Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

NEL 1799 CASTELFORTE ERA SANFEDISTA E REALISTA

Posted by on Mar 25, 2020

NEL 1799 CASTELFORTE ERA SANFEDISTA E REALISTA

Nel lungo viaggio in Terra di Lavoro e nel Regno che l’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro per divulgare il ripristino di verità storiche che riguarda il fatidico 1799 ha fatto tappa anche a Castelforte dove grazie all’impegno del Pasticciere del Re Dario Saltarelli, a quello  della Biblioteca Comunale di Castelforte ma soprattutto grazie alla volontà del Sindaco Giancarlo Cardillo è stato presentato il libro sull’epopea dei Sanfedisti guidati dal Card. Fabrizio Ruffo scritto da D. Petromasi e stampato in forma anastatica dalla suddetta associazione con il saggio introduttivo dello storico Laborino Fernando Riccardi.

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I VINCITORI DEL PREMIO TERRA LABORIS 2019

Posted by on Mag 6, 2019

I VINCITORI DEL PREMIO TERRA LABORIS 2019

Il Premio Terra Laboris 2019, giunto alla quarta edizione, è stato vinto dal Maestro Pasticciere Dario Saltarelli e dal Prof. Antonio De Cristofaro per la sezione tecnico-scientifico “Luigi Giura”

Dario Saltarelli per la sua ricerca costante delle essenze migliori e nascoste dei prodotti della nostra terra, quella che una volta era la Terra di Lavoro del Regno delle Due Sicilie, ha creato dei lievitati utilizzati nella pasticceria secca e in quella fresca di altissimo livello per qualità e originalità.
Dario pluripremiato in tutta Europa è diventato anche ambasciatore nel mondo della Reggia di Caserta

Il Prof. Antonio De Cristofaro docente dell’Università degli Studi del Molise per il lungo, brillante lavoro di studio che ha portato all’identificazione dei segnali chimici utilizzati da insetti di interesse agronomico.
Per l’applicazione pratica degli stessi e per la presenza continua e costante sul campo, al fianco di coloro che hanno sete di conoscenza per “non affondare inutilmente l’aratro nel seno di una terra ignota”.

Come già comunicato i premi verranno consegnati sabato 25 maggio alla Chiesa Rupestre Santa Maria in Grotta di Rongolise di Sessa

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L’ACQUA BENE INDISPONIBILE ANCHE PER LE MULTINAZIONALI

Posted by on Mag 6, 2024

L’ACQUA BENE INDISPONIBILE ANCHE PER LE MULTINAZIONALI

Democrazia che parola meravigliosa soprattutto quando la si associa a quell’altra che va molto di moda come Libertà, ma che, all’atto pratico, è soprattutto una delle forme peggiori di tirannia. Lo abbiamo visto anche nel passato recente quando con la scusa del covid ci hanno richiuso nelle case come prigionieri e a chi, come al sottoscritto, rivendicava la propria libertà rifiutandosi di farsi iniettare il siero genico sperimentale, hanno reso la vita impossibile impedendogli di vivere nei canoni minimi della dignità umana costringendolo a difendersi da chi pensava di essere un appestato. Quanti sceriffi volontari e improvvisati che ti dicevano in nome del senso civico e del rispetto degli altri, che dovevi bucarti e accettare la dose di stato altrimenti non finiva la pandemia e rischiavi di ammazzare gli altri ed era inutile ragionarci nonostante cercassi di far capire che scienziati di portata universale, senza negare l’evidenza, sollevavano seri dubbi su questa tesi, che già dopo poche settimane era emerso con chiarezza che non si evitava di essere contagiato e contagiare e che uno stato che pensa di fare il bene dei suoi cittadini si assume le proprie responsabilità e non ti fa firmare il consenso informato. Ma come, dovrei conoscere le sostanze che mi stai iniettando quando nemmeno tu lo sai? Persone con cui il giorno ho condiviso un piatto di pasta ti denuncia alle guardie perchè non avevi la tessere giacobina, per il politicamente corretto dicasi Green Pass, ed altre che si spacciano per rivoluzionari, paladini della lotta di classe, soldati contro il capitalismo finanziario e grandi difensori della libertà che diventano i pappagali di un loro nemico storico, in teoria, come Mario Draghi ripetendoti le stesse parole pronunciate qualche giorno prima come ricorda il breve di seguito

I questi giorni a seguito del genocidio di Gaza vediamo in molte università occidentali proteste in alcuni casi violente, a favore del popolo Palestinese assolutamente legittime ma che perdono di credibilità perchè come fai a gridare libertà cantando “bella ciao” quando “ti sei allineato e coperto” alle decisioni del potere, che dici di combattere, richiudendoti e obbligandoti a mascherarti con il ricatto del posto di lavoro dando il daspo per entrare a Roma a chi esprimeva il suo pensiero?

