Posted by altaterradilavoro on Lug 9, 2024
L’Italia unifica è divenuta una nazione. Cavour, tuttavia, se ne lamenta ancora :”L’Italia del Nord è fatta. Non ci sono più né Lombardi, né Piemontesi, né Toscani, né Romagnoli. Siamo tutti italiani. Ma ci sono ancora i Napoletani…”
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Posted by altaterradilavoro on Giu 20, 2024
BIOGRAFIA DEL CAV. LODOVICO BIANCHINI SCRITTA DA da Filippo Minolfi
Quest’opera stroncata dalla propaganda liberale come adulatoria (ed in parte lo è) ci ha colpito per l’atmosfera che vi si respira.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 11, 2024
Il Regno delle Due Sicilie ha una storia antica e gloriosa, segnata dall’alternanza e dalla coesistenza di molteplici etnie, culture e religioni. E’ stato il palcoscenico di splendori e miserie, ascese e declini, eroismi e codardie, fedeltà e tradimenti, conquiste e rivolte. Ha ispirato sinfonie, romanzi, quadri e opere teatrali, che ricamano intorno a un popolo – a un popolo di popoli – a un tempo luttuoso e festaiolo, chiuso e rumoroso, di poche parole e molte grida, incolto e filosofo, fragile e in lite con sé stesso, felice con poco ma velenoso se risvegliato dalla sua quiete per suscitargli desideri impossibili da appagare.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 9, 2024
Dovremmo smettere di definire certi storici “borbonici” e chiamarli semplicemente “preunitari” o “napolitani” nel nostro caso. Non si capisce per quale motivo il Colletta che non scrive certo un trattato di obiettività scientifica sia considerato uno storico e i napolitani che scrissero al tempo di Ferdinando II siano considerati dei lacchè di regime.
Gli esuli pagati profumatamente in quel di Torino dal conte di Cavour per scrivere le loro ricostruzioni storiche antiborboniche che cos’erano? I depositari della verità rivelata?
Buona lettura e soffermatevi sul profluvio veramente impressionante di innovazioni normative operate dal Re Ferdinando II.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 28, 2024
Dovremmo smettere di definire certi storici “borbonici” e chiamarli semplicemente “preunitari” o “napolitani” nel nostro caso. Non si capisce per quale motivo il Colletta che non scrive certo un trattato di obiettività scientifica sia considerato uno storico e i napolitani che scrissero al tempo di Ferdinando II siano considerati dei lacchè di regime.
Gli esuli pagati profumatamente in quel di Torino dal conte di Cavour per scrivere le loro ricostruzioni storiche antiborboniche che cos’erano? I depositari della verità rivelata?
Buona lettura e soffermatevi sul profluvio veramente impressionante di innovazioni normative operate dal Re Ferdinando II.
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