Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Mattatore non impegnato: perché Proietti piaceva a tutti

Posted by on Nov 7, 2020

Mattatore non impegnato: perché Proietti piaceva a tutti

Di Gigi Proietti, morto a 80 anni, resteranno la versatilità con cui passava da Shakespeare al contadino ciociaro e il suo essere mattatore in scena. Talenti ormai scomparsi nella comicità mordi e fuggi di oggi. Di Sinistra, ma non organico al kulturame, ha fatto ridere tutti dimostrandosi in questo genuinamente popolare e aveva un dono unico: dare vita alla parola usando la mimica. Noi lo ricordiamo per il Cyrano del 1985, luna piena compresa, che ieri notte è tornata in scena. 

Read More

BussoLaStoria: Giovan Battista Marino, il “re” del ‘600

Posted by on Mag 1, 2020

BussoLaStoria: Giovan Battista Marino, il “re” del ‘600

La scorsa settimana su BussoLaStoria abbiamo conosciuto Francesco II di Borbone, l’ultimo Re delle Due Sicilie. Oggi incontreremo invece Giovan Battista Marino, definito famosamente dal critico Francesco de Sanctis come “Il re del secolo, il gran maestro della parola, fu il cavalier Marino, onorato, festeggiato, pensionato, tenuto principe de’ poeti antichi e moderni, e non da plebe, ma da’ più chiari uomini di quel tempo.

Read More

SIAMO BRIGANTI DI PINO APRILE

Posted by on Dic 26, 2019

SIAMO BRIGANTI DI PINO APRILE

Al Sud c’erano i briganti; i piemontesi li eliminarono (grazie, nè?). È quello che avevo sempre creduto e mi era stato insegnato, ma quasi di sfuggita e malavoglia, pure a scuola, come non fosse il caso di rinnovare un’antica vergogna. E non mi dispiaceva: avevo visto le foto seppiate dei cadaveri di malandrini e delle loro donne, nudi come selvaggi (ma denudati dai civilizzatori); le teste mozzate da inviare a lombrosiani ricercatori di caratteri e fisionomia del perfetto delinquente (meridionale, ovvio, per natura). Nel film ci era toccata la parte del cattivo.

Read More

Fare memoria della (grande) tradizione italiana

Posted by on Dic 21, 2019

Fare memoria della (grande) tradizione italiana

Ciò che contraddistingue l’anima di un popolo è la sua tradizione, la sua cultura. Noi italiani siamo i depositari di questa memoria. E solo in essa possono risiedere la creatività e la giovinezza di un popolo, come avevano capito Dante, Foscolo, Pavese e tanti altri autori, anche stranieri, da Dostoevskij a Solov’ev. Perciò D’Azeglio aveva torto.

Read More