Pietro Antonio Lorenzoni è un pittore del Settecento diventato famoso per aver ritratto in varie fasi della sua vita Wolfgang Amadeus Mozart. Da ragazzo, da adulto, ma anche da bambino. E proprio nel dipinto di Mozart Bambino l’artista svela un segreto sul grande compositore: era un massone. Tutta l’impostazione dell’immagine richiama i modelli della ritrattistica di corte in voga nel Settecento e, dal punto di vista stilistico, la leggerezza della pennellata, l’uso dei colori pastello e la luce chiara che investe la figura riconducono il dipinto nell’ambito del gusto rococò. Ma perché Mozart tiene la mano nascosta nel panciotto? Gli studiosi sono concordi: è un chiaro simbolo della società segreta, che indica un grado gerarchico della massoneria. Chi doveva capire ai tempi, capì.
Dalla Jupiter
alla Parigi, le opere che potrebbero essere state composte da altri autori, ma attribuite al genio di
Salisburgo. Lo studio di Luca Bianchini e Anna Trombetta: “Chi acquistava la
musica ne deteneva i diritti, compreso quello d’attribuirla ad altri,
vincolando al silenzio il vero autore”
La Jupiter, la Haffner, la Posthorn, la Parigi, la Praga. Sono tra le sinfonie di maggior successo di Wolfgang Amadeus Mozart. Ma che potrebbero non essere di Mozart. Almeno secondo due ricercatori italiani e studiosi della Wiener Klassik, Luca Bianchini e Anna Trombetta che stanno per pubblicare il risultato delle loro ricerche ventennali, Mozart, la caduta degli dei, una biografia critica di Mozart che mette a fuoco “i punti contraddittori della sterminata bibliografia mozartiana: li verifichiamo e li analizziamo”. Su Mozart è stato scritto di tutto, le biografie si sprecano, ma come fa notare il ricercatore e musicologo Luca Bianchini “ciascun biografo ha provato a dipingerci una figura diversa del genio di Salisburgo, rendendo evidente – com’era nello spirito del Romanticismo e dei movimenti nazionalistici del Novecento – quanto di grande e di bello vi fosse contenuto”.
Il loro lavoro, così come La musica del sole del direttore d’orchestra e compositore Enzo Amato, emerge che le sinfonie e serenate di maggior successo di Mozart sarebbero attribuibili ad altri. La Jupiter (Sinfonia n. 41, K 551), la Haffner (Sinfonia n. 35, K 385), la Posthorn (Serenata n. 9, K 320), la Parigi (Sinfonia n. 31, K 297), la Praga (Sinfonia n. 38, K 504) e altre opere. Mozart, scrive Amato, “in soli 35 anni di vita, considerando che nei primi cinque anni la produzione è scarsissima, scrive circa settecento lavori. Una media di ventitré lavori all’anno, due al mese per trent’anni di seguito. Durante i suoi frequenti spostamenti Amadeus passava molti giorni in carrozza: non credo che con le strade sterrate dell’epoca fosse possibile scrivere musica senza errori per giunta”.A corroborare le tesi degli studiosi sono i manoscritti presenti nel fondo musicale della Biblioteca Estense di Modena, nella quale, spiegano Bianchini e Trombetta “ci sono le parti staccate della sinfonia Jupiter, che hanno attribuito a Wolfgang Amadeus Mozart, ma che lì sono anonime. Quelle dell’anonimo autore sono del 1784 o forse precedenti. La partitura di Mozart, stessa musica, è del 1788, quindi Mozart deve aver copiato da una partitura preesistente, che risale almeno al 1784”.
Affermazioni che faranno saltare sulla sedia gli amanti del talento
austriaco e potrebbero aprire orizzonti inediti nella storiografia musicale: “Occorre considerare – aggiungono Bianchini e Trombetta – che i problemi che il fondo di Modena solleva, non si limitano alla Jupiter. Ci sono in quell’archivio modenese altre sinfonie anonime attribuite poi a Mozart e molte anonime attribuite successivamente ad Haydn”, la qual cosa potrebbe essere spiegata solo prendendo in esame alcune delle costanti che regolavano la fruizione e la diffusione musicale ai tempi del cosiddetto classicismo viennese. “La musica poteva essere acquistata da ricchi, arbitrariamente sottratta al vero autore, attribuita ai direttori a servizio dei nobili di turno. Chi acquistava la musica ne deteneva i diritti, compreso quello d’attribuirla ad altri, vincolando al silenzio il vero autore, solennizzando l’accordo col notaio”.
