Brusciano è un paesino all’ombra del Monte Somma nelle vicinanze di Nola e Pomigliano D’Arco, a pochi km da Napoli. Il 21 Ottobre del 1860, giorno in cui si tenne il Plebiscito unitario, Brusciano contava 2.856 abitanti di cui 494 erano ammessi al voto. Accadde, però, che quasi i due terzi dei votanti di Brusciano non si presentarono alle urne. L’alfiere della Guardia Nazionale, Giovanni Francesco Tramontano venne sospeso dall’ufficio e destituito dal grado perché faceva propaganda contro il Plebiscito; si sottrassero al voto anche alcuni amministratori pubblici ed impiegati comunali: i decurioni, Sebastiano di Maiolo e Domenico Antonio Terracciano; gli amministratori di Beneficenza, Francesco Maiolo ed Antonio Lanza; il regolatore del pubblico orologio, Rocco Vaia.
(Giuseppe Vincenti) Il nuovo numero della rivista di Apologetica teologica Fides Catholica si apre con l’editoriale di padre Serafino M. Lanzetta su un nuovo Nominalismo che caratterizza la Chiesa di oggi.
Sabato 1 febbraio 2020 alle ore 20.30, appuntamento con L’anteprima del prossimo Tour di Marina Bruno “PARTHENOPLAY” presso il Centro di Cultura Domus Ars, sito in via Santa Chiara 10, Napoli.
Protesta di cento studiosi contro i
recenti atti sacrileghi di Papa Francesco
Un documento in
sette lingue contro gli atti sacrileghi commessi da papa Francesco
durante il recente Sinodo sull’Amazzonia è stato sottoscritto da cento
studiosi, sacerdoti e laici. I firmatari del documento ricordano tra l’altro
che il 4 ottobre Papa Francesco ha partecipato ad un atto di adorazione della
dea pagana Pachamama nei Giardini Vaticani e il 7 ottobre l’idolo è
stato, posto di fronte all’altare maggiore di San Pietro e poi portato in
processione nella Sala del Sinodo.
Queste cerimonie sono state condannate
come idolatriche o sacrileghe dal cardinale Walter Brandmüller, dal cardinale
Raymond Burke dal cardinale Gerhard Müller, dal cardinale Jorge Urosa Savino,
dall’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, dal vescovo Athanasius Schneider, dal
vescovo José Luis Azcona Hermoso, dal vescovo Rudolf Voderholzer e dal vescovo
Marian Eleganti.
Gli studiosi chiedono «rispettosamente
a Papa Francesco di pentirsi pubblicamente e senza ambiguità, di questi peccati
oggettivamente gravi e di tutte le trasgressioni pubbliche che ha commesso
contro Dio e la vera religione, e di riparare questi oltraggi” e “a
tutti i vescovi della Chiesa Cattolica di rivolgere una correzione fraterna a
Papa Francesco per questi scandali, e di ammonire i loro greggi che, in base a
quanto affermato dall’insegnamento della fede Cattolica divinamente rivelato,
se seguiranno l’attuale Papa nell’offesa contro il Primo Comandamento,
rischiano la dannazione eterna».
Tra i cento firmatari il moralista John F.
McCarthy, il teologo Brian W. Harrison, lo storico Roberto de Mattei, il
ricercatore John Lamont, il filosofo del diritto Paolo Pasqualucci, il
medievalista Claudio Pierantoni, il patrologo John Rist, il filosofo Josef
Seifert, lo storico Henry Sire, la principessa Gloria Thurn und Taxis, il
filosofo Giovanni Turco, lo studioso Jose Antonio Ureta e John-Henry Westen,
cofondatore del sito LifeSiteNews.
PROTESTA CONTRO GLI ATTI SACRILEGHI DI
PAPA FRANCESCO
Noi sottoscritti chierici, studiosi e
intellettuali cattolici, protestiamo e condanniamo gli atti sacrileghi e
superstiziosi commessi da Papa Francesco, il Successore di Pietro, durante il
recente Sinodo sull’Amazzonia tenutosi a Roma.
Questi atti sacrileghi sono i seguenti:
Il
4 ottobre Papa Francesco ha partecipato ad un atto di adorazione idolatrica
della dea pagana Pachamama[1].
Ha
permesso che questo culto avesse luogo nei Giardini Vaticani, profanando così
la vicinanza delle tombe dei martiri e della chiesa dell’Apostolo Pietro.
Ha
partecipato a questo atto di adorazione idolatrica benedicendo un’immagine
lignea della Pachamama[2].
