Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“IL CONVENTO DEL DIAVOLO” ROMANZO STORICO DI CARMINE LEO

Posted by on Mag 4, 2023

“IL CONVENTO DEL DIAVOLO” ROMANZO STORICO DI CARMINE LEO

Per la rubrica “incontro con l’autore” torniamo a parlare di un romanzo storico ambientato in Irpinia e per esattezza a Sant’Angelo in Scala ai piedi di Montevergine, la casa di “Mamma Schiavona”, ai tempi dell’invasione franco-giacobina del 1799. I protagonisti principali sono due, il mito aurunco di Itri, in alta Terra di Lavoro, Michele Arcangelo Pezza alias Fra Diavolo e un convento che lo ha ospitato perchè braccato dall’esercito invasore transalpino e per questo raso al suolo per “lesa maestà” alla repubblica madre francese. Il romanzo, che abbiamo anche presentato a Scafati alla scuola A.Pacinotti qualche settimana fa, è stato scritto da Carmine Leo ed è stato molto apprezzato dal Ministro Matteo Piantedosi, a quel tempo Prefetto, che ha scritto la prefazione. Vi diamo appuntamento a venerdi 5 maggio alle 21 per vedere cosa ci dirà Carmine Leo e per farlo basta cliccare di seguito

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IL PRESENTE E IL PASSATO OVVERO “ERNESTO IL DISINGANNATO” PRIMO ROMANZO STORICO DEL 1874 NE PARLIAMO CON GIANANDREA DE ANTONELLIS

Posted by on Apr 27, 2023

IL PRESENTE E IL PASSATO OVVERO “ERNESTO IL DISINGANNATO” PRIMO ROMANZO STORICO DEL 1874 NE PARLIAMO CON GIANANDREA DE ANTONELLIS

Come è noto non siamo troppo benevoli nei confronti dei Romanzi Storici e alcune volte il nostro atteggiamento è esagerato alimentato da un pregiudizio spesso inutile che per fortuna abbiamo accantonato di fronte al romanzo “Ernesto il disingannato” che abbiamo pubblicato a puntate nelle scorse settimane autorizzati dall’editore Vincenzo D’Amico. Dopo averlo letto ci siamo resi conto che pur essendo un testo che non sarà mai nell’olimpo della letteratura ha delle caratteristiche e delle pecurialità identitarie e storiche che meritano di essere attenzionate come quella che è il primo romanzo storico borbonico e carlista post unitario. Il testo per come descrive alcune episodi e accadimenti fa intuire che l’anonimo autore ha vissuto direttamente o indirettamente alcune vicende di quel drammatico periodo postunitario che lo rende appetibile anche per storici e ricercatori e ne parleremo venerdi 28 aprile alle ore 21 per la rubrica “Incontro con l’Autore” con il Prof. Gianandrea de Antonellis che è il curatore del testo

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“Anche Garibaldi pagò il pizzo” ce ne parla Ignazio Coppola

Posted by on Mar 16, 2023

“Anche Garibaldi pagò il pizzo” ce ne parla Ignazio Coppola

Quando volte abbiamo sentito parlare di mazzette, corruzzione, mafia, massoneria e pizzo ma in pochi considerano che sono gli ingredienti principali con cui è stato cucinato il famoso piatto chiamato Italia. Fin dalle scuole ci hanno inculcato invece che grazie alla mirabile impresa dei famosi mille garibaldini è nata l’italia e l’hanno gridato così forte che alla fine ci credono anche loro!!! ma purtroppo a questa favoletta ormai non ci crede più nessuno. L’eroe dei due mondi, don peppino Garibaldi che molti pseudo identitari e briganti pensano che è uno sconfitto della storia, sa perfettamente come sono andate le cose e come è stato cucinato il suddetto piatto, come lo sanno a distanza di 160 anni anche le pietre e di come anche lui è stato costretto a pagare il famoso “pizzo” per sbarcare in Sicilia e fare i “fattarielli” suoi per conto dei suoi mandanti. Di questa vicenda per la rubrica “Incontro con l’autore”, ce ne parlerà da Palermo Ignazio Coppola che partendo da una dichiarazione di un pentito di mafia ha ricostruito una vicenda che merita la massima attenzione, per ascoltare cosa ci vorrà dire vi diamo appuntamento a Venerdi 17 marzo alle 21

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“MESSINA LA CAPITALE DIMENTICATA” NE PARLIAMO CON ALESSANDRO FUMIA

Posted by on Mar 2, 2023

“MESSINA LA CAPITALE DIMENTICATA” NE PARLIAMO CON ALESSANDRO FUMIA

Fondamentale è stato il brigantaggio insorgente per aprire il baule della storia napolitana violentemente e atrocemente chiuso nel 1860 quando è stato deciso che doveva nascere l’Italia, come è stato importante elencare i primati che il Regno delle Due Sicilie aveva inanellato nell’ultimo secolo della sua esistenza. Quella fase storica è finita e come bisogna lasciare nel tempio sacro della nostra storia il brigantaggio insorgente, tranne nel caso escono fuori documenti importanti e inediti, anche l’elenco dei primati deve essere adagiato nel suddetto tempio per evitare di sconfinare nel provincialismo e infantilismo perchè la sua funzione l’ha esaurita. Il nostro Regno è stato certificato dalle ricerche e dai fatti che aveva pregi e difetti ma era uno stato sovrano che avevo intrapreso la strada dell’innovazione e del progresso, senza mai sconfinare nel progressismo, irta certamente di ostacoli, ma che guardava al futuro a testa alta e con idee chiare divenendo in breve tempo un Regno all’avanguardia e tecnologicamente avanzato superando così l’atavico problema della penisola italica della carenza di materie prime. Quello che bisogna fare è continuare a ricercare e divulgare le politiche economiche, finaziarie, industriali e sociali nel suo insieme in maniera più articolata e approfondita come sta facendo da anni con grande passione e capacità Alessandro Fumia da Messina che grazie alla referenza di Pino Aprile venerdi 3 alle 21 ci presenterà per la rubrica “Incontro con l’autore” il suo saggio “Messina capitale dimenticata” e ci dirà, altresì, qualche notizia sul 1848, per vedere basta cliccare di seguito

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Napoli 9 Gennaio 1799 “Una Flotta in Fumo” ne parliamo con Claudio Romano

Posted by on Feb 2, 2023

Napoli 9 Gennaio 1799 “Una Flotta in Fumo” ne parliamo con Claudio Romano

Il 1799 che rompicapo, che rebus, e che caos ma con una sola certezza, il popolo napoletano e napolitano non esitò ad armarsi per difendere la propria patria, la propria corona e la Croce immolandosi contro l’invasore franco-giacobino spalleggiato dai giacobini napoletani che tradirono in nome della libertà, dell’uguaglianza e fratellanza!!!. Fra le tante fesserie fatte dai sovrani borbonici c’è anche quella di non aver avuto fiducia fino in fondo nel proprio popolo nonostante avessero dimostrato grande coraggio, grande capacità e intelligenza nell’affrontare il più forte esercito dell’epoca ed essersi affidati in maniera totale ad alleati stranieri che hanno distrutto esercito, arsenali pieni di armi e addirittura incendiato una flotta al largo di posillipo mandando in fumo navi da poco costruite e tanto care ai sovrani. Claudio Romano e Antonio Formicola hanno fatto ricerche molto importanti su la suddetta vicenda e riportate nel libro “Una Flotta in fumo” che per la rubrica “incontro con l’autore” ci verrà presentato dall’amico Claudio venerdi 3 di febbraio alle ore 21 su i nostri canali come di seguito riportiamo

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