non era in buona fede è ciò che scriveva in privato: <unirsi con i napoletani è come giacere con un lebbroso>, chissà come mai frase meno nota della prima.

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