Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

LA NOTTE DELLA TAMMORRA 2019 DI CARLO FAIELLO HA CHIUSO IL SIPARIO

Posted by on Ott 8, 2019

LA NOTTE DELLA TAMMORRA 2019 DI CARLO FAIELLO HA CHIUSO IL SIPARIO

La Notte della Tammorra 2019 organizzata dal Canto di Virgilio con la direzione artistica di Carlo Faiello che si è tenuta alla rotonda Diaz di Napoli la sera di ferragosto anche quest’anno ci ha regalato importanti novità e grosse emozioni.

Per fortuna non sono mancate le inestinguibili polemiche che alla fine hanno solo certificato la riuscita dell’evento e guai se non ci fossero perché un evento senza polemiche vuol dire che è stato un flop.

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LA NOTTE DELLA TAMMORRA 2019 XIX EDIZIONE

Posted by on Ago 12, 2019

LA NOTTE DELLA TAMMORRA 2019 XIX EDIZIONE

Torna a Ferragosto l’appuntamento più importante dell’estate partenopea con la musica folk. Rotonda Diaz, sul Lungomare Caracciolo, ospita il 15 agosto alle 21, la 19esima edizione de La Notte della Tammorra promossa e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, nell’ambito del programma Poc Campania 14-20 e realizzata dall’Associazione Il Canto di Virgilio con Carlo Faiello, maestro concertatore.

Ad inaugurare la serata alle 21, l’immancabile ‘canto ‘a figliola’ dedicato alla Madonna eseguito da una coppia di maestri cantatori della tradizione: Vincenzo Rea detto ‘Tarantella’ e Masino Tirozzi detto ‘‘o figlio d’’o zi’ padrone’. A seguire, la classica Tammurriata di accoglienza con la tammorra di Raffaele Inserra e le voci di due giovani e prestigiosi esponenti del canto etnico come Gianfranco Ricco detto ‘Antichità’ e Catello Gargiulo. A dare il via alle danze sarà, come di consueto, uno storico esponente della musica popolare campana, Marcello Colasurdo, voce vesuviana e presenza fedele della manifestazione. “La differenza sostanziale, rispetto al passato, sta, soprattutto, nella consapevolezza della dimensione della ‘grande festa popolare’ acquisita, nel corso degli anni, da La Notte della Tammorra che, al contrario degli altri eventi culturali, invita a riannodare la fune della memoria, stimolando a rinsaldare il legame con le proprie radici e valorizzando il concetto stesso di Folklore (sapienza di un popolo) che negli ultimi tempi è stato banalizzato, volgarizzato, decontestualizzato”, ha spiegato Carlo Faiello.

La grande novità della Notte della Tammorra 2019 è la presenza di Peppe Barra.

Il celebre artista partenopeo si esibirà per la prima volta sul palco della manifestazione insieme alla sua band formata da Paolo Del Vecchio alla chitarra, Ivan Lacagnina alla batteria, Giorgio Mellone al violoncello, Sasà Pelosi al basso e Luca Urciolo alla fisarmonica. “Ho studiato le tammurriate e il tamburo per 50 anni insieme alla Nccp e Roberto De Simone. – ha raccontato Peppe Barra – La Notte della Tammorra è una notte di gioia e felicità ma anche una notte di oblio per lasciarci alle spalle e dimenticare quello che questa brutta politica ci sta mostrando negli ultimi tempi. Proporrò durante la serata un po’ del mio repertorio e del mio gioco e cercheremo di divertirci tutti insieme”.

Direttamente dal “Museo e Festival della Zampogna” di Villa Latina arriveranno i suonatori di zampogne, organetti, ciaramelle e danzatrici del basso Lazio, già Terra di Lavoro, diretti dal maestro Domenico Fusco con Diego Fusco, Angelo Fusco, Luca Petrilli, Salvatore Sarda che indosseranno abiti tipici della zona con i famosi “scarpitti”. Al suono di Saltarelli e Ballarelle danzeranno Maya Tedesco, Marilena Norato, Lorenza Di Stefano e Cinzia Zomparelli.

Carlo Faiello e la sua Banda Dionisiaca _ Vittorio Cataldi alla Fisarmonica, Fulvio Gombos al Basso, Francesco Manna alle Percussioni, Gianluca Mercurio alla Batteria, Pasquale Nocerino al Violino _ poi, accoglieranno sul palco Giovanni Mauriello (con il figlio Matteo e la cantante Marianita Carfora), voce storica e co-fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare; Nello Daniele e Maurizio Capone presenze artistiche ‘diversamente folk’; inoltre, alcune tra le più belle voci napoletane come Fiorenza Calogero e Patrizia Spinosi e Marcello Vitale alla chitarra battente.

Carlo Faiello darà spazio anche alla ricerca etnomusicologica di Andrea Nerone (già Musica Nova) tra la piana del Volturno e quella del Garigliano, già Terra di Lavoro; ai canti del Cilento con Paola Salurso e alla musica del sud Italia con Rosalba Santoro cantante di Santeramo in Colle, paese al confine tra Puglia, Calabria e Basilicata. Si esibiranno nelle danze: Erminia Parisi, Emilia Meoli, Ashai Lombardo Arop e Enzo Esposito detto Tammurrièllo.

Tante le iniziative collaterali come lo stage di danze popolari i cui partecipanti saranno invitati al ballo notturno. Per chi volesse aspettare l’alba magica del 16 agosto, gran finale di balli sul tamburo da parte di paranze spontanee.

Giovedì 15 agosto 2019

Napoli, Lungomare Caracciolo – Rotonda Diaz ore 21,00

Info: Il Canto di Virgilio: 338 8615640 Domus Ars: 081 3425603

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Tarantella Ballo Napolitano

Posted by on Mar 27, 2019

Tarantella Ballo Napolitano

Venerdì 29 marzo 2019 dalle 19.00 alle 22.00 presso il Centro di Cultura Domus Ars sito in via Santa Chiara 10C Napoli, avrà luogo una presentazione e workshop sulla tarantella Napoletana tratta dalla raccolta iconografica di Gaetano Dura dal titolo: “Tarantella” Ballo Napolitano, pubblicata a Napoli dalla litografia Gatti nel 1834. L’opera, che costituisce un documento molto importante per la ricostruzione della tarantella napoletana, presenta diciannove tavole, corredate da didascalie esplicative, che illustrano, passo per passo, tutte le diverse fasi del ballo. Maria Grazia Altieri e Antonio Esposito hanno ricostruito la tarantella a partire da tali iconografie esplicative, rispettando fedelmente le descrizioni. Il ballo, che già sicuramente era una ricostruzione di danza da salotto, le viene ridata vita e vigore.

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Emigrazione e tratta minorile in Basilicata nella seconda metà dell’Ottocento

Posted by on Mar 24, 2019

Emigrazione e tratta minorile in Basilicata nella seconda metà dell’Ottocento

Il problema della tratta minorile in varie nazioni europee, soprattutto Francia e Inghilterra, era tristemente presente, nella seconda metà dell’ottocento, in varie zone d’Italia. Il territorio dell’attuale provincia di Frosinone, ad esempio, fu coinvolto nell’incetta di fanciulli da impiegare come garzoni nelle vetrerie francesi e non furono pochi i casi di coloro che, per i massacranti turni di lavoro e per la vita di stenti, morirono o si ammalarono gravemente, specialmente di tubercolosi1.

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