In tempi di guerra “sotterranea” o non convenzionale con l’estremismo islamico è importante studiare il passato e magari rileggerlo controluce. E questo fanno i due autori, marito e moglie nella vita, Rita Monaldi e Francesco Sorti, con il loro terzo romanzo Veritas che ci porta da Roma alla Vienna imperiale del 1711.
In una raccolta di saggi e articoli (Storia e politica) Paolo Mieli ricorda i dibattiti degli scorsi anni sul “revisionismo” e si chiede perché sia così difficile, in Italia, discutere “con pacatezza della nostra storia patria”.
Il Rito romano antico è il rito più antico della Chiesa cattolica, come scrive monsignor Gamber nella prefazione alla Riforma della Liturgia Romana: «Esso rappresenta, ad ogni modo, il rito più antico»[1].
grazie ad un ritrovamento di Massimiliano Verde di Accademia Napoletana di un articolo di badwila.net, che nel titolo è tutto un programma, possiamo allargare le nostre conoscenze storiche e credo che sia meglio leggerlo.
Siamo onorati di comunicare che sarà consegnato il premio “Terra Laboris 2024” al M.so Pietro Ricci con la motivazione che di seguito esponiamo:
“Il centro della penisola italica, quello che una volta era la parte alta del Regno delle due Sicilie, è sempre stato fin dalla notte dei tempi, un vivaio della civiltà dell’uomo del mediterraneo e del pianeta, è stato un piccolo grande territorio dove hanno convissuto un numero considerevole di popoli di origine indoeuropea che oggi conosciamo come “popolazioni italiche”, un territorio dove nasce prima il mito e poi la storia e strategico per la formazione della grandezza dell’Impero Romano e un territorio dove la forte fede cattolica è stato il cemento armato di Santa Madre Chiesa. Tutte queste caratteristiche di multietnicità sono continuate dall’alto medioevo in poi e si conservano nell’identità, nella tradizione e nella cultura che vediamo nell’ultima bandiera del Regno e che ascoltiamo dalla Zampogna di Pietro Ricci alias Piero. Piero Ricci nasce a Campobasso ma di origini matesine, vive ad Isernia e si è formato artisticamente ai piedi delle Mainarde in Terra di Lavoro è stato capace di far uscire dal suo terzo figlio, la Zampogna, un suono sublime che supporta il mistero della divina provvidenza e che ci ricorda come il gigante Giovanni Paisiello compose sinfonie per Zampogna per il San Carlo di Napoli ai tempi di S.A.R. Ferdinando IV di Borbone potendolo definire, senza nessun dubbio, ‘O Zampugnaro d’O RRE”
Vi informiamo, altresì, che sarà comunicato in tempo debito quando e dove avverrà la consegna del Premio Terra Laboris
Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro