Posted by altaterradilavoro on Set 2, 2021
Parlare e scrivere su quello che si produce non è cosa giusta e nemmeno corretta ed infatti non mi accingo a giudicare lo spettacolo “VOCI, SUONI E CANTI DEI BRIGANTI IN TERRA DI LAVORO” che l’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro ha portato in scena a Picinisco il 19 agosto 2021 e a Ceprano il 20 di agosto 2021 ma lo farò per i singoli protagonisti per come si sono comportati e per quello che hanno rappresentato.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 2, 2020
Andando a mettere ordine nel corposo archivio dell’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sono emersi dei video molto interessanti, inspiegabilmente dimenticati, su un convegno di qualche anno fa che l’Ass. Culturale Fabrateria di Falvaterra dal titolo “La Nostra storia”.
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Posted by altaterradilavoro on Gen 12, 2020
Devo ammettere che Claudio Saltarelli è riuscito a mettermi in difficoltà, quando mi ha chiesto di scrivere qualcosa in occasione del quinto anniversario della scomparsa di Eugenio Beranger.
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Posted by altaterradilavoro on Feb 28, 2019
L
L’ultimo Duca di Sora Antonio II si è spento a Roma nel Palazzo”SORA”, il 26 aprile 1805. I successori “Nominali” son stati il XVI Duca di Sora, Luigi Maria di Antonio 11 (1767-1841), il XVII Duca, Antonio III di Luigi (1808-1883) ed il XVIII Duca, Rodolfo Boncompagni Ludovisi di Antonio III, nato nel 1832. Il 10 agosto 1802 il vescovo Agostino Colaianni ha traslato le spoglie di San Giuliano Martire dalla Chiesa di Santo Spirito alla Cattedrale di Santa Maria, ove riposano nella seconda cappella della navata destra.
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Posted by altaterradilavoro on Gen 1, 2019
Il
comune di Roccad’ Arce in collaborazione con l’ ”Ass. Id. Alta Terra di
Lavoro”, e l’associazione culturale “L’Albero di Holda” organizza presso il Teatro “Federico II” di Roccad’ Arce il giorno
venerdi 04 gennaio 2019 alle ore 21:00, la rappresentazione teatrale, un
inedito e per la prima volta in provincia di Frosinone , “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”.
Con l’avvento
dell’illuminismo e del razionalismo l’uomo cerca di spiegare e interpretare la
realtà e se stesso attraverso la ragione e il pensiero con il solo risultato di
aver portato la mente umana in un labirinto senza via d’uscita e con il
decadimento dell’ uomo inversamente proporzionale allo progresso tecnologico e
scientifico, i protagonisti dello spettacolo vogliono avere l’ardire e la
presunzione di cavalcare il tentativo di Ovidio nella “Metamorfosi” di indagare la realtà e di spiegarla
attraverso il mito.
La nostra terra, la Terra di Lavoro che è
la provincia più antica d’Italia e forse d’Europa, che nel Regno di Napoli ha
raggiunto il suo massimo splendore, dove nasce prima il Mito e poi la storia,
che durante la nascita dell’Unità d’Italia e dell’invasione dell’esercito
giacobino Francese nel 1799 ha visto come protagonisti personaggi che la
vulgata dominante ha etichettato, in senso dispregiativo, come Briganti ma che
sono stati soltanto degli insorgenti che hanno difeso le proprie radici, la
propria identità e la propria storia fino ad arrivare all’estreme conseguenze.
Verranno narrate le gesta di Fra’ Diavolo,
Cosimo Giordano, Rosa Antonucci, Michelina Di Cesare e Domenico Fuoco che a
differenza dei personaggi Omerici non sono di fantasia ma sono realmente
esistiti, divenuti eroi per come hanno vissuto e dei Miti per come sono morti.
Tra i
protagonisti dello spettacolo ci sarà il gruppo musicale popolare “La Controra”
di Loredana Terrezza e Silvano Boschin
che con un repertorio di più di 500 brani di musica tradizionale calcano le
scene di tutta Italia da più di 20 anni.
La
voce narrante sarà quella di Raimondo Rotondi che reciterà testi scritti dall’
Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e da lui liberamente tradotti in lingua Laborina,
lingua che si parla in Terra di Lavoro. Si ricorda che la Terra di Lavoro
iniziava a Sora e terminava a Nola.
Ci
saranno come ospiti d’onore alla recitazione, Elena Sorgente da Cellole e
Cinzia Zomparelli.
Il Teatro Federico II di Roccad’Arce è il giusto luogo dove poter rappresentare per la prima volta, in provincia di Frosinone, lo spettacolo non solo per la sua storia che per il prestigio potremo definire universale fin dai tempi antichi e che grazie al Regno di Napoli raggiunge il suo massimo splendore, non solo perché Federico II creò il primo Borgo di impostazione medievale esportato poi in tutta Italia, ma anche perché a Roccad’ Arce riposa Eugenio Maria Beranger a cui si deve il recupero della storia, della cultura e della civiltà dell’ alta Terra di Lavoro I
Claudio Saltarelli
339.1699422
info@claudiosaltarelli.it
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