E’ volontà dell’ Amministrazione di Scurcola Marsicana porre al centro dell’attenzione, dopo la partecipata esperienza avuta lo scorso anno, i fatti storici che hanno coinvolto la propria comunità nel lontano 22 e 23 gennaio 1861. A tal fine è stato organizzato un incontro pubblico:
19 gennaio ’19 giornata importante per Scurcola Marsicana che se non ha timore di scadere nella retorica potremmo definire storica.
L’ Ass. Id. Alta Terra di lavoro, presente con Domenico Alonzi, Mario Salucci, Geri De Luca e Claudio Saltarelli, ha chiesto che si celebrasse una messa a suffragio dei martiri Scurcolani ammazzati dall’esercito Piemontese invasore nei giorni 22 e 23 gennaio dl 1861 e che si offrisse un cuscino di fiore alla Cappella delle Anime Sante del Purgatorio dove l’eccidio è stato commesso.
Fin qui nulla di strano e
di straordinario ma dopo aver assistito che una numerosa folla, che per la
prima volta ascoltava il tragico episodio, sotto la pioggia ha pregato,
ricordato e accompagnato il suddetto cuscino nella Cappella personalmente lo
definisco un momento storico per la comunita di Scurcola Marsicana.
Se ciò è avvenuto in una cornice sacra lo dobbiamo principalmente al parroco Don Nunzio D’Orazio che fin dal primo momento che abbiamo richiesto la funzione s’è prodigato e impegnato per la riuscita della giornata e un applauso sincero va certamente all’Amministrazione Comunale di Scurcola Marsicana che non solo ha fin da subito mostrato attenzione per quello che si voleva fare, ma è stata presente con emozionata partecipazione nella persona del Sindaco Maria Olimpia Morgante e dell’Ass. alla Cultura Francesco Tortora e il consigliere con delega alla cultura Franco Farina
Un ringraziamento va alla Confraternità delle Anime Sante del Purgatorio e al Priore Matteo Andreoli che ci ha permesso di lasciare il cuscino di fiori alla Cappella dove è avvenuto l’eccidio e un saluto particolare va Fausto Vincenzo Colucci uno Scurcolano molto vicino alla sua comunità che ha dimostrato il suo affetto passando una vita a ricercare e a scrivere i fatti che ha visto protagonista Scurcola fin dalle Insorgenze del 1798 dimostrando enorme capacità e di avere uno stile tipicamente “Vichiano” per l’approccio scientifico che ha nei suoi studi.
Il giorno 22 gennaio 1861, il colonnello Pietro Quintini, (Carlo Pietro Quintini, 1° colonnello del 40° fanteria, nacque a Roma nel 1814 e fu rapito da Satana a Terni nel 1865) obbedendo alle direttive ricevute, fece fucilare (sarebbe meglio dire massacrare, senza peccare di eccessivo livore) 89 soldati borbonici che erano stati rinchiusi nella Chiesa delle Anime Sante, dopo essere stati catturati il due giorni prima.
l giorno 22 gennaio 1861, il colonnello Pietro Quintini, (Carlo Pietro Quintini, 1° colonnello del 40° fanteria, nacque a Roma nel 1814 e fu rapito da Satana a Terni nel 1865) obbedendo alle direttive ricevute, fece fucilare (sarebbe meglio dire massacrare, senza peccare di eccessivo livore) 89 soldati borbonici che erano stati rinchiusi nella Chiesa delle Anime Sante, dopo essere stati catturati il due giorni prima.