Il
7 ottobre, l’idolo della Pachamama è stato posto di fronte all’altare maggiore
di San Pietro e poi portato in processione nella Sala del Sinodo. Papa
Francesco ha recitato preghiere durante una cerimonia che ha coinvolto questa
immagine e poi si è unito a questa processione[3].
Quando
le immagini in legno di questa divinità pagana sono state rimosse dalla chiesa
di Santa Maria in Traspontina, dove erano state collocate sacrilegamente, e
gettate nel Tevere da alcuni cattolici oltraggiati da questa profanazione della
chiesa, Papa Francesco, il 25 ottobre, si è scusato per la loro rimozione, e
una nuova immagine di legno della Pachamama è stata restituita alla chiesa[4]. In tal modo è incominciata un’ulteriore
profanazione.
Il
27 ottobre, nella Messa conclusiva del Sinodo, ha ricevuto una ciotola usata
nel culto idolatrico della Pachamama e l’ha collocata sull’altare[5].
Lo stesso Papa Francesco ha confermato che
queste immagini in legno sono idoli pagani. Nelle sue scuse per la rimozione di
questi idoli da una chiesa Cattolica, li ha chiamati specificamente Pachamama[6], nome di una falsa dea della madre terra
secondo una credenza religiosa pagana del Sud America.
Svariate caratteristiche di queste
cerimonie sono state condannate come idolatriche o sacrileghe dal cardinale
Walter Brandmüller, dal cardinale Gerhard Müller, dal cardinale Jorge Urosa
Savino, dall’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, dal vescovo Athanasius Schneider,
dal vescovo José Luis Azcona Hermoso, dal vescovo Rudolf Voderholzer e dal
vescovo Marian Eleganti[7]. Infine, anche il cardinale Raymond
Burke ha dato la stessa interpretazione in un’intervista[8].
Questa partecipazione all’idolatria è
stata preceduta dalla dichiarazione intitolata “Documento sulla Fraternità
Umana”, firmata da Papa Francesco e Ahmad Al-Tayyeb, il Grande Imam della
Moschea di Al-Azhar, il 4 Febbraio 2019[9]. Questa dichiarazione affermava:
“Il pluralismo e la diversità di
religioni, colore, sesso, razza e linguaggio sono voluti da Dio nella Sua
saggezza, attraverso la quale ha creato gli esseri umani. Questa saggezza
divina è la fonte da cui discende il diritto alla libertà di credo e alla
libertà di essere diversi”.
Il coinvolgimento di Papa Francesco nelle
cerimonie idolatriche indica che egli intendeva dare a questa affermazione un
senso eterodosso, il quale consente che l’adorazione pagana di idoli venga
considerata un bene voluto da Dio in senso positivo.
Inoltre, nonostante egli abbia informato
privatamente il vescovo Athanasius Schneider che “Tu [il Vescovo] puoi dire che
la frase in questione sulla diversità delle religioni vuole significare la
volontà permissiva di Dio …”[10],Francesco non ha mai corretto in questo
senso l’affermazione di Abu Dhabi. Nel suo successivo discorso nell’udienza
pubblica del 3 aprile 2019, Francesco, rispondendo alla domanda “Perché Dio
permette che ci siano tante religioni?”, al riguardo ha fatto riferimento alla
“volontà permissiva di Dio” come spiegato dalla teologia Scolastica, ma ha dato
al concetto un significato positivo, dichiarando che “Dio ha voluto
permetterlo” perché, nonostante “ci siano tante religioni” esse “guardano pur sempre
al cielo, guardano a Dio” (enfasi nostra)[11]. Non c’è il minimo riferimento al concetto
che Dio permetta l’esistenza di false religioni, allo stesso modo in cui
permette l’esistenza del male in generale. Anzi, la chiara implicazione è che
Dio permette l’esistenza di “tante religioni” perché sono buone in
quanto “guardano pur sempre al Cielo, guardano a Dio”.
Peggio ancora, Papa Francesco da allora ha
confermato la mai smentita dichiarazione di Abu Dhabi istituendo un “comitato
interreligioso”[12], poi ufficialmente chiamato “Alto
Comitato” (“Higher Committee”)[13], con sede negli Emirati Arabi Uniti, per
promuovere gli “obiettivi” del documento;e promuovendo una direttiva del
Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso indirizzata ai direttori di
tutti gli Istituti superiori di istruzione cattolici, e indirettamente a tutti
professori universitari cattolici, chiedendo loro di dare “la più ampia
diffusione possibile” al documento, compresa la sua affermazione, mai corretta,
che Dio vuole la “diversità delle religioni” proprio come vuole la diversità di
colore, sesso, razza e lingua[14].
