Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“Fra’ Diavolo”, un nome evocatore di sinistri ricordi di Alfredo Saccoccio

Posted by on Apr 30, 2024

“Fra’ Diavolo”, un nome evocatore di sinistri ricordi di Alfredo Saccoccio

   Ci sono nomi evocatori di sinistri ricordi. A pronunciare le loro sillabe, si prova un senso di spavento e vi viene un brivido di orrore. Altri, al contrario, non risvegliano che piacevoli reminiscenze. “Fra’ Diavolo” è di quelli. Un soprannome che odora di incenso e di zolfo, di inferno e di sagrestia. Di qui, la grande varietà di leggende sul conto suo: che fosse frate, apostata, chierico, che tenesse commercio col diavolo, per cui le palle nemiche non lo scalfivano neppure e anzi se ne serviva per rilanciarle così roventi contro chi gliele aveva sparate addosso.

Read More

LE DUE SICILIE – Borbone

Posted by on Apr 19, 2024

LE DUE SICILIE – Borbone

Dinastia sorta ne 1279, dal matrimonio tra Roberto di Clermont, sesto figlio di Luigi IX il santo,
e Beatrice di Borgogna-Dampierre, titolare del feudo di Bourbon-l’Archambault, portato in dote,
che vale al figlio della coppia il titolo ducale concesso da Re Carlo IV nel 1327.
La discendenza da Luigi IX ne determina l’appartenenza all’antica dinastia dei Capetigni.
Erede del trono di Francia, nel 1589, per estinzione degli altri rami.
Diversi rami della famiglia si stabilirono poi sui troni stranieri, a partire dal XVIII secolo.
I Borbone di Napoli – o delle Due Sicilie – è una delle diramazioni italiane della dinastia.

Read More

Filangieri, l’illuminista che riformò il Regno di Napoli (di Michele Eugenio Di Carlo)

Posted by on Apr 17, 2024

Filangieri, l’illuminista che riformò il Regno di Napoli (di Michele Eugenio Di Carlo)

Quando Antonio Genovesi inizia le sue lezioni dalla cattedra di economia nel 1754, Gaetano Filangieri ha appena un anno.

Nella sua pur breve vita – morirà nel 1788 – Filangieri, discendente dei nobili principi di Arianello, esprime una critica serrata e radicale al sistema feudale nell’opera a cui ha dedicato la vita intera: la “Scienza della legislazione”, divisa in sette tomi di cui cinque pubblicati.

Read More

La Carboneria e le società segrete nel Risorgimento italiano

Posted by on Apr 9, 2024

La Carboneria e le società segrete nel Risorgimento italiano

Introduzione

L’avvio del processo risorgimentale in Italia è caratterizzato da una particolare tipologia di formazione politica: le società segrete. La principale tra esse è la Carboneria, un’associazione (o meglio, una forma organizzativa usata da una galassia variegata di posizioni politiche) che nasce nel Regno di Napoli intorno al 1807 per poi diffondersi quasi ovunque nella penisola nel decennio successivo. L’azione politica della società, iniziata nel cosidetto “decennio francese”, giunge al punto di massima intensità durante i moti costituzionali del 1820-1821. Estesasi anche ad altri paesi europei, la società ha un ruolo centrale anche nei moti del 1830-1831 tanto francesi che italiani; negli anni seguenti, tuttavia, conoscerà un rapido declino militare e organizzativo.

Read More

Sartù di riso napoletano. La più antica ricetta di Zi Teresa a Napoli sul borgo Marinaro. Il primo della tradizione di Pasqua

Posted by on Mar 28, 2024

Sartù di riso napoletano. La più antica ricetta di Zi Teresa a Napoli sul borgo Marinaro. Il primo della tradizione di Pasqua

Il sartù di riso napoletano è una vera e propria prelibatezza, una ricetta che nasce con l’intento di fare accettare il riso a questo popolo così dedito a pasta, pane e patate. Venne importato dagli Aragonesi nel XIV secolo, ma non piaceva molto. Soltanto i medici lo apprezzavano, dandolo come ricetta in bianco alle persone con problemi intestinali. Fu Maria Carolina D’Austria a volerlo introdurre nella cucina reale. Suo marito, re Ferdinando I di Borbone, non accettava però le ricette proposte dai francesi, e chiamò i cuochi napoletani a raccolta per trovare gli ingredienti adatti a renderlo accettabile. Ebbene, ci riuscirono.

Sartù di riso napoletano

Ingredienti x 12

  • tracchiulelle 600 g
  • prosciutto crudo 300 g
  • muscolo di manzo 300 g
  • salsicce 5
  • braciole legate con spago 3 (farcite con pinoli, uva sultanina, parmigiano, aglio tritato, basilico, sale, pepe)
  • basilico fresco 1 fascetto
  • concentrato di pomodoro 150 g
  • pomodori pelati 3 kg
  • olio evo 40 cl
  • vino rosso secco 25 cl
  • cipolle ramate 2
  • sale
  • polpettine fritte (500 g di carne tritata)
  • riso carnaroli 1 kg
  • carne tritata 400 g
  • provola 300 g
  • fior di latte 300 g
  • parmigiano 100 g
  • piselli 300 g
  • uova 2
  • cervellatine 250 g
  • brodetto di ragù 2 l
  • cipollina 1
  • olio 1\2 bicchiere
  • vino bianco 1 bicchiere
  • sale doppio
  • burro
  • pangrattato

Preparazione

Oggi vedremo la ricetta del sartù di riso di Carmela Abbate del ristorante Zi Teresa. Cominciamo preparando il ragù. In una pentola capiente mettete l’olio con la cipolla e fatelo riscaldare, aggiungete tutta la carne (a parte quella tritata) e fatela rosolare a fuoco lento su tutti i lati. Quando tutto sarà ben dorato e il profumo diventa invitante è in quel momento che si alza la fiamma e si sfuma con il vino. Quando sarà ben evaporato abbassate la fiamma e fate cuocere ancora per 8 minuti, finché si creerà sul fondo della pentola una cremina. Aggiungete il concentrato di pomodoro e fate cuocere 4 minuti per poi aggiungere i pelati passati un po’ per volta nel giro di 10 minuti. Aspettate che incominci a bollire, abbassate ancora di più la fiamma, girate lentamente con un cucchiaio di legno almeno ogni 30 minuti, aggiungete il sale e dopo due ore togliete la carne e tenetela da parte.

Andate avanti così almeno per altre 7/ 8 ore, senza mai dimenticarvi di girare ogni tanto. Trascorso il tempo, in una padella fate soffriggere la cipollina con l’olio a fuoco basso, aggiungete il riso e tostatelo. Sfumate con vino bianco, aggiungete 2 mestoli di ragù e girate unendo mano mano il brodetto di ragù. Da parte saltate i piselli in padella, salate il riso dopo 5 minuti dalla cottura e aggiungete i piselli. Cospargete la teglia con burro e pangrattato, versate la metà del riso, quindi un mestolo di ragù, polpettine, fior di latte e provola, uova sode affettato, tutto a metà. Unite l’altra metà del riso e terminate gli ingredienti. Chiudete con il riso rimasto, parmigiano, pangrattato, burro, basilico. Fate cuocere a 140 gradi per 1 ora. Il sartù è pronto.

fonte

https://www.piuricette.it/

Read More