Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Piglio. La più antica immagine di Giovanni della Croce nella chiesa di San Rocco Madonna della Valle.

Posted by on Gen 24, 2017

Piglio. La più antica immagine di Giovanni della Croce nella chiesa di San Rocco Madonna della Valle.

Giovanni della Croce, al secolo Juan de Yepes Álvarez (in spagnolo: Juan de la Cruz), nato a Fontiveros, il  24 giugno  1542, è stato un presbitero e poeta spagnolo, confondatore dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi. I suoi scritti vennero pubblicati per la prima volta nel 1618. Giovanni della Croce fondatore dell’Ospedale Fate Bene fratelli fu beatificato nel 1675, proclamato santo da papa Benedetto XIII nel 1726 e dichiarato dottore della Chiesa da Pio XI nel 1926. La sua memoria è celebrata il 14 dicembre, giorno della morte a Úbeda, avvenuta il 14 dicembre 1591.  La Chiesa cattolica ha definito Giovanni della Croce Doctor  Mysticus, mentre la Chiesa anglicana lo ricorda come un “Maestro della fede”.

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IL LAZIO MERIDIONALE: STORIA, CULTURA E NATURA.

Posted by on Gen 15, 2017

IL LAZIO MERIDIONALE: STORIA, CULTURA E NATURA.

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Incastrata tra i colli Albani a nord, il fiume Garigliano a sud, i monti Simbruini ed Ernici ad est, il mar Tirreno ad ovest, sta la subregione del Lazio meridionale, un territorio oggi sovraprovinciale che ingloba le province di Frosinone e Latina con il sud di quella di Roma. Trattasi di uno spazio storico che un tempo fu chiamato (in parte) Latium vetus (antico Lazio) o identificato col Latium adjectum (Lazio aggiunto). Piu’ tardi lo chiamarono Campagna di Roma, ed in epoca pontificia fu denominato come provincia di Marittima (la zona costiera) e Campagna (la zona interna). Il termine “Ciociaria” gli fu assegnato solo di recente, e massimamente con riferimento alle valli del Sacco e del Liri. Ne risulta dunque una zona cuscinetto tra Roma e Napoli, dalle culture, tradizioni e costumi per lo piu’ risolvibili ed assimilabili in senso agro-silvo-pastorale, pertanto dai forti connotati contadini da cui Roma trasse, meglio, succhio’ disinvoltamente (ma la storia continua) risorse economiche, artistiche, commerciali, culturali in senso lato, e prima ancora soldati per la guerra, uomini per la politica (di guerra) e la religione, edificandovi strade, citta’, dimore ed insediamenti “ad usum delphini”, secondo i meccanismi del piu’ classico sistema coloniale.

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