Modena vennero strappati. Il nome di Luchesi compare nella partitura d’una sinfonia – trattasi della summenzionata ‘Parigi’ – conservata a Regensburg, che è significativamente anche nell’archivio di Modena, ma è stato cancellato da qualcuno, che vi ha sovrapposto la firma di Wolfgang Amadeus Mozart”. Ed è a proposito di questa sinfonia che tanto Amato quanto Bianchini e Trombetta riportano la vicenda secondo la quale Mozart, una volta giunto a Parigi (nel 1777, a 21 anni) fu cacciato dalla città poi dal barone Melchiorre Von Grimm, dopo che quest’ultimo aveva scoperto che la sinfonia di Mozart era in realtà un falso. Una serie di circostanze e di studi che, se la storia e il tempo dovessero confermare, ridimensionerebbero il numero di composizioni di Mozart, senza di certo sfiorare la grandezza del genio.
Venerdì 8
marzo 2019 alle ore 20.30, quarto appuntamento con il Concerto delleSonate di Mozart di Dario Candelapresso
il Centro di Cultura Domus Ars, sito in via Santa Chiara 10, Napoli.
Il programma:
Dario Candela Suona Mozart
Ciclo integrale delle Sonate per pianoforte
Sonata K. 284 n° 6 / Sonata K. 333
n° 13
Sonata K. 570 n° 13 / Sonata K. 576 n° 18
Allievo
di Aldo Ciccolini, che lo ha definito <<pianista eccellente, di alta
classe, convincente, brillante, impressionante>> in “Conversazioni con
Aldo Ciccolini” ed. Curci, Dario Candela ha maturato, anche dietro la guida di
Sergio Fiorentino e Fausto Zadra, una conoscenza del pianoforte basata sulla
grande tradizione napoletana.
Suona
da solista e in varie formazioni cameristiche collaborando in decine di
concerti con i Virtuosi Italiani, i Solisti del San Carlo, Rocco Filippini,
Alain Meunier, Antony Pay, Francesco Manara, Luca Signorini, Martin Steigner,
Rita Marcotulli, Eric Porche, Hans Udo Heinzmann e inoltre con Aldo Ciccolini,
Bruno Canino e Roberto De Simone, in sedi e enti come il Teatro La Fenice di
Venezia, Teatro Mercadante di Napoli, Salle Cortot e Teatro de la Commedie
Francaise di Parigi, Teatro delle Erbe di Milano, Università Bocconi di Milano,
Accademia Filarmonica e DAMS di Bologna, Teatro Studio Auditorium Parco della
Musica di Roma, Associazione Scarlatti di Napoli, Società dei Concerti di
Milano e dell’Aquila, Teatro Verdi di Salerno e all’estero: Belgio, Spagna,
Grecia, Francia, Germania, Serbia, Romania, Slovenia, Polonia, Svizzera, Stati
Uniti.
Ha
inciso per Phoenix Classic, per Naxos, per Brilliant l’integrale della musica
da camera di Mario Pilati e per Dynamic ha registrato l’integrale delle Sonate
di Cimarosa, per il quale ha ricevuto il premio internazionale Cimarosa nel
2018.
Ha
suonato in diretta per RadioRAI 3, RAI Educational, Radio Svezia e per Radio
France ed è stato invitato a partecipare ad emissioni radiofoniche per Radio
Classica, Radio Rai 3 Suite, e televisive per Canale 5.
Ha
ottenuto 5 primi premi in concorsi pianistici, tra cui Premier Prix à
l’Unanimité al Conservatorio Superiore Cortot di Parigi.
Ha
scritto musica per teatro in Francia (Winter
Afternoons, Premio alla Creazione dal Ministero della Cultura
Francese 2001; La
Legende des siecles di Victor Hugo, rappresentata al Teatro
della Comédie Francaise; Le
viceconsul) e in Italia (Erotismo
barocco, rappresentato nei teatri La Soffitta-Bologna, La Pergola-
Firenze, Nuovo-Napoli); le sue musiche per Emily L. sono state pubblicate dalle
Editions Armiane (Versailles).
Pubblica
saggi di musicologia per le Edizioni Scientifiche Italiane, la LIM, la
Fondazione Morra, L’Università Federico II e tiene per tre anni un corso al
Conservatorio “San Pietro” a Majella di Napoli sulla Fisiologia e Didattica
pianistica scrivendo un volume sull’argomento intitolato “Il corpo e il suono”
edito da Simeoli.
Musicista
eclettico, Dario Candela si forma a Napoli (Diploma di Pianoforte, Diploma di
Musica Corale e Direzione di Coro e Diploma di Composizione), quindi in Francia
(Diploma al Conservatoire Superieur A.Cortot di Parigi) e si laurea in Lettere
all’Università “Federico II”, vincendo una borsa di ricerca e collaborando per
progetti di ricerca musicologica.
E’
Direttore della Biblioteca sul Novecento Musicale intitolata a Mario Pilati e
fondatore del Centro Italiano di Musica da Camera per il quale ha organizzato
diverse stagioni concertistiche di grande successo.
