INQUISIZIONE PROTESTANTE
Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto.
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Read MoreNapoli per molti anni, decenni direi, è stata la città in Europa con il maggior numero di case editrici, vorrei dire ai padroni attuali della città mentre ora?, ma è anche stata la prima in Italia e tra le prime al mondo ad avere una casa discografica. Di seguito una breve storia tratta dal sito della casa Phonotype Record e l’elenco degli artisti che ci hanno lavorato.
Read MoreEn 1961, lors du centenaire de cette sacro-sainte unité d’Italie, j’ai gagné une bourse, assez appréciable, allouée aux enfants ayant écrit les cent meilleures dissertations sur le sujet.
Je me souviens encore de l’émotion de ma famille réunie autour d’un repas dominical, tant ma lecture était passionnée, pleine de ferveur. Je n’ai jamais su si leurs larmes étaient de joie ou de tristesse. Il faut dire que le lavage du cerveau avait commencé bien avant ma génération.
Read MoreSappiamo che, alla morte, Vittorio Imbriani (1840-1886) lasciò, incompiuti, parecchi lavori narrativi e di critica. La sua immensa biblioteca ed il suo archivio di sorprendente vastità di interessi intellettuali rimasero senza inventario e senza destinazione alcuna, finché i libri furono messi, dalla moglie Gigia Rosnati, a disposizione della Biblioteca Universitaria di Napoli.
Read Morepubblico di seguito un articolo di Adriana Dragoni ma prendo spunto per cacciare via tutti i noiosi, inutili e incapaci uomini di cultura che si son presi Napoli. Vogliamo il Festival Musicale del 700 napoletano, vogliamo il festival della musica classica napoletana, vogliamo le mostre della pittura, della scultura e dell’arte moderna solo dei napolitani, vogliamo conoscere la storia delle accademie napoletane, vogliamo il festival del cinema napoletano, vogliamo il festival della sceneggiata napoletana, vogliamo il festival del Teatro napoletano, vogliamo geologi ed ingegneri napoletani che ci fanno le opere pubbliche, vogliamo di nuovo il banco di napoli, insomma vogliamo che tutto quello che i napoletani creano nel mondo per il mondo possano esporre a napoli. Tutto il resto è noia basta vedere come compongono il tabellone del festival del teatro a napoli per vedere come continua forte la teoria “NAPOLI STARA PEGGIO MA NOI STAREMO TUTTI MEGLIO” Si puo sopportare che un Roberto De Simone sia escluso dalla cabina di comando? che il Maestro Enzo Amato non puo fare al San Carlo il suo festival? Che Bruno Leone con le sue Guarattelle venga ignorato? Vogliamo fare il festival della musica popolare, non del centro sud Italia come la chiamano, ma della nazione napolitana perché è NAPOLETANA? insomma pretendiamo tutto questo.
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