Una forte spallata alla narrazione che con la democrazia c’è libertà, l’ha data la vicenda del referendum sull’acqua pubblica tenutosi più di dieci anni fa quando con una partecipazione mai vista al voto referendario e con una maggioranza schiacciante, il popolo italiano ha deciso che l’acqua non dovesse passare ai privati e rimanere in mano pubblica ma che alla fine è stato completamente disatteso da tutte le forze politiche, comprese quelle di sinistra che sventolavano le bandiere dell’acqua pubblica e che addirittura la gestiscono in forma privatistica per conto delle multinazionali che nella Regione Lazio porta il nome di Acea. A Cassino ci ritroviamo che costa più l’acqua che la birra nonostante ci sono le sorgenti tra le più numerose e copiose d’Europa nell’indifferenza della classe politica locale ma, altresì, di una popolazione che senza troppo sbraitare continua a pagare senza nessun problema facendo da contro altare a chi invece non lo fa e continuerà a non farlo. Sempre a Cassino grazie a Renato De Sanctis e al Comitato No Acea, si è provato in tutti modi ad applicare il suddetto referendum sia con la Politica, abbiamo un Sindaco, Enzo Salera, e il suo partito, PD, che è venuto meno al patto elettorale, con il suddetto De Sanctis, e sia ricorrendo alla Giustizia per cacciare Acea ma purtroppo perdendo entrambe le partite. Da un politico italiano ti puoi aspettare di tutto, come il venir meno alla parola data, ma dalla Giustizia si spera che le cosa possano andare in maniera diversa ma aimè, anche in questo caso, il risultato non è andato come si sperava subendo delle decisioni da parte dei Giudici Romani sorprendenti e stupefacenti che confermano ancora una volta che in Italia il Porto delle Nebbie Romano è sempre efficiente e non tradisce mai i poteri forti, quando la cronaca lascerà il posto alla Storia ci renderemo conto della gravità dell’accaduto. Tornando sul concetto di Democrazia, che Andreotti definiva “la meno peggio” forma di governo, penso che quello che rende un popolo libero è “lo stato di diritto” cosa che in Italia è solo scritto sulla carta ma scarsamente applicato se non per gli interessi di pochi a discapito di molti. Abbiamo perso ma non siamo dei perdenti e non possiamo rimproverarci di nulla abbiamo lottato “sudando la maglia” che ci permette di stare con la schiena dritta e a testa alta e personalmente penso che “Il Padre Eterno non paga mai di Sabato”, come si dice a Napoli, come accadrà anche questa volta, ne sono certo, e come disse Alex Zanotelli nel 2011 intervenendo in un bellissimo pezzo musicale composto dai mitici Zezi di Pomigliano d’Arco dove dice cose molto forti “senza fare prigioneri” ascoltate di seguito e capirete perchè

Claudio Saltarelli

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CORENO CHIAMA E VILLA LATINA RISPONDE CON IL FESTIVAL DELLA ZAMPOGNA

Posted by on Ago 11, 2023

CORENO CHIAMA E VILLA LATINA RISPONDE CON IL FESTIVAL DELLA ZAMPOGNA

Chi avrà la pazienza e la bontà di leggermi penserà ma che “ci azzecca” il titolo parlando del Festival della Zampogna di Villa Latina? Ebbene “c’entra eccome se c’entra” infatti come già scritto a Coreno Ausonio con il “FESTIVAL POPOLARE DELLA TERRA DI LAVORO E DELL’ORGANETTO” in alta Terra di Lavoro tira un vento nuovo un vento antico, un vento reale, un vento sacro che viene dalla storia, una storia piena di arte, di cultura e di civiltà dalla dimensione universale, quella laborina napolitana, che qualcuno ha pensato di sotterrare come fa un fiume carsico con lo scopo di applicare la teoria di Milan Kundera ma alla fine è tornato in superfice.

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