Direttore
artistico di PianoCity Napoli per cinque edizioni, nella grande kermesse, che
ha avuto un seguito di 35.000 spettatori, ha ricoperto il ruolo di coordinatore
della sezione classica, coinvolgendo centinaia di artisti, dai più giovani a
professionisti di fama internazionale.
Nel
2007 fonda Il Circolo Artistico Ensemble che si occupa di riscoprire la musica
del Novecento Italiano con il quale svolge intensa attività concertistica, di
ricerca e con il quale ha presentato al Teatro di San Carlo di Napoli il
quintetto per pf e archi di Mario Pilati.
Ha
ideato e promosso il progetto TaranTODAY, volto alla diffusione delle danze del
sud Italia scrivendo brani rielaborati dalla tradizione che ha avuto decine di
repliche in Italia e all’estero.
Attualmente
insegna Musica da Camera al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno e alterna
masterclasses presso l’Accademia Pianistica Napoletana, con corsi di
perfezionamento pianistico al Conservatorio Superiore di Malaga.
Ingresso €15,00 ridotto € 10,00
I giovani fino al 26° anno di età, gli over 60,
possono acquistare i biglietti a prezzo ridotto.
Per
info:
Domus Ars
Via Santa Chiara, 10
Info e prenotazioni: 081.3425603 –infoeventi@domusars.it
Mozart, il grande,
precocissimo compositore salisburghese, passò, accompagnato dal padre, un
periodo della sua giovinezza a Napoli 1.
Nel suo viaggio verso la
capitale del Regno di Napoli, la sera dell’11 maggio 1770, ebbe modo di essere
ben ospitato nell’edificio vanvitelliano dell’allora Convento Agostiniano di
Sessa Aurunca, attualmente sede del Liceo Classico Agostino Nifo2.
Pur non avendo ricevuto le
scritturazioni che avrebbe desiderato, restò sempre legato alla città del “Vesuvio fumante” ammaliato da essa e
convinto che “…quando avrò scritto
l’opera per Napoli, mi si ricercherà ovunque […] con un’opera a Napoli ci si fa più onore e credito che non dando cento
concerti in Germania”.
Ma Mozart non fu il solo
ad essere stregato dalla cultura, dal cosmopolitismo e dalla civiltà che si
respiravano e vivevano quotidianamente a Napoli, città alla quale riconosceva
la capacità di poter dare un grande valore aggiunto al suo lavoro.
Tutti
ricordiamo i versi e la melodia di un brano immortale della Canzone napoletana:
Santa
Lucia3 .
Se
pure il testo italiano non sia identico a quello originale napolitano4,
presentando anche aggiunte che, in fondo, oggi, finiscono per rendere ancor più
giustizia ad una Napoli artatamente bistrattata da economia, politica e media
(“…O dolce Napoli, / O suol beato, / Ove
sorridere / Volle il creato …”), conserva il suo fascino e la sua poesia
accompagnate da una melodia struggente ed indimenticabile.
Autore,
di testo e musica, fu Teodoro Cottrau.
Nato
a Napoli nel 1827 da Guglielmo e Giovanna Cirillo 5, dimostrò ben
presto, anch’egli, il suo talento musicale.
A
12 anni vinse una borsa di studio del Governo francese.
Avrebbe,
perciò, dovuto recarsi in Francia, ma il padre si oppose: aveva ricevuto la
cittadinanza napolitana, la cittadinanza di un Paese che stimava e ammirava,
tanto da considerarsi, ormai, napolitano a tutti gli effetti. E non voleva
rinunciarvi né voleva che suo figlio fosse contaminato da una cultura che
considerava pericolosa per via delle sue caratteristiche: “corruzione, egoismo,
irreligione […] spirito rivoluzionario e presuntuoso della giovine Francia”.
E
fu così che il giovane Teodoro rimase a Napoli, dove, oltre al meritato
successo anche internazionalmente riconosciutogli, ebbe modo di contribuire
significativamente alla definizione dei caratteri formali della Canzone
napolitana.
Venerdì 11
gennaio 2019 alle ore 20.30, terzo appuntamento con il Concerto delleSonate di Mozart di Dario Candelapresso
il Centro di Cultura Domus Ars, sito in via Santa Chiara 10, Napoli.
Il programma:
Dario Candela Suona Mozart
Ciclo integrale delle Sonate per pianoforte
Sonata K. 283 n. 5 / Sonata K. 331 n.11
Sonata K. 332 n. 12 / Sonata K. 457 n. 14
Allievo
di Aldo Ciccolini, che lo ha definito <<pianista eccellente, di alta
classe, convincente, brillante, impressionante>> in “Conversazioni con
Aldo Ciccolini” ed. Curci, Dario Candela ha maturato, anche dietro la guida di
Sergio Fiorentino e Fausto Zadra, una conoscenza del pianoforte basata sulla
grande tradizione napoletana.
Suona
da solista e in varie formazioni cameristiche collaborando in decine di
concerti con i Virtuosi Italiani, i Solisti del San Carlo, Rocco Filippini,
Alain Meunier, Antony Pay, Francesco Manara, Luca Signorini, Martin Steigner,
Rita Marcotulli, Eric Porche, Hans Udo Heinzmann e inoltre con Aldo Ciccolini,
Bruno Canino e Roberto De Simone, in sedi e enti come il Teatro La Fenice di
Venezia, Teatro Mercadante di Napoli, Salle Cortot e Teatro de la Commedie
Francaise di Parigi, Teatro delle Erbe di Milano, Università Bocconi di Milano,
Accademia Filarmonica e DAMS di Bologna, Teatro Studio Auditorium Parco della
Musica di Roma, Associazione Scarlatti di Napoli, Società dei Concerti di
Milano e dell’Aquila, Teatro Verdi di Salerno e all’estero: Belgio, Spagna,
Grecia, Francia, Germania, Serbia, Romania, Slovenia, Polonia, Svizzera, Stati
Uniti.
Ha
inciso per Phoenix Classic, per Naxos, per Brilliant l’integrale della musica
da camera di Mario Pilati e per Dynamic ha registrato l’integrale delle Sonate
di Cimarosa, per il quale ha ricevuto il premio internazionale Cimarosa nel
2018.
Ha
suonato in diretta per RadioRAI 3, RAI Educational, Radio Svezia e per Radio
France ed è stato invitato a partecipare ad emissioni radiofoniche per Radio
Classica, Radio Rai 3 Suite, e televisive per Canale 5.
Ha
ottenuto 5 primi premi in concorsi pianistici, tra cui Premier Prix à
l’Unanimité al Conservatorio Superiore Cortot di Parigi.
Ha
scritto musica per teatro in Francia (Winter
Afternoons, Premio alla Creazione dal Ministero della Cultura
Francese 2001; La
Legende des siecles di Victor Hugo, rappresentata al Teatro
della Comédie Francaise; Le
viceconsul) e in Italia (Erotismo
barocco, rappresentato nei teatri La Soffitta-Bologna, La Pergola-
Firenze, Nuovo-Napoli); le sue musiche per Emily L. sono state pubblicate dalle
Editions Armiane (Versailles).
Pubblica
saggi di musicologia per le Edizioni Scientifiche Italiane, la LIM, la
Fondazione Morra, L’Università Federico II e tiene per tre anni un corso al
Conservatorio “San Pietro” a Majella di Napoli sulla Fisiologia e Didattica
pianistica scrivendo un volume sull’argomento intitolato “Il corpo e il suono”
edito da Simeoli.
Musicista
eclettico, Dario Candela si forma a Napoli (Diploma di Pianoforte, Diploma di
Musica Corale e Direzione di Coro e Diploma di Composizione), quindi in Francia
(Diploma al Conservatoire Superieur A.Cortot di Parigi) e si laurea in Lettere
all’Università “Federico II”, vincendo una borsa di ricerca e collaborando per
progetti di ricerca musicologica.
E’
Direttore della Biblioteca sul Novecento Musicale intitolata a Mario Pilati e
fondatore del Centro Italiano di Musica da Camera per il quale ha organizzato
diverse stagioni concertistiche di grande successo.
Direttore
artistico di PianoCity Napoli per cinque edizioni, nella grande kermesse, che
ha avuto un seguito di 35.000 spettatori, ha ricoperto il ruolo di coordinatore
della sezione classica, coinvolgendo centinaia di artisti, dai più giovani a
professionisti di fama internazionale.
Nel
2007 fonda Il Circolo Artistico Ensemble che si occupa di riscoprire la musica
del Novecento Italiano con il quale svolge intensa attività concertistica, di
ricerca e con il quale ha presentato al Teatro di San Carlo di Napoli il
quintetto per pf e archi di Mario Pilati.
Ha
ideato e promosso il progetto TaranTODAY, volto alla diffusione delle danze del
sud Italia scrivendo brani rielaborati dalla tradizione che ha avuto decine di
repliche in Italia e all’estero.
Attualmente
insegna Musica da Camera al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno e alterna
masterclasses presso l’Accademia Pianistica Napoletana, con corsi di
perfezionamento pianistico al Conservatorio Superiore di Malaga.
Ingresso €15,00 ridotto € 10,00
I giovani fino al 26° anno di età, gli over 60,
possono acquistare i biglietti a prezzo ridotto.
Per
info:
Domus Ars
Via Santa Chiara, 10
Info e prenotazioni: 081.3425603 –infoeventi@domusars.it