L’autorizzazione ad adorare chiunque o
qualsiasi cosa diversa dall’unico vero Dio, la Santissima Trinità, è una
violazione del Primo Comandamento. Certamente ogni partecipazione a qualsiasi
forma di venerazione degli idoli è condannata da questo Comandamento ed è un
peccato oggettivamente grave, indipendentemente dalla colpevolezza soggettiva,
che solo Dio può giudicare[15].
San Paolo insegnò alla Chiesa primitiva
che il sacrificio offerto agli idoli pagani non era offerto a Dio ma piuttosto
ai demòni quando disse nella sua Prima Lettera ai Corinzi:
“Che cosa dunque intendo dire? Che la
carne immolata agli idoli è qualche cosa? O che un idolo è qualche cosa? No, ma
dico che i sacrifici dei pagani sono fatti a demòni e non a Dio. Ora, io non
voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice
del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del
Signore e alla mensa dei demòni” (1 Cor. 10, 19-21).
Con queste azioni Papa Francesco è incorso
nella reprimenda emanata dal Secondo Concilio di Nicea:
“Molti pastori hanno distrutto la mia
vigna, hanno contaminato il mio territorio. Poichè seguirono uomini empi e,
confidando nelle loro proprie follie, calunniarono la santa Chiesa, che Cristo
nostro Dio ha preso per Sua sposa, e non riuscirono a distinguere il santo dal
profano, affermando che le icone di nostro Signore e dei Suoi santi non fossero
diverse dalle immagini lignee di idoli satanici”[16].
Con immenso dolore e profondo amore per la
Cattedra di Pietro, imploriamo Dio Onnipotente di risparmiare ai membri
colpevoli della Sua Chiesa sulla terra, la punizione che meritano per questi
terribili peccati.
Chiediamo rispettosamente a Papa Francesco
di pentirsi pubblicamente e senza ambiguità, di questi peccati oggettivamente
gravi e di tutte le trasgressioni pubbliche che ha commesso contro Dio e la
vera religione, e di riparare questi oltraggi.
Chiediamo rispettosamente a tutti i
vescovi della Chiesa Cattolica di rivolgere una correzione fraterna a Papa
Francesco per questi scandali, e di ammonire i loro greggi che, in base a
quanto affermato dall’insegnamento della fede Cattolica divinamente rivelato,
se seguiranno il suo esempio nell’offesa contro il Primo Comandamento,
rischiano la dannazione eterna.
9 Novembre 2019
In Festo dedicationis Basilicae
Lateranensis “Terribilis est locus iste: hic domus Dei est et porta caeli; et vocabitur
aula Dei”
Lista dei firmatari
Dr Gerard J.M. van den Aardweg, The Netherlands
Dr Robert Adams, medical
physician in Emergency & Family Medicine
Donna F. Bethell, J.D.
Tom Bethell, senior editor of
The American Spectator and book author
Dr Biagio Buonomo, PhD in Ancient
Christianity History and former culture columnist (1990-2013) for L’Osservatore
Romano
François Billot de
Lochner, President of Liberté politique, France
Rev. Deacon Andrew
Carter B.Sc. (Hons.) ARCS DipPFS Leader, Marriage &
Family Life Commission, Diocese of Portsmouth, England
Mr. Robert Cassidy, STL
Dr Michael Cawley, PhD,
Psychologist, Former University Instructor, Pennsylvania, USA
Dr Erick Chastain,
PhD, Postdoctoral Research Associate, Department of Psychiatry, University of
Wisconsin-Madison
Fr Linus F Clovis
Lynn Colgan Cohen,
M.A., O.F.S.
DrColin H. Jory,
MA, PhD, Historian, Canberra, Australia
Rev Edward B.
Connolly, Pastor Emeritus, St. Joseph Parish St. Vincent de
Paul Parish, Girardville PA
Prof. Roberto de
Mattei, Former Professor of the History of Christianity,
European University of Rome, former Vice President of the National Research
Council (CNR)
José Florencio
Domínguez, philologist and translator
Deacon Nick
Donnelly, MA Catholic Pastoral & Educational Studies (Spiritual Formation),
England
Fr Thomas Edward
Dorn, pastor of Holy Redeemer Parish in New Bremen OH in the Archdiocese of
Cincinnati
Fr Stefan Dreher
FSSP, Stuttgart, Germany
Dr Michael B.
