Posted by altaterradilavoro on Giu 13, 2024
Maurizio Franzini ed Eleonora Romano, dopo essersi imbattuti nel Codice Leuciano, l’insieme di leggi voluto nel 1789 da Ferdinando IV di Borbone per la colonia reale di San Leucio, ne riassumono i contenuti in tema di società giusta, merito, disuguaglianze e riflettono sulla loro sorprendente modernità. In particolare, Franzini e Romano richiamano l’attenzione sulla concezione del merito e il suo rapporto con le condizioni di partenza, sulle preoccupazioni per le conseguenze di un’eccessiva disuguaglianza e sui compiti dello Stato in una società giusta.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 8, 2024
Fra i tanti filoni in cui, in oltre mezzo secolo di attività, l’arte di Riccardo Muti si è dispiegata, quello relativo alla scuola napoletana è particolarmente caro al Maestro, che nel capoluogo campano è nato e nel Conservatorio di San Pietro a Majella ha studiato; in più, la prima opera in assoluto che ha diretto è stata – nel 1967, al Teatro dell’Arte di Milano, L’osteria di Marechiaro di Paisiello, con un’orchestra formata da studenti e professori di quel Conservatorio di Milano, dove si era appena diplomato (e nel cast, tra l’altro, figurava, nei panni di Lesbina, colei che sarebbe diventata sua moglie, Cristina Mazzavillani).
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Posted by altaterradilavoro on Mag 21, 2024
Riccardo Muti cerca oggi di riaffermare l’importanza di un fondamentale momento della Musica europea volutamente cancellato, quello della Scuola Musicale Napoletana del Settecento.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 8, 2024
Quando l’Italia chiede qualcosa di buono al suo popolo, l’ottiene sempre dai “cattivi”, mentre ciò che è cattivo lo riceve dai … “buoni”. Sembra un paradosso ma è proprio così. Nel 1799 finirono sul patibolo tutti “i cattivi” come Nicola Fiorentino, che fu Governatore di Torre del Greco durante il periodo della Repubblica Partenopea, Mario Pagano, Domenico Cirillo, Eleonora Pimentel Fonseca, Ettore Carafa D’Andria e tanti altri tra i quali Mons. Michele Natale, vescovo di Vico Equense e… San Gennaro. I “buoni”, invece, furono dalla parte di Re Nasone e di Maria Carolina d’Austria ed erano il cardinale Ruffo, le orde moscovite inviate dallo zar di Russia, i turchi, i briganti calabresi e … S. Antonio di Padova.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 6, 2024
Era mezzogiorno, quell’11 novembre del 1806, quando Michele Pezza (alias Fra’ Diavolo) entrava nella leggenda: morte per impiccagione. La sentenza, scaturita da un veloce processo, nonostante l’appassionata difesa di un principe del foro del tempo, l’avv. Francesco Lauria, pose fine, a soli 35 anni, ad una vita a dir poco “avventurosa”.
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