Ewbank, PhD in Philosophy, Loras College, retired, USA
Fr Jerome Fasano,
Pastor, St John the Baptist Church, Front Royal, Virginia, USA
Dr James Fennessy, MA, MSW, JD,
LCSW, Matawan, New Jersey, USA
Christopher A.
Ferrara, J.D., Founding President of the American Catholic Lawyers’ Association
Fr Jay Finelli, Tiverton, RI, USA
Prof. Michele
Gaslini, Professor of Public Law, University of Udine, Italy
Dr Linda M.
Goulash, M.D.
Dr Maria Guarini STB, Pontificia
Università Seraphicum, Rome; editor of the website Chiesa e postconcilio
Fr Brian W.
Harrison, OS, STD, associate professor of theology of the
Pontifical Catholic University of Puerto Rico (retired), Scholar-in-Residence,
Oblates of Wisdom Study Center, St. Louis, Missouri, USA
Sarah Henderson DCHS MA (RE &
Catechetics) BA (Mus)
Prof. Robert
Hickson PhD, Retired Professor of Literature and of
Strategic-Cultural Studies
Dr Maike Hickson PhD, Writer and
Journalist
Prof.,
Dr.rer.pol., Dr.rer.nat. Rudolf Hilfer, Professor of
Theoretical Physics at Universität Stuttgart
Fr John Hunwicke,Former Senior
Research Fellow, Pusey House, Oxford
Fr Edward J.
Kelty, OS, JCD, Defensor Vinculi, SRNC rota romana 2001-19,
Former Judicial Vicar, Archdiocese of Ferrara, Judge, Archdiocese of
Ferrara
Dr Ivo Kerže, prof. phil.
Dr Thomas
Klibengajtis, former Assistant Professor of Catholic Systematic
Theology, Institute of Catholic Theology, Technical University Dresden, Germany
Mary Angela
McMenamin, MA in Biblical Theology from John Paul the Great
Catholic University
Fr Cor Mennen, lecturer canon
law at the diocesan Seminary of ‘s-Hertogenbosch and member of the cathedral
chapter
Rev Michael Menner, Pastor
Dr Stéphane
Mercier, Ph.D., S.T.B., former research fellow and lecturer
at the University of Louvain
David Moss,President,
Association of Hebrew Catholics, St. Louis, Missouri
Dr Claude E
Newbury, M.B. B.Ch., D.T.M & H., D.P.H., D.O.H.,
M.F.G.P., D.C.H., D.A., M. Prax Med.
Prof. Giorgio
Nicolini, writer, Director of “Tele Maria”
Fr John O’Neill, STB, Dip TST,
Priest of the Diocese of Parramatta, member of Australian Society of
Authors
Fr Guy Pagès, Archdiocese of
Paris, France
Prof. Paolo
Pasqualucci, Professor of Philosophy (retired), University of
Perugia, Italy
Fr Dean P. Perri, Diocese of
Providence, Our Lady of Loreto Church
Dr Brian Charles
Phillips, MD
Dr Mary Elizabeth
Phillips, MD
Dr Robert Phillips, Professor
(emeritus) Philosophy: Oxford University, Wesleyan University, University of
Connecticut
Prof. Claudio
Pierantoni, Professor of Medieval Philosophy, University of
Chile; former Professor of Church History and Patrology at the Pontifical
Catholic University of Chile
Prof. Enrico Maria
Radaelli, Professor of Aesthetic Philosophy and Director of
the Department of Aesthetic Philosophy of the International Science and
Commonsense Association (ISCA), Rome, Italy
Dr Carlo Regazzoni, Philosopher of
Culture, Therwill, Switzerland
Prof. John Rist, Professor
emeritus of Classics and Philosophy, University of Toronto
[15] Come spiega il Professor Josef Seifert:
“Anche nel caso che non vi sia dietro un’intenzione soggettiva idolatrica, come
afferma Papa Francesco, il fatto oggettivo di collocare idoli in una Chiesa, e
addirittura in San Pietro, è un’offesa contro Dio e un atto oggettivamente
sacrilego.” Si veda: https://gloria.tv/post/nK8YgEUATNuj4WXBi9WrfBzPg
[16] Vedere Concilium Nicaenum II (787), in: Corpus Christianorum. Conciliorum Oecumenicorum Generaliumque Decreta, ed. G. Alberigo, I: The Oecumenical Councils. From Nicaea I to Nicaea II, Turnhout 2006